Sepoltura congiunta umani e animali: Cirié è il primo Comune del Piemonte a permetterlo.

Sepoltura congiunta umani e animali: Cirié è il primo Comune del Piemonte a permetterlo. Il nuovo regolamento: un atto di civiltà che guarda al cuore
A Cirié, in provincia di Torino, il confine tra amore e memoria ha superato i limiti della vita terrena.
Alla fine di luglio 2025, il Consiglio comunale ha approvato una storica modifica al regolamento di Polizia Mortuaria, permettendo per la prima volta in Piemonte la tumulazione congiunta delle ceneri degli animali domestici accanto ai loro padroni.
Una decisione che non nasce da un impulso emotivo, ma da un percorso amministrativo coerente, avviato anni fa e giunto oggi a una svolta che potrebbe fare scuola a livello nazionale.
Gli animali accanto ai padroni, anche dopo la morte
Secondo il nuovo regolamento, le ceneri degli animali da compagnia possono essere tumulate in loculi o cellette già destinate agli esseri umani nel cimitero di via Corio.
Il legame affettivo che lega cani, gatti e altri animali ai loro padroni viene così riconosciuto anche nella dimensione del lutto e della memoria.
Un legame che, come sottolinea l’assessore ai Servizi demografici e cimiteriali Fabrizio Fossati, non è secondario: “È un atto di civiltà che riconosce il valore degli animali nella vita delle persone”.
Una norma simbolica, ma concreta
La tumulazione è consentita solo se l’animale è morto prima del proprietario, e solo se l’umano ha il possesso diretto delle sue ceneri.
Non è prevista alcuna iscrizione sulla lapide riferita all’animale, ma è permessa una fotografia che ritragga padrone e animale insieme.
Un dettaglio che, pur nella sobrietà, esprime tutta la profondità affettiva di questa scelta normativa.
Cirié: un esempio per l’Italia
In Italia, Milano è stata la prima grande città ad autorizzare la sepoltura congiunta nel 2021.
Ma Cirié è il primo Comune piemontese a formalizzare la possibilità con una delibera ufficiale, non affidandosi a semplici interpretazioni o deroghe.
Una scelta che si inserisce in un quadro di sensibilità crescente verso gli animali da compagnia, testimoniata anche dalla diffusione dei cimiteri per animali e dal boom delle cremazioni.
Oltre la burocrazia: un segnale politico e culturale
Cinque anni fa, Cirié aveva già modificato il regolamento per consentire l’ingresso degli animali nei cimiteri.
Oggi, con questa ulteriore apertura, l’amministrazione guidata dalla sindaca Loredana Devietti dimostra che anche un piccolo comune può avviare grandi cambiamenti.
Non si tratta solo di una norma tecnica, ma di un messaggio sociale forte: i legami che contano davvero meritano rispetto, anche dopo la morte.
Un cambiamento che guarda al futuro
La cremazione congiunta non è obbligatoria, ma rappresenta una possibilità in più per chi considera il proprio animale un membro della famiglia.
È il simbolo di un tempo nuovo, in cui le istituzioni scelgono di avvicinarsi ai cittadini parlando il linguaggio dell’empatia.
Per molti, sapere di poter riposare accanto al proprio cane o gatto è un conforto.
Per tutti, è un passo avanti nella costruzione di una società più inclusiva e consapevole.
Laura Persico Pezzino

Sepoltura congiunta umani e animali: Cirié è il primo Comune del Piemonte a permetterlo. Il nuovo regolamento: un atto di civiltà che guarda al cuore
A Cirié, in provincia di Torino, il confine tra amore e memoria ha superato i limiti della vita terrena.
Alla fine di luglio 2025, il Consiglio comunale ha approvato una storica modifica al regolamento di Polizia Mortuaria, permettendo per la prima volta in Piemonte la tumulazione congiunta delle ceneri degli animali domestici accanto ai loro padroni.
Una decisione che non nasce da un impulso emotivo, ma da un percorso amministrativo coerente, avviato anni fa e giunto oggi a una svolta che potrebbe fare scuola a livello nazionale.
Gli animali accanto ai padroni, anche dopo la morte
Secondo il nuovo regolamento, le ceneri degli animali da compagnia possono essere tumulate in loculi o cellette già destinate agli esseri umani nel cimitero di via Corio.
Il legame affettivo che lega cani, gatti e altri animali ai loro padroni viene così riconosciuto anche nella dimensione del lutto e della memoria.
Un legame che, come sottolinea l’assessore ai Servizi demografici e cimiteriali Fabrizio Fossati, non è secondario: “È un atto di civiltà che riconosce il valore degli animali nella vita delle persone”.
Una norma simbolica, ma concreta
La tumulazione è consentita solo se l’animale è morto prima del proprietario, e solo se l’umano ha il possesso diretto delle sue ceneri.
Non è prevista alcuna iscrizione sulla lapide riferita all’animale, ma è permessa una fotografia che ritragga padrone e animale insieme.
Un dettaglio che, pur nella sobrietà, esprime tutta la profondità affettiva di questa scelta normativa.
Cirié: un esempio per l’Italia
In Italia, Milano è stata la prima grande città ad autorizzare la sepoltura congiunta nel 2021.
Ma Cirié è il primo Comune piemontese a formalizzare la possibilità con una delibera ufficiale, non affidandosi a semplici interpretazioni o deroghe.
Una scelta che si inserisce in un quadro di sensibilità crescente verso gli animali da compagnia, testimoniata anche dalla diffusione dei cimiteri per animali e dal boom delle cremazioni.
Oltre la burocrazia: un segnale politico e culturale
Cinque anni fa, Cirié aveva già modificato il regolamento per consentire l’ingresso degli animali nei cimiteri.
Oggi, con questa ulteriore apertura, l’amministrazione guidata dalla sindaca Loredana Devietti dimostra che anche un piccolo comune può avviare grandi cambiamenti.
Non si tratta solo di una norma tecnica, ma di un messaggio sociale forte: i legami che contano davvero meritano rispetto, anche dopo la morte.
Un cambiamento che guarda al futuro
La cremazione congiunta non è obbligatoria, ma rappresenta una possibilità in più per chi considera il proprio animale un membro della famiglia.
È il simbolo di un tempo nuovo, in cui le istituzioni scelgono di avvicinarsi ai cittadini parlando il linguaggio dell’empatia.
Per molti, sapere di poter riposare accanto al proprio cane o gatto è un conforto.
Per tutti, è un passo avanti nella costruzione di una società più inclusiva e consapevole.
Laura Persico Pezzino


















































































