Andria, il cimitero monumentale si trasforma in teatro e museo.

Il progetto “Echi di Pietra”: arte e memoria nel cuore del cimitero di Andria
Il cimitero storico di Andria si prepara a vivere un novembre all’insegna della cultura e della riflessione.
Grazie al progetto “Echi di Pietra”, promosso dalla Multiservice, concessionaria dei servizi cimiteriali, il camposanto si trasforma in un vero museo a cielo aperto e in un palcoscenico teatrale.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un luogo di memoria collettiva, non solo dedicato al lutto, ma anche alla storia, all’arte e alla conoscenza.
Il cimitero di Andria, riconosciuto tra i Cimiteri Monumentali Italiani, diventa così un modello di innovazione e valorizzazione del patrimonio funerario.
Il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione dei defunti, sarà scandito da eventi, spettacoli e incontri che uniranno spiritualità, arte e cultura.
Teatro, mostre e formazione per riscoprire la memoria collettiva
Il programma, come sottolinea l’amministratore unico della Multiservice Antonio Griner, è particolarmente ricco.
Tra le novità più significative vi è la collaborazione con l’Istituto scolastico Lotti, che porterà alla formazione di guide studentesche specializzate per accompagnare i visitatori in percorsi tematici tra cappelle, lapidi ed epigrafi.
Non mancheranno momenti di grande valore simbolico, come la cerimonia dedicata alla Giornata Nazionale dei Bambini mai Nati, e iniziative solidali, come la donazione di un defibrillatore da parte dell’Associazione Tecnici Radiologi Volontari di Andria.
Inoltre, durante il mese di novembre, il cimitero ospiterà brevi format teatrali serali, aperti al pubblico, che offriranno una nuova prospettiva sul concetto stesso di “cimitero”: non più luogo di sola commemorazione, ma spazio di incontro e riflessione.
Il cimitero monumentale come specchio della città
La sindaca Giovanna Bruno sottolinea come “Echi di Pietra” rappresenti una svolta culturale per la città.
«Il cimitero diventerà un grande museo, custode delle mille storie che si celano dietro tombe e monumenti.
Attraverso rassegne, mostre e iniziative didattiche, restituiremo un’immagine autentica della comunità andriese nel corso dei secoli».
Il progetto punta a unire memoria, arte funeraria e identità cittadina, restituendo dignità e significato a uno spazio che, pur legato alla morte, diventa luogo di vita, cultura e dialogo intergenerazionale.
In questo modo, Andria si conferma tra le città italiane più attente alla valorizzazione dei propri luoghi della memoria, trasformando il cimitero in un simbolo di bellezza e consapevolezza storica.
Un esempio per i Cimiteri Monumentali d’Italia
Con “Echi di Pietra”, Andria entra di diritto nel ristretto cartello dei Cimiteri Monumentali Italiani che uniscono conservazione, valorizzazione e apertura culturale.
Il progetto rappresenta un modello replicabile per altre città italiane che desiderano riscoprire nei propri cimiteri spazi di cultura, arte e comunità.
Il cimitero, da luogo silenzioso e statico, si trasforma così in teatro di memoria viva, dove la storia incontra l’arte e dove ogni lapide diventa pagina di un racconto collettivo.
Il progetto “Echi di Pietra”: arte e memoria nel cuore del cimitero di Andria
Il cimitero storico di Andria si prepara a vivere un novembre all’insegna della cultura e della riflessione.
Grazie al progetto “Echi di Pietra”, promosso dalla Multiservice, concessionaria dei servizi cimiteriali, il camposanto si trasforma in un vero museo a cielo aperto e in un palcoscenico teatrale.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un luogo di memoria collettiva, non solo dedicato al lutto, ma anche alla storia, all’arte e alla conoscenza.
Il cimitero di Andria, riconosciuto tra i Cimiteri Monumentali Italiani, diventa così un modello di innovazione e valorizzazione del patrimonio funerario.
Il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione dei defunti, sarà scandito da eventi, spettacoli e incontri che uniranno spiritualità, arte e cultura.
Teatro, mostre e formazione per riscoprire la memoria collettiva
Il programma, come sottolinea l’amministratore unico della Multiservice Antonio Griner, è particolarmente ricco.
Tra le novità più significative vi è la collaborazione con l’Istituto scolastico Lotti, che porterà alla formazione di guide studentesche specializzate per accompagnare i visitatori in percorsi tematici tra cappelle, lapidi ed epigrafi.
Non mancheranno momenti di grande valore simbolico, come la cerimonia dedicata alla Giornata Nazionale dei Bambini mai Nati, e iniziative solidali, come la donazione di un defibrillatore da parte dell’Associazione Tecnici Radiologi Volontari di Andria.
Inoltre, durante il mese di novembre, il cimitero ospiterà brevi format teatrali serali, aperti al pubblico, che offriranno una nuova prospettiva sul concetto stesso di “cimitero”: non più luogo di sola commemorazione, ma spazio di incontro e riflessione.
Il cimitero monumentale come specchio della città
La sindaca Giovanna Bruno sottolinea come “Echi di Pietra” rappresenti una svolta culturale per la città.
«Il cimitero diventerà un grande museo, custode delle mille storie che si celano dietro tombe e monumenti.
Attraverso rassegne, mostre e iniziative didattiche, restituiremo un’immagine autentica della comunità andriese nel corso dei secoli».
Il progetto punta a unire memoria, arte funeraria e identità cittadina, restituendo dignità e significato a uno spazio che, pur legato alla morte, diventa luogo di vita, cultura e dialogo intergenerazionale.
In questo modo, Andria si conferma tra le città italiane più attente alla valorizzazione dei propri luoghi della memoria, trasformando il cimitero in un simbolo di bellezza e consapevolezza storica.
Un esempio per i Cimiteri Monumentali d’Italia
Con “Echi di Pietra”, Andria entra di diritto nel ristretto cartello dei Cimiteri Monumentali Italiani che uniscono conservazione, valorizzazione e apertura culturale.
Il progetto rappresenta un modello replicabile per altre città italiane che desiderano riscoprire nei propri cimiteri spazi di cultura, arte e comunità.
Il cimitero, da luogo silenzioso e statico, si trasforma così in teatro di memoria viva, dove la storia incontra l’arte e dove ogni lapide diventa pagina di un racconto collettivo.


















































































