“Stanza del commiato”: al via l’apertura per il Municipio VII di Roma.

Il Municipio VII di Roma, il più popoloso della Capitale, ha deciso di muovere i primi passi verso l’apertura di una stanza del commiato laico, uno spazio pubblico dove i cittadini possano celebrare funerali civili o non confessionali.
Stanze del commiato a Roma: una realtà in crescita
A Roma esistono già alcune esperienze di questo tipo, seppur ancora limitate.
Il Tempietto Egizio al Verano rimane lo spazio storico più noto, affiancato dalla sala “Mater Admirabilis” riqualificata sempre all’interno del cimitero monumentale.
Nel 2024 si è assistito a due importanti novità: l’apertura di una stanza del commiato al cimitero Laurentino durante l’estate e l’inaugurazione di un’altra a Prima Porta nel mese di dicembre.
Questi esempi mostrano come la domanda di luoghi dedicati ai riti funebri laici stia crescendo, spingendo anche altri municipi della città a muoversi nella stessa direzione.
La proposta condivisa in Municipio VII
La spinta verso questo nuovo servizio arriva da una proposta della consigliera Rosa Ferraro (PD), subito condivisa da maggioranza e opposizione.
“La Costituzione tutela la libertà di pensiero e di culto, e questo significa anche il diritto di non aderire a una confessione religiosa – ha spiegato Ferraro – Sempre più persone chiedono spazi per funerali civili, ma nel nostro territorio non ce ne sono”.
Un’assenza particolarmente significativa per un municipio che conta oltre 300 mila abitanti, un bacino paragonabile a quello di un medio capoluogo di provincia.
Gli esempi degli altri municipi di Roma
Altri territori della Capitale hanno già sperimentato soluzioni simili.
Nel Municipio X è attiva una sala del commiato in piazza Regina Pacis a Ostia, riservata ai residenti, mentre nel Municipio III è stato messo a disposizione uno spazio in piazza Sempione, aperto su prenotazione nei pomeriggi di lunedì e mercoledì.
Queste esperienze hanno dimostrato che il servizio è concretamente realizzabile con costi contenuti, spesso attraverso il recupero e la riqualificazione di immobili già esistenti.
Dove sorgerà la “stanza del commiato” del quartiere di Cinecittà
Il provvedimento approvato prevede la ricerca di spazi municipali già disponibili che possano essere riconvertiti in sala del commiato.
Tra le ipotesi ci sono sale civiche, biblioteche, ex sedi istituzionali o centri culturali, strutture che con interventi mirati potrebbero diventare luoghi di raccoglimento accessibili e gratuiti.
L’obiettivo dichiarato è offrire ai cittadini un servizio rispettoso delle diverse sensibilità, garantendo la possibilità di dare l’ultimo saluto in un contesto sobrio e dignitoso, anche al di fuori delle tradizioni religiose.
LPP
Il Municipio VII di Roma, il più popoloso della Capitale, ha deciso di muovere i primi passi verso l’apertura di una stanza del commiato laico, uno spazio pubblico dove i cittadini possano celebrare funerali civili o non confessionali.
Stanze del commiato a Roma: una realtà in crescita
A Roma esistono già alcune esperienze di questo tipo, seppur ancora limitate.
Il Tempietto Egizio al Verano rimane lo spazio storico più noto, affiancato dalla sala “Mater Admirabilis” riqualificata sempre all’interno del cimitero monumentale.
Nel 2024 si è assistito a due importanti novità: l’apertura di una stanza del commiato al cimitero Laurentino durante l’estate e l’inaugurazione di un’altra a Prima Porta nel mese di dicembre.
Questi esempi mostrano come la domanda di luoghi dedicati ai riti funebri laici stia crescendo, spingendo anche altri municipi della città a muoversi nella stessa direzione.
La proposta condivisa in Municipio VII
La spinta verso questo nuovo servizio arriva da una proposta della consigliera Rosa Ferraro (PD), subito condivisa da maggioranza e opposizione.
“La Costituzione tutela la libertà di pensiero e di culto, e questo significa anche il diritto di non aderire a una confessione religiosa – ha spiegato Ferraro – Sempre più persone chiedono spazi per funerali civili, ma nel nostro territorio non ce ne sono”.
Un’assenza particolarmente significativa per un municipio che conta oltre 300 mila abitanti, un bacino paragonabile a quello di un medio capoluogo di provincia.
Gli esempi degli altri municipi di Roma
Altri territori della Capitale hanno già sperimentato soluzioni simili.
Nel Municipio X è attiva una sala del commiato in piazza Regina Pacis a Ostia, riservata ai residenti, mentre nel Municipio III è stato messo a disposizione uno spazio in piazza Sempione, aperto su prenotazione nei pomeriggi di lunedì e mercoledì.
Queste esperienze hanno dimostrato che il servizio è concretamente realizzabile con costi contenuti, spesso attraverso il recupero e la riqualificazione di immobili già esistenti.
Dove sorgerà la “stanza del commiato” del quartiere di Cinecittà
Il provvedimento approvato prevede la ricerca di spazi municipali già disponibili che possano essere riconvertiti in sala del commiato.
Tra le ipotesi ci sono sale civiche, biblioteche, ex sedi istituzionali o centri culturali, strutture che con interventi mirati potrebbero diventare luoghi di raccoglimento accessibili e gratuiti.
L’obiettivo dichiarato è offrire ai cittadini un servizio rispettoso delle diverse sensibilità, garantendo la possibilità di dare l’ultimo saluto in un contesto sobrio e dignitoso, anche al di fuori delle tradizioni religiose.
LPP


















































































