Lollove. Il borgo maledetto della Sardegna tra storia e leggenda.

Un borgo sospeso nel tempo
Nel cuore della Sardegna, a pochi chilometri da Nuoro, sorge Lollove, una frazione dal fascino unico e misterioso.
Con le sue viuzze in pietra e le case dal sapore medievale, sembra un luogo sospeso nel tempo.
La sua fama, però, è legata soprattutto a una leggenda che lo ha reso conosciuto come il “borgo maledetto” dell’isola.
La maledizione delle suore
Secondo la tradizione, secoli fa alcune suore vennero cacciate dal villaggio di Lollove.
Prima di andarsene, avrebbero lanciato una maledizione:
“Lollove sarai come l’acqua del mare, non crescerai e non morirai mai”.
Da quel momento, la credenza popolare ha voluto che il borgo fosse destinato a non svilupparsi mai, restando sempre uguale a se stesso e sopravvivendo al tempo senza mai rinascere davvero.
Tra mito e realtà
Se la leggenda alimenta il fascino di Lollove, la storia racconta di un piccolo centro rurale che ha conosciuto abbandono e spopolamento.
Oggi conta pochissimi abitanti, ma custodisce un patrimonio storico e architettonico di grande valore.
Le case in granito, la chiesa di Santa Maria Maddalena e le stradine lastricate restituiscono l’atmosfera intatta di un borgo medievale autentico.
Un gioiello del turismo lento
Negli ultimi anni, Lollove è stato riscoperto grazie al turismo esperienziale.
Fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e attira viaggiatori in cerca di autenticità, silenzio e tradizioni antiche.
Passeggiare tra le sue vie significa immergersi in un’atmosfera fuori dal tempo, dove mito e realtà si intrecciano.
Lollove oggi: tra leggenda e rinascita
Il borgo non è affatto “morto”: piccole attività, iniziative culturali e progetti di valorizzazione lo tengono vivo.
La maledizione, paradossalmente, si è trasformata in un punto di forza.
Il fatto che “non cresca e non muoia” lo rende un simbolo di resistenza, identità e memoria storica.
Lollove non è dunque un “borgo maledetto”, ma un luogo di grande suggestione, dove la leggenda delle suore si fonde con la storia e con il fascino senza tempo della Sardegna.
Un invito a scoprire un angolo autentico dell’isola, dove il passato sembra non voler cedere il passo al presente.
Un borgo sospeso nel tempo
Nel cuore della Sardegna, a pochi chilometri da Nuoro, sorge Lollove, una frazione dal fascino unico e misterioso.
Con le sue viuzze in pietra e le case dal sapore medievale, sembra un luogo sospeso nel tempo.
La sua fama, però, è legata soprattutto a una leggenda che lo ha reso conosciuto come il “borgo maledetto” dell’isola.
La maledizione delle suore
Secondo la tradizione, secoli fa alcune suore vennero cacciate dal villaggio di Lollove.
Prima di andarsene, avrebbero lanciato una maledizione:
“Lollove sarai come l’acqua del mare, non crescerai e non morirai mai”.
Da quel momento, la credenza popolare ha voluto che il borgo fosse destinato a non svilupparsi mai, restando sempre uguale a se stesso e sopravvivendo al tempo senza mai rinascere davvero.
Tra mito e realtà
Se la leggenda alimenta il fascino di Lollove, la storia racconta di un piccolo centro rurale che ha conosciuto abbandono e spopolamento.
Oggi conta pochissimi abitanti, ma custodisce un patrimonio storico e architettonico di grande valore.
Le case in granito, la chiesa di Santa Maria Maddalena e le stradine lastricate restituiscono l’atmosfera intatta di un borgo medievale autentico.
Un gioiello del turismo lento
Negli ultimi anni, Lollove è stato riscoperto grazie al turismo esperienziale.
Fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e attira viaggiatori in cerca di autenticità, silenzio e tradizioni antiche.
Passeggiare tra le sue vie significa immergersi in un’atmosfera fuori dal tempo, dove mito e realtà si intrecciano.
Lollove oggi: tra leggenda e rinascita
Il borgo non è affatto “morto”: piccole attività, iniziative culturali e progetti di valorizzazione lo tengono vivo.
La maledizione, paradossalmente, si è trasformata in un punto di forza.
Il fatto che “non cresca e non muoia” lo rende un simbolo di resistenza, identità e memoria storica.
Lollove non è dunque un “borgo maledetto”, ma un luogo di grande suggestione, dove la leggenda delle suore si fonde con la storia e con il fascino senza tempo della Sardegna.
Un invito a scoprire un angolo autentico dell’isola, dove il passato sembra non voler cedere il passo al presente.



















































































