Tarquinia. Dichiarato morto, si risveglia dopo mezz’ora.

Sindrome di Lazzaro a Tarquinia: dichiarato morto, si risveglia dopo mezz’ora
Un caso eccezionale scuote la comunità di Tarquinia, in provincia di Viterbo.
Un uomo di 78 anni, colpito da arresto cardiaco e dichiarato morto dal personale medico, si è incredibilmente risvegliato dopo circa trenta minuti.
Il fenomeno, noto come Sindrome di Lazzaro, resta uno degli eventi clinici più rari e misteriosi.
Il caso avvenuto a Marina Velca
La vicenda si è verificata nella serata di venerdì 18 luglio nella frazione residenziale di Marina Velca.
L’anziano, dopo essere stato soccorso dal 118 e sottoposto a ripetuti tentativi di rianimazione, era stato ufficialmente dichiarato deceduto.
L’eliambulanza Pegaso, chiamata inizialmente in supporto, era stata annullata.
Il corpo era rimasto sull’ambulanza in attesa dell’arrivo del carro funebre.
Pochi minuti dopo, però, l’incredibile: tra lo stupore di familiari e operatori sanitari, l’uomo ha riaperto gli occhi, si è sollevato e ha chiesto delle sue figlie.
Il paziente è stato immediatamente trasferito in ospedale, dove si trova ora sotto osservazione con condizioni giudicate stabili.
Cos’è la Sindrome di Lazzaro
La Sindrome di Lazzaro, o Fenomeno di Lazzaro, prende il nome dal celebre episodio evangelico in cui Gesù riporta in vita Lazzaro.
In medicina indica la ripresa spontanea delle funzioni vitali – soprattutto del battito cardiaco – dopo che una persona è stata dichiarata clinicamente morta e terminate le manovre di rianimazione.
Si tratta di un fenomeno estremamente raro, documentato per la prima volta nel 1982.
Le cause possono essere molteplici: accumulo di farmaci che rilasciano l’effetto con ritardo, variazioni della pressione toracica dopo la ventilazione artificiale, o squilibri elettrolitici come bassi livelli di potassio.
La normativa italiana: una delle più rigide al mondo
In Italia, proprio per evitare casi simili, la legge richiede l’osservazione di almeno 20 minuti di elettrocardiogramma piatto prima di dichiarare ufficialmente un decesso per arresto cardiaco.
Una misura cautelativa volta a escludere fenomeni come quello accaduto nel Viterbese.
Un episodio insolito durante i soccorsi
Durante i concitati momenti dei soccorsi, si è verificato anche un altro episodio curioso: un carabiniere intervenuto nell’abitazione è stato aggredito dal cane dell’anziano mentre i veterinari tentavano di catturarlo.
Il militare, ferito, è stato trasportato in ospedale con ferite non gravi.
Il caso di Tarquinia riaccende l’attenzione sulla Sindrome di Lazzaro, un evento che, seppur raro, continua a sfidare la medicina moderna.
Un promemoria del fatto che la linea tra vita e morte può talvolta rivelarsi più sottile di quanto crediamo.
Sindrome di Lazzaro a Tarquinia: dichiarato morto, si risveglia dopo mezz’ora
Un caso eccezionale scuote la comunità di Tarquinia, in provincia di Viterbo.
Un uomo di 78 anni, colpito da arresto cardiaco e dichiarato morto dal personale medico, si è incredibilmente risvegliato dopo circa trenta minuti.
Il fenomeno, noto come Sindrome di Lazzaro, resta uno degli eventi clinici più rari e misteriosi.
Il caso avvenuto a Marina Velca
La vicenda si è verificata nella serata di venerdì 18 luglio nella frazione residenziale di Marina Velca.
L’anziano, dopo essere stato soccorso dal 118 e sottoposto a ripetuti tentativi di rianimazione, era stato ufficialmente dichiarato deceduto.
L’eliambulanza Pegaso, chiamata inizialmente in supporto, era stata annullata.
Il corpo era rimasto sull’ambulanza in attesa dell’arrivo del carro funebre.
Pochi minuti dopo, però, l’incredibile: tra lo stupore di familiari e operatori sanitari, l’uomo ha riaperto gli occhi, si è sollevato e ha chiesto delle sue figlie.
Il paziente è stato immediatamente trasferito in ospedale, dove si trova ora sotto osservazione con condizioni giudicate stabili.
Cos’è la Sindrome di Lazzaro
La Sindrome di Lazzaro, o Fenomeno di Lazzaro, prende il nome dal celebre episodio evangelico in cui Gesù riporta in vita Lazzaro.
In medicina indica la ripresa spontanea delle funzioni vitali – soprattutto del battito cardiaco – dopo che una persona è stata dichiarata clinicamente morta e terminate le manovre di rianimazione.
Si tratta di un fenomeno estremamente raro, documentato per la prima volta nel 1982.
Le cause possono essere molteplici: accumulo di farmaci che rilasciano l’effetto con ritardo, variazioni della pressione toracica dopo la ventilazione artificiale, o squilibri elettrolitici come bassi livelli di potassio.
La normativa italiana: una delle più rigide al mondo
In Italia, proprio per evitare casi simili, la legge richiede l’osservazione di almeno 20 minuti di elettrocardiogramma piatto prima di dichiarare ufficialmente un decesso per arresto cardiaco.
Una misura cautelativa volta a escludere fenomeni come quello accaduto nel Viterbese.
Un episodio insolito durante i soccorsi
Durante i concitati momenti dei soccorsi, si è verificato anche un altro episodio curioso: un carabiniere intervenuto nell’abitazione è stato aggredito dal cane dell’anziano mentre i veterinari tentavano di catturarlo.
Il militare, ferito, è stato trasportato in ospedale con ferite non gravi.
Il caso di Tarquinia riaccende l’attenzione sulla Sindrome di Lazzaro, un evento che, seppur raro, continua a sfidare la medicina moderna.
Un promemoria del fatto che la linea tra vita e morte può talvolta rivelarsi più sottile di quanto crediamo.



















































































