11 settembre 1800. La morte di Luisa Sanfelice, rivoluzionaria napoletana.

Luisa Sanfelice: una nobildonna al centro della rivoluzione partenopea.
Nel cuore della rivoluzione del 1799, Napoli visse mesi di fermento, tra ideali repubblicani e complotti borbonici.
In questo scenario turbolento emerse la figura di Luisa Sanfelice, giovane nobildonna napoletana che il destino pose al centro degli eventi.
Fu lei, insieme al patriota e intellettuale Vincenzo Cuoco, a rendere possibile la scoperta di una congiura filoborbonica che minacciava la fragile Repubblica Napoletana.
Un gesto che contribuì a salvare, anche se temporaneamente, l’esperienza rivoluzionaria nella capitale del Regno di Napoli.
L’accusa e la prigionia
Il coraggio di Luisa non rimase però impunito. Accusata da Ferdinando IV di Borbone, venne incarcerata a Palermo, sottoposta a interrogatori e pressioni continue.
Nonostante le minacce, non rivelò mai le sue fonti né tradì i compagni rivoluzionari.
La sua fermezza divenne simbolo di lealtà e amore per la libertà.
L’11 settembre 1800, appena un anno dopo la caduta della Repubblica, Luisa Sanfelice fu giustiziata. Il suo sacrificio trasformò la sua figura in un mito della memoria collettiva napoletana.
Il mito romantico di Luisa Sanfelice
Nei decenni successivi, la sua vicenda ispirò pittori, scrittori e drammaturghi.
Il suo volto e la sua storia furono immortalati nei dipinti del periodo romantico, che ne esaltarono la bellezza e la fierezza.
Alexandre Dumas le dedicò un celebre romanzo, contribuendo a diffondere in Europa l’immagine della nobildonna come eroina romantica e martire della libertà.
La sua parabola divenne così racconto universale: non solo una vicenda locale, ma il simbolo della lotta di un popolo per emanciparsi dal giogo della monarchia assoluta.
L’eredità di una madre della Patria
Ancora oggi, Napoli ricorda Luisa Sanfelice come salvatrice della Patria, testimone di un ideale di libertà che ancora parla al presente.
La sua memoria è custodita tra monumenti, opere letterarie e rappresentazioni artistiche che ne tramandano il coraggio.
A oltre due secoli dalla sua morte, la figura di Luisa Sanfelice continua a vivere come monito e ispirazione: una donna che seppe affrontare il potere con la sola forza della verità e della fedeltà ai suoi ideali.
LPP

Luisa Sanfelice: una nobildonna al centro della rivoluzione partenopea.
Nel cuore della rivoluzione del 1799, Napoli visse mesi di fermento, tra ideali repubblicani e complotti borbonici.
In questo scenario turbolento emerse la figura di Luisa Sanfelice, giovane nobildonna napoletana che il destino pose al centro degli eventi.
Fu lei, insieme al patriota e intellettuale Vincenzo Cuoco, a rendere possibile la scoperta di una congiura filoborbonica che minacciava la fragile Repubblica Napoletana.
Un gesto che contribuì a salvare, anche se temporaneamente, l’esperienza rivoluzionaria nella capitale del Regno di Napoli.
L’accusa e la prigionia
Il coraggio di Luisa non rimase però impunito. Accusata da Ferdinando IV di Borbone, venne incarcerata a Palermo, sottoposta a interrogatori e pressioni continue.
Nonostante le minacce, non rivelò mai le sue fonti né tradì i compagni rivoluzionari.
La sua fermezza divenne simbolo di lealtà e amore per la libertà.
L’11 settembre 1800, appena un anno dopo la caduta della Repubblica, Luisa Sanfelice fu giustiziata. Il suo sacrificio trasformò la sua figura in un mito della memoria collettiva napoletana.
Il mito romantico di Luisa Sanfelice
Nei decenni successivi, la sua vicenda ispirò pittori, scrittori e drammaturghi.
Il suo volto e la sua storia furono immortalati nei dipinti del periodo romantico, che ne esaltarono la bellezza e la fierezza.
Alexandre Dumas le dedicò un celebre romanzo, contribuendo a diffondere in Europa l’immagine della nobildonna come eroina romantica e martire della libertà.
La sua parabola divenne così racconto universale: non solo una vicenda locale, ma il simbolo della lotta di un popolo per emanciparsi dal giogo della monarchia assoluta.
L’eredità di una madre della Patria
Ancora oggi, Napoli ricorda Luisa Sanfelice come salvatrice della Patria, testimone di un ideale di libertà che ancora parla al presente.
La sua memoria è custodita tra monumenti, opere letterarie e rappresentazioni artistiche che ne tramandano il coraggio.
A oltre due secoli dalla sua morte, la figura di Luisa Sanfelice continua a vivere come monito e ispirazione: una donna che seppe affrontare il potere con la sola forza della verità e della fedeltà ai suoi ideali.
LPP


















































































