La tomba delle lucciole. Il film contro tutte le guerre torna nelle sale.

La tomba per le lucciole (火垂るの墓 – Hotaru no haka) è un film d’animazione del 1988 scritto e diretto da Isao Takahata.
Il soggetto è tratto dall’omonimo racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka, pubblicato anche in Italia nel 2013 da Kappalab. Takahata, regista e sceneggiatore, è cofondatore con Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, che ha animato la pellicola.
Ambientato nel Giappone del 1945, il film non mostra la guerra attraverso battaglie o eserciti, ma attraverso le sue conseguenze devastanti sulla vita quotidiana.
La trama: due fratelli contro la fame e la solitudine
La storia si apre a Kobe, durante gli ultimi mesi del conflitto.
I protagonisti, Seita e la piccola Setsuko, perdono la madre in un raid aereo e, dopo un breve periodo presso la zia, scelgono di sopravvivere da soli in un rifugio abbandonato.
La scarsità di cibo, l’indifferenza della società e la brutalità del contesto storico conducono i due fratelli verso un destino tragico.
Takahata mostra con crudezza la disperazione di una generazione privata dell’infanzia, in un Giappone segnato dalla bomba atomica dell’agosto 1945 e dal crollo dei valori umani.
Il ritorno nelle sale italiane di un piccolo capolavoro del cinema d’animazione
A distanza di ottant’anni dalla tragedia di Hiroshima e Nagasaki, La tomba delle lucciole torna al cinema dal 18 al 24 settembre, distribuito in Italia da Lucky Red.
Il film sarà proiettato sia in versione doppiata che in versione originale sottotitolata, con prevendite aperte dal 1° settembre.
Un’occasione unica per rivedere sul grande schermo questo capolavoro o scoprirlo per la prima volta nella sua forma più autentica.
Un capolavoro dello Studio Ghibli
Negli anni Ottanta, lo Studio Ghibli stava vivendo la sua massima fase creativa.
Mentre Miyazaki realizzava l’incantevole Il mio vicino Totoro, Takahata sceglieva una strada opposta, dando vita a una delle opere più tragiche e necessarie dell’animazione mondiale.
Il contrasto tra la dolcezza dei gesti infantili e la durezza della realtà storica rende il film un manifesto contro la guerra e una profonda riflessione sulla perdita di pietà e solidarietà nella società.
Una lezione universale sulla natura umana
Con rigore e coraggio, Takahata trasforma un dolore personale in un racconto universale.
Le scene più dure – come la cremazione della madre o la lenta agonia della piccola Setsuko – rimangono impresse come ferite nello spettatore.
La tomba delle lucciole non è un film pensato per bambini, ma un monito eterno contro la guerra e le sue ingiustizie, capace di accompagnare chi lo guarda come un ricordo doloroso e prezioso.
Laura Persico Pezzino
Guarda qui il trailer del film che sarà nelle sale dal 18 al 24 settembre 2025.
La tomba per le lucciole (火垂るの墓 – Hotaru no haka) è un film d’animazione del 1988 scritto e diretto da Isao Takahata.
Il soggetto è tratto dall’omonimo racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka, pubblicato anche in Italia nel 2013 da Kappalab. Takahata, regista e sceneggiatore, è cofondatore con Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, che ha animato la pellicola.
Ambientato nel Giappone del 1945, il film non mostra la guerra attraverso battaglie o eserciti, ma attraverso le sue conseguenze devastanti sulla vita quotidiana.
La trama: due fratelli contro la fame e la solitudine
La storia si apre a Kobe, durante gli ultimi mesi del conflitto.
I protagonisti, Seita e la piccola Setsuko, perdono la madre in un raid aereo e, dopo un breve periodo presso la zia, scelgono di sopravvivere da soli in un rifugio abbandonato.
La scarsità di cibo, l’indifferenza della società e la brutalità del contesto storico conducono i due fratelli verso un destino tragico.
Takahata mostra con crudezza la disperazione di una generazione privata dell’infanzia, in un Giappone segnato dalla bomba atomica dell’agosto 1945 e dal crollo dei valori umani.
Il ritorno nelle sale italiane di un piccolo capolavoro del cinema d’animazione
A distanza di ottant’anni dalla tragedia di Hiroshima e Nagasaki, La tomba delle lucciole torna al cinema dal 18 al 24 settembre, distribuito in Italia da Lucky Red.
Il film sarà proiettato sia in versione doppiata che in versione originale sottotitolata, con prevendite aperte dal 1° settembre.
Un’occasione unica per rivedere sul grande schermo questo capolavoro o scoprirlo per la prima volta nella sua forma più autentica.
Un capolavoro dello Studio Ghibli
Negli anni Ottanta, lo Studio Ghibli stava vivendo la sua massima fase creativa.
Mentre Miyazaki realizzava l’incantevole Il mio vicino Totoro, Takahata sceglieva una strada opposta, dando vita a una delle opere più tragiche e necessarie dell’animazione mondiale.
Il contrasto tra la dolcezza dei gesti infantili e la durezza della realtà storica rende il film un manifesto contro la guerra e una profonda riflessione sulla perdita di pietà e solidarietà nella società.
Una lezione universale sulla natura umana
Con rigore e coraggio, Takahata trasforma un dolore personale in un racconto universale.
Le scene più dure – come la cremazione della madre o la lenta agonia della piccola Setsuko – rimangono impresse come ferite nello spettatore.
La tomba delle lucciole non è un film pensato per bambini, ma un monito eterno contro la guerra e le sue ingiustizie, capace di accompagnare chi lo guarda come un ricordo doloroso e prezioso.
Laura Persico Pezzino
Guarda qui il trailer del film che sarà nelle sale dal 18 al 24 settembre 2025.



















































































