Scoperto in Francia un mausoleo romano.

Scoperto in Francia un mausoleo romano che imita quello di Augusto.
Una scoperta eccezionale nel cuore della Gallia romana
In Francia, nel dipartimento dell’Isère, gli archeologi hanno riportato alla luce un monumentale mausoleo di epoca romana risalente all’epoca dell’imperatore Claudio.
La struttura funeraria, di pianta circolare con un diametro di circa quindici metri e un’altezza originaria stimata oltre i sei metri, si distingue per una particolarità sorprendente: riproduce il celebre mausoleo di Augusto a Roma.
Un monumento unico in Europa
Il ritrovamento è avvenuto nell’area del Museo gallo-romano del Rodano, a circa trenta chilometri da Lione, durante la campagna di scavi condotta nell’estate.
Secondo l’archeologa Giulia Ciucci, direttrice scientifica del sito, si tratta di «un ritrovamento eccezionale», poiché tra i diciotto mausolei di tipo tumulare finora noti in Francia, questo è l’unico a conservare parte della sua altezza originale e, soprattutto, l’unico a replicare esplicitamente il modello augusteo.
La scelta di un tale design non era affatto comune né alla portata di tutti.
Secondo gli esperti, il defunto doveva appartenere all’élite aristocratica, forse con un ruolo politico di primo piano e legami diretti con il potere imperiale.
Il mausoleo, infatti, era una chiara dimostrazione di status, potere e fedeltà alla dinastia giulio-claudia che governava Roma e le province, tra cui la Gallia.
Il mistero del defunto e le prossime campagne di scavo
Ad oggi l’identità del personaggio rimane avvolta nel mistero.
Gli archeologi ipotizzano che possa trattarsi di un notabile locale o di un funzionario strettamente legato all’amministrazione romana.
Come anticipa Giulia Ciucci, le ricerche non si fermano qui: nuove campagne di scavo sono già previste per il 2026 e il 2027.

Le tabernae: uno spaccato di vita quotidiana
Accanto al mausoleo, gli scavi hanno restituito anche i resti di tre tabernae romane, colpite in antico da un violento incendio.
Il rogo, paradossalmente, ha permesso la conservazione di materiali organici e utensili in legno.
Le analisi hanno rivelato che due locali erano lavanderie (fullonicae), dedicate al trattamento dei tessuti in lana.
Il terzo ospitava invece un forno, probabilmente destinato alla produzione del vetro o a usi culinari.
Grazie all’eccezionale stato di conservazione, sono stati recuperati vasi, anfore, ceramiche, una dispensa, aghi e perfino una tavoletta per la scrittura.
Secondo l’archeologo Benjamin Clément, direttore degli scavi, si tratta di «un’istantanea insolita e preziosa della vita economica quotidiana della città».
Un tassello prezioso per la storia della Gallia romana
Il rinvenimento del mausoleo e delle tabernae getta nuova luce sulla colonia romana di Vienne, un centro strategico che prosperava lungo il Rodano.
Mentre il mausoleo racconta il potere delle élite locali e i loro rapporti con Roma, le botteghe restituiscono l’immagine concreta delle attività economiche che scandivano la vita di tutti i giorni.
La scoperta, già definita una delle più importanti degli ultimi decenni in Francia, promette di arricchire la nostra conoscenza della Gallia romana e dei suoi legami con l’impero.
Scoperto in Francia un mausoleo romano che imita quello di Augusto.
Una scoperta eccezionale nel cuore della Gallia romana
In Francia, nel dipartimento dell’Isère, gli archeologi hanno riportato alla luce un monumentale mausoleo di epoca romana risalente all’epoca dell’imperatore Claudio.
La struttura funeraria, di pianta circolare con un diametro di circa quindici metri e un’altezza originaria stimata oltre i sei metri, si distingue per una particolarità sorprendente: riproduce il celebre mausoleo di Augusto a Roma.
Un monumento unico in Europa
Il ritrovamento è avvenuto nell’area del Museo gallo-romano del Rodano, a circa trenta chilometri da Lione, durante la campagna di scavi condotta nell’estate.
Secondo l’archeologa Giulia Ciucci, direttrice scientifica del sito, si tratta di «un ritrovamento eccezionale», poiché tra i diciotto mausolei di tipo tumulare finora noti in Francia, questo è l’unico a conservare parte della sua altezza originale e, soprattutto, l’unico a replicare esplicitamente il modello augusteo.
La scelta di un tale design non era affatto comune né alla portata di tutti.
Secondo gli esperti, il defunto doveva appartenere all’élite aristocratica, forse con un ruolo politico di primo piano e legami diretti con il potere imperiale.
Il mausoleo, infatti, era una chiara dimostrazione di status, potere e fedeltà alla dinastia giulio-claudia che governava Roma e le province, tra cui la Gallia.
Il mistero del defunto e le prossime campagne di scavo
Ad oggi l’identità del personaggio rimane avvolta nel mistero.
Gli archeologi ipotizzano che possa trattarsi di un notabile locale o di un funzionario strettamente legato all’amministrazione romana.
Come anticipa Giulia Ciucci, le ricerche non si fermano qui: nuove campagne di scavo sono già previste per il 2026 e il 2027.

Le tabernae: uno spaccato di vita quotidiana
Accanto al mausoleo, gli scavi hanno restituito anche i resti di tre tabernae romane, colpite in antico da un violento incendio.
Il rogo, paradossalmente, ha permesso la conservazione di materiali organici e utensili in legno.
Le analisi hanno rivelato che due locali erano lavanderie (fullonicae), dedicate al trattamento dei tessuti in lana.
Il terzo ospitava invece un forno, probabilmente destinato alla produzione del vetro o a usi culinari.
Grazie all’eccezionale stato di conservazione, sono stati recuperati vasi, anfore, ceramiche, una dispensa, aghi e perfino una tavoletta per la scrittura.
Secondo l’archeologo Benjamin Clément, direttore degli scavi, si tratta di «un’istantanea insolita e preziosa della vita economica quotidiana della città».
Un tassello prezioso per la storia della Gallia romana
Il rinvenimento del mausoleo e delle tabernae getta nuova luce sulla colonia romana di Vienne, un centro strategico che prosperava lungo il Rodano.
Mentre il mausoleo racconta il potere delle élite locali e i loro rapporti con Roma, le botteghe restituiscono l’immagine concreta delle attività economiche che scandivano la vita di tutti i giorni.
La scoperta, già definita una delle più importanti degli ultimi decenni in Francia, promette di arricchire la nostra conoscenza della Gallia romana e dei suoi legami con l’impero.


















































































