Milano. Incidente alla Lamina: morto il quarto operaio coinvolto nella fuga di azoto.
Non c’è stato nulla da fare per Giancarlo Barbieri, il quarto operaio rimasto coinvolto nel terribile incidente che si è verificato martedì pomeriggio alla Lamina di via Rho, nel quartiere Greco, a Milano. Per più di quaranta ore aveva lottato per la vita, attaccato a una macchina in condizioni disperate, nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano. Alle 13.30 di oggi i medici hanno dovuto dichiarare la morte cerebrale del 61enne, da più di quarant’anni in azienda, uomo di fiducia dei titolari, oramai in pensione, rimasto in ditta a collaborare per formare un giovane collega. Lui che, come raccontano i familiari, ”amava il suo lavoro: ogni giorno dovevamo pregarlo di tornare a casa”.
Non c’è stato nulla da fare per Giancarlo Barbieri, il quarto operaio rimasto coinvolto nel terribile incidente che si è verificato martedì pomeriggio alla Lamina di via Rho, nel quartiere Greco, a Milano. Per più di quaranta ore aveva lottato per la vita, attaccato a una macchina in condizioni disperate, nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano. Alle 13.30 di oggi i medici hanno dovuto dichiarare la morte cerebrale del 61enne, da più di quarant’anni in azienda, uomo di fiducia dei titolari, oramai in pensione, rimasto in ditta a collaborare per formare un giovane collega. Lui che, come raccontano i familiari, ”amava il suo lavoro: ogni giorno dovevamo pregarlo di tornare a casa”.
