2 agosto 1922. Muore Alexander Graham Bell.

Un’invenzione che cambia il mondo
Alexander Graham Bell muore il 2 agosto 1922 a Baddeck, in Nuova Scozia, all’età di 75 anni.
Il suo nome resta indissolubilmente legato a una delle innovazioni più rivoluzionarie della modernità: il telefono.
In un’epoca in cui la comunicazione avviene attraverso lettere e telegrafi, Bell apre la strada a un futuro in cui le parole possono viaggiare nell’aria.
Dalla Scozia all’America, sulle tracce del suono
Nasce a Edimburgo il 3 marzo 1847, in una famiglia che studia e insegna l’arte della voce.
Il padre, Alexander Melville Bell, è un noto fonetista, e anche Alexander sviluppa fin da subito un interesse per il linguaggio, soprattutto per aiutare i non udenti.
Dopo essersi trasferito in Canada e poi negli Stati Uniti, si dedica alla ricerca sull’acustica e sull’elettricità.
Nel 1876 deposita il brevetto per il primo telefono funzionante, battendo sul tempo altri inventori come Elisha Gray.
L’invenzione non è solo frutto di intuizione, ma di anni di sperimentazioni, errori e studi condotti con tenacia.
Il primo messaggio trasmesso, “Mr. Watson, venga qui, ho bisogno di lei”, segna l’inizio di una nuova era nella storia della comunicazione.
Scienza, educazione e visione
Alexander Graham Bell non si ferma al telefono.
Fondatore della Bell Telephone Company, continua a innovare in campi diversi: dal volo alla medicina, dalla registrazione del suono alle tecnologie per le persone sorde.
Fonda nel 1880 la Volta Laboratory Association, laboratorio che anticipa lo spirito delle future startup tecnologiche.
Bell è anche presidente della National Geographic Society, contribuendo a trasformarla in una rivista di fama internazionale.
Al centro di tutte le sue attività resta la convinzione che la scienza debba essere al servizio dell’essere umano.
La morte e l’eco del silenzio
Quando Alexander Graham Bell si spegne nella sua casa in Canada, gli Stati Uniti onorano la sua memoria facendo tacere per un minuto tutti i telefoni del Paese.
È un gesto simbolico, profondo: il silenzio per chi ha donato voce alla distanza.
Viene sepolto nel promontorio di Beinn Bhreagh, davanti al lago Bras d’Or, vicino al suo laboratorio.
Un’invenzione che cambia il mondo
Alexander Graham Bell muore il 2 agosto 1922 a Baddeck, in Nuova Scozia, all’età di 75 anni.
Il suo nome resta indissolubilmente legato a una delle innovazioni più rivoluzionarie della modernità: il telefono.
In un’epoca in cui la comunicazione avviene attraverso lettere e telegrafi, Bell apre la strada a un futuro in cui le parole possono viaggiare nell’aria.
Dalla Scozia all’America, sulle tracce del suono
Nasce a Edimburgo il 3 marzo 1847, in una famiglia che studia e insegna l’arte della voce.
Il padre, Alexander Melville Bell, è un noto fonetista, e anche Alexander sviluppa fin da subito un interesse per il linguaggio, soprattutto per aiutare i non udenti.
Dopo essersi trasferito in Canada e poi negli Stati Uniti, si dedica alla ricerca sull’acustica e sull’elettricità.
Nel 1876 deposita il brevetto per il primo telefono funzionante, battendo sul tempo altri inventori come Elisha Gray.
L’invenzione non è solo frutto di intuizione, ma di anni di sperimentazioni, errori e studi condotti con tenacia.
Il primo messaggio trasmesso, “Mr. Watson, venga qui, ho bisogno di lei”, segna l’inizio di una nuova era nella storia della comunicazione.
Scienza, educazione e visione
Alexander Graham Bell non si ferma al telefono.
Fondatore della Bell Telephone Company, continua a innovare in campi diversi: dal volo alla medicina, dalla registrazione del suono alle tecnologie per le persone sorde.
Fonda nel 1880 la Volta Laboratory Association, laboratorio che anticipa lo spirito delle future startup tecnologiche.
Bell è anche presidente della National Geographic Society, contribuendo a trasformarla in una rivista di fama internazionale.
Al centro di tutte le sue attività resta la convinzione che la scienza debba essere al servizio dell’essere umano.
La morte e l’eco del silenzio
Quando Alexander Graham Bell si spegne nella sua casa in Canada, gli Stati Uniti onorano la sua memoria facendo tacere per un minuto tutti i telefoni del Paese.
È un gesto simbolico, profondo: il silenzio per chi ha donato voce alla distanza.
Viene sepolto nel promontorio di Beinn Bhreagh, davanti al lago Bras d’Or, vicino al suo laboratorio.


















































































