10 giugno 1967. Muore Spencer Tracy, il “capitano coraggioso” di Hollywood.

Spencer Tracy non interpreta i suoi personaggi.
Li abita, li incarna, li trasforma in esseri umani profondi e credibili.
Nasce il 5 aprile 1900 a Milwaukee, nel Wisconsin, e dopo un’adolescenza irrequieta approda all’Accademia d’arte drammatica di New York.
Qui scopre il palcoscenico, ma è il cinema a offrirgli lo spazio per diventare leggenda.
Tracy arriva a Hollywood negli anni ’30, quando il sonoro ha già cambiato tutto.
La sua voce calda, il volto serio ma pieno di sfumature, conquistano subito critica e pubblico.
Non ha bisogno di gesti eclatanti.
Gli basta uno sguardo, una pausa, una frase detta con verità per dare vita a personaggi che restano impressi.
Spencer Tracy e la forza della normalità
Con film come Capitani coraggiosi, La città dei ragazzi e Indovina chi viene a cena?, Spencer Tracy racconta l’America che lavora, che soffre, che cambia.
Accanto a Katharine Hepburn, sua compagna sullo schermo e nella vita, costruisce un sodalizio artistico unico, fatto di rispetto reciproco e affetto profondo.
La sua recitazione è sobria, mai caricaturale.
Tracy non ama i riflettori, ma li regge con naturalezza.
È uno dei pochi attori a vincere due Oscar consecutivi e a ricevere nove nomination.
Eppure, vive lontano dalle feste, con una riservatezza che diventa stile.
L’ultimo ciak
L’10 giugno 1967, Spencer Tracy muore a Beverly Hills, due settimane dopo aver concluso le riprese di Indovina chi viene a cena?.
Ha 67 anni e una carriera che attraversa quattro decenni di storia del cinema.
Riposa al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, in California.
Il suo lascito non si misura in premi o incassi.
Ma nella sincerità di ogni interpretazione.
Spencer Tracy resta un modello di autenticità.
Un attore che non ha mai cercato di sembrare grande.
Lo è stato davvero.
Spencer Tracy non interpreta i suoi personaggi.
Li abita, li incarna, li trasforma in esseri umani profondi e credibili.
Nasce il 5 aprile 1900 a Milwaukee, nel Wisconsin, e dopo un’adolescenza irrequieta approda all’Accademia d’arte drammatica di New York.
Qui scopre il palcoscenico, ma è il cinema a offrirgli lo spazio per diventare leggenda.
Tracy arriva a Hollywood negli anni ’30, quando il sonoro ha già cambiato tutto.
La sua voce calda, il volto serio ma pieno di sfumature, conquistano subito critica e pubblico.
Non ha bisogno di gesti eclatanti.
Gli basta uno sguardo, una pausa, una frase detta con verità per dare vita a personaggi che restano impressi.
Spencer Tracy e la forza della normalità
Con film come Capitani coraggiosi, La città dei ragazzi e Indovina chi viene a cena?, Spencer Tracy racconta l’America che lavora, che soffre, che cambia.
Accanto a Katharine Hepburn, sua compagna sullo schermo e nella vita, costruisce un sodalizio artistico unico, fatto di rispetto reciproco e affetto profondo.
La sua recitazione è sobria, mai caricaturale.
Tracy non ama i riflettori, ma li regge con naturalezza.
È uno dei pochi attori a vincere due Oscar consecutivi e a ricevere nove nomination.
Eppure, vive lontano dalle feste, con una riservatezza che diventa stile.
L’ultimo ciak
L’10 giugno 1967, Spencer Tracy muore a Beverly Hills, due settimane dopo aver concluso le riprese di Indovina chi viene a cena?.
Ha 67 anni e una carriera che attraversa quattro decenni di storia del cinema.
Riposa al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, in California.
Il suo lascito non si misura in premi o incassi.
Ma nella sincerità di ogni interpretazione.
Spencer Tracy resta un modello di autenticità.
Un attore che non ha mai cercato di sembrare grande.
Lo è stato davvero.