Permessi retribuiti per la morte o la malattia di cani e gatti: la proposta di legge.

Animali domestici: una famiglia su due li considera parte della famiglia
In Italia oltre il 56% delle famiglie possiede almeno un cane o un gatto.
Animali d’affezione che accompagnano la vita quotidiana di milioni di persone e che vengono ormai considerati veri e propri membri del nucleo familiare.
Tuttavia, la normativa attuale non riconosce alcun diritto ai proprietari di animali in caso di malattia o morte del loro compagno a quattro zampe.
La proposta di legge: tre giorni di permesso per lutto e otto ore annuali per le cure
Il deputato Devis Dori, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, ha presentato una proposta di legge innovativa.
L’obiettivo è introdurre tre giorni di permesso retribuito in caso di decesso del proprio cane o gatto, e otto ore annuali di permesso retribuito per assistere l’animale malato.
Questa iniziativa punta a riconoscere il diritto al lutto e all’assistenza anche per gli animali domestici, valorizzando il ruolo affettivo che essi svolgono nella vita delle persone.
La proposta si applica esclusivamente a cani e gatti, perché iscritti all’anagrafe e dotati di microchip, rendendo quindi facilmente tracciabile il rapporto di proprietà.
Modifica alla legge sui permessi per motivi familiari
La proposta prevede di modificare la legge 53 del 2000, attualmente limitata ai permessi per motivi familiari umani.
Dori sottolinea che la perdita di un animale può comportare un vero lutto psicologico, riconosciuto anche dalla letteratura scientifica, e che l’assistenza veterinaria non dovrebbe obbligare il proprietario a sacrificare ferie o permessi non dedicati.
In alcune professioni, la forzatura a lavorare in queste condizioni può persino diventare un rischio per la sicurezza.
Una proposta trasversale: il sostegno possibile anche dal centrodestra
Pur essendo una proposta del centrosinistra, la misura potrebbe ricevere consensi anche da parte della maggioranza.
Michela Vittoria Brambilla, storica sostenitrice dei diritti degli animali, potrebbe sostenere il progetto, vista la sua lunga attività a favore del benessere animale e il suo recente impegno nella lotta contro il maltrattamento degli animali.
Oltre la metà degli italiani interessati dalla nuova normativa
Un’indagine Ipsos del 2024 ha evidenziato come più della metà delle famiglie italiane vive con almeno un animale domestico.
Si tratta di milioni di cittadini che, grazie a questa proposta di legge, potrebbero presto vedere riconosciuti diritti oggi inesistenti.
La proposta di legge Avs rappresenta un cambiamento culturale e normativo importante.
Riconoscere congedi retribuiti per la malattia o la morte di un animale domestico significa dare valore al legame affettivo che unisce persone e animali.
Se approvata, questa legge permetterebbe a milioni di italiani di vivere il lutto o la malattia del proprio cane o gatto con il giusto tempo e rispetto, senza penalizzazioni lavorative.
Animali domestici: una famiglia su due li considera parte della famiglia
In Italia oltre il 56% delle famiglie possiede almeno un cane o un gatto.
Animali d’affezione che accompagnano la vita quotidiana di milioni di persone e che vengono ormai considerati veri e propri membri del nucleo familiare.
Tuttavia, la normativa attuale non riconosce alcun diritto ai proprietari di animali in caso di malattia o morte del loro compagno a quattro zampe.
La proposta di legge: tre giorni di permesso per lutto e otto ore annuali per le cure
Il deputato Devis Dori, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, ha presentato una proposta di legge innovativa.
L’obiettivo è introdurre tre giorni di permesso retribuito in caso di decesso del proprio cane o gatto, e otto ore annuali di permesso retribuito per assistere l’animale malato.
Questa iniziativa punta a riconoscere il diritto al lutto e all’assistenza anche per gli animali domestici, valorizzando il ruolo affettivo che essi svolgono nella vita delle persone.
La proposta si applica esclusivamente a cani e gatti, perché iscritti all’anagrafe e dotati di microchip, rendendo quindi facilmente tracciabile il rapporto di proprietà.
Modifica alla legge sui permessi per motivi familiari
La proposta prevede di modificare la legge 53 del 2000, attualmente limitata ai permessi per motivi familiari umani.
Dori sottolinea che la perdita di un animale può comportare un vero lutto psicologico, riconosciuto anche dalla letteratura scientifica, e che l’assistenza veterinaria non dovrebbe obbligare il proprietario a sacrificare ferie o permessi non dedicati.
In alcune professioni, la forzatura a lavorare in queste condizioni può persino diventare un rischio per la sicurezza.
Una proposta trasversale: il sostegno possibile anche dal centrodestra
Pur essendo una proposta del centrosinistra, la misura potrebbe ricevere consensi anche da parte della maggioranza.
Michela Vittoria Brambilla, storica sostenitrice dei diritti degli animali, potrebbe sostenere il progetto, vista la sua lunga attività a favore del benessere animale e il suo recente impegno nella lotta contro il maltrattamento degli animali.
Oltre la metà degli italiani interessati dalla nuova normativa
Un’indagine Ipsos del 2024 ha evidenziato come più della metà delle famiglie italiane vive con almeno un animale domestico.
Si tratta di milioni di cittadini che, grazie a questa proposta di legge, potrebbero presto vedere riconosciuti diritti oggi inesistenti.
La proposta di legge Avs rappresenta un cambiamento culturale e normativo importante.
Riconoscere congedi retribuiti per la malattia o la morte di un animale domestico significa dare valore al legame affettivo che unisce persone e animali.
Se approvata, questa legge permetterebbe a milioni di italiani di vivere il lutto o la malattia del proprio cane o gatto con il giusto tempo e rispetto, senza penalizzazioni lavorative.


















































































