Citazione per il commiato: “La piccola fiammiferaia” di Hans Christian Andersen.

Citazione per il commiato: “La piccola fiammiferaia” di Hans Christian Andersen.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto.
E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale Citazioni per il Commiato vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
Una fiaba sulla morte raccontata con tenerezza
Hans Christian Andersen, autore danese vissuto nell’Ottocento, è considerato uno dei più grandi narratori di fiabe della letteratura europea.
Dietro il suo stile semplice si nascondono spesso temi profondi: solitudine, sacrificio, amore, redenzione.
La piccola fiammiferaia è forse la più struggente tra le sue storie.
Parla di una bambina povera, lasciata sola al gelo, in una notte d’inverno.
Nel tentativo di scaldarsi, accende uno dopo l’altro i suoi fiammiferi.
Ogni fiammifero le regala una visione: un tavolo imbandito, un albero di Natale, e infine la nonna, l’unica persona che l’abbia mai amata davvero.
Nel finale, Andersen compie un gesto straordinario: trasforma la morte della bambina in un momento di tenerezza assoluta.
La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen
“Ma nel chiarore dell’ultimo fiammifero, la bambina vide la nonna.
Era così luminosa, così dolce, così viva.
Le tese le braccia e la prese fra le sue, e insieme cominciarono a salire.
Volarono in alto, in alto, al di sopra della terra,
tra i fiocchi di neve che danzavano come piume leggere.
Là non c’era più freddo, né fame, né dolore.
Soltanto pace.
E la bambina sapeva che sarebbe rimasta con la nonna.
Per sempre.
Il mattino dopo, la trovarono lì, rannicchiata, con il sorriso sulle labbra.
Aveva in mano un mazzetto di fiammiferi bruciati.
Nessuno poteva sapere che cosa aveva visto.
Nessuno poteva capire che in quella notte d’inverno
lei era volata via nel calore più grande che ci sia:
l’amore di chi l’aveva amata davvero.”
Il ritorno all’amore
Questa frase è perfetta per un commiato simbolico, soprattutto quando si desidera parlare della morte con parole lievi e fiabesche.
Non ci sono lamenti, né spiegazioni.
Solo l’immagine di due anime che si ritrovano, e che volano via insieme, oltre il dolore.
Citazione per il commiato: “La piccola fiammiferaia” di Hans Christian Andersen.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto.
E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale Citazioni per il Commiato vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
Una fiaba sulla morte raccontata con tenerezza
Hans Christian Andersen, autore danese vissuto nell’Ottocento, è considerato uno dei più grandi narratori di fiabe della letteratura europea.
Dietro il suo stile semplice si nascondono spesso temi profondi: solitudine, sacrificio, amore, redenzione.
La piccola fiammiferaia è forse la più struggente tra le sue storie.
Parla di una bambina povera, lasciata sola al gelo, in una notte d’inverno.
Nel tentativo di scaldarsi, accende uno dopo l’altro i suoi fiammiferi.
Ogni fiammifero le regala una visione: un tavolo imbandito, un albero di Natale, e infine la nonna, l’unica persona che l’abbia mai amata davvero.
Nel finale, Andersen compie un gesto straordinario: trasforma la morte della bambina in un momento di tenerezza assoluta.
La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen
“Ma nel chiarore dell’ultimo fiammifero, la bambina vide la nonna.
Era così luminosa, così dolce, così viva.
Le tese le braccia e la prese fra le sue, e insieme cominciarono a salire.
Volarono in alto, in alto, al di sopra della terra,
tra i fiocchi di neve che danzavano come piume leggere.
Là non c’era più freddo, né fame, né dolore.
Soltanto pace.
E la bambina sapeva che sarebbe rimasta con la nonna.
Per sempre.
Il mattino dopo, la trovarono lì, rannicchiata, con il sorriso sulle labbra.
Aveva in mano un mazzetto di fiammiferi bruciati.
Nessuno poteva sapere che cosa aveva visto.
Nessuno poteva capire che in quella notte d’inverno
lei era volata via nel calore più grande che ci sia:
l’amore di chi l’aveva amata davvero.”
Il ritorno all’amore
Questa frase è perfetta per un commiato simbolico, soprattutto quando si desidera parlare della morte con parole lievi e fiabesche.
Non ci sono lamenti, né spiegazioni.
Solo l’immagine di due anime che si ritrovano, e che volano via insieme, oltre il dolore.