Citazione per il commiato. “Se muoio sopravvivimi” di Pablo Neruda.

“Se muoio sopravvivimi” di Pablo Neruda.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto.
E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale “Citazioni per il Commiato” vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
“Se muoio sopravvivimi”
di Pablo Neruda
Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
se tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.
Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,
non voglio che muoia la tua eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.
È una casa sì grande l’assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell’aria.
È una casa sì trasparente l’assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.
Pablo Neruda
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, è uno dei più grandi poeti cileni del Novecento.
Premio Nobel per la letteratura, ha saputo toccare i temi dell’amore, della lotta sociale e della morte con una sensibilità unica.
La poesia Se muoio sopravvivimi nasce proprio da questo desiderio di superare il dolore della perdita.
In questi versi, Neruda immagina di rivolgersi all’amata, chiedendole di non lasciarsi sopraffare dalla sua assenza.
Di vivere con forza e pienezza, anche quando lui non ci sarà più.
È un messaggio profondo, perfetto per un commiato, perché non parla solo di morte, ma di come continuare a vivere e a ricordare.
Le parole di Neruda trasmettono una dolce energia che invita a mantenere viva la memoria, senza lasciarsi travolgere dalla tristezza.
Il tema della morte e della rinascita in altre opere di Neruda
In altre sue opere, come La morte, Sonetto XVII e Chiedo il permesso di rinascere, Neruda esplora la morte con immagini poetiche e delicate.
Ma è proprio Se muoio sopravvivimi che racchiude il cuore del messaggio: la vita va avanti, anche oltre l’assenza.
“Se muoio sopravvivimi”, un messaggio di speranza per chi resta
Questa poesia è come un abbraccio che consola.
Invita chi resta a non lasciarsi spezzare, a costruire una vita nuova e luminosa, anche nell’assenza.
Nel contesto del commiato, queste parole risuonano come un canto di speranza e resistenza.
Raccontano che chi amiamo continua a vivere nei nostri gesti, nei ricordi, nei sogni.
E che il vero omaggio alla loro memoria è proprio il coraggio di continuare.
V.P.
“Se muoio sopravvivimi” di Pablo Neruda.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto.
E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale “Citazioni per il Commiato” vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
“Se muoio sopravvivimi”
di Pablo Neruda
Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
se tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.
Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,
non voglio che muoia la tua eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.
È una casa sì grande l’assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell’aria.
È una casa sì trasparente l’assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.
Pablo Neruda
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, è uno dei più grandi poeti cileni del Novecento.
Premio Nobel per la letteratura, ha saputo toccare i temi dell’amore, della lotta sociale e della morte con una sensibilità unica.
La poesia Se muoio sopravvivimi nasce proprio da questo desiderio di superare il dolore della perdita.
In questi versi, Neruda immagina di rivolgersi all’amata, chiedendole di non lasciarsi sopraffare dalla sua assenza.
Di vivere con forza e pienezza, anche quando lui non ci sarà più.
È un messaggio profondo, perfetto per un commiato, perché non parla solo di morte, ma di come continuare a vivere e a ricordare.
Le parole di Neruda trasmettono una dolce energia che invita a mantenere viva la memoria, senza lasciarsi travolgere dalla tristezza.
Il tema della morte e della rinascita in altre opere di Neruda
In altre sue opere, come La morte, Sonetto XVII e Chiedo il permesso di rinascere, Neruda esplora la morte con immagini poetiche e delicate.
Ma è proprio Se muoio sopravvivimi che racchiude il cuore del messaggio: la vita va avanti, anche oltre l’assenza.
“Se muoio sopravvivimi”, un messaggio di speranza per chi resta
Questa poesia è come un abbraccio che consola.
Invita chi resta a non lasciarsi spezzare, a costruire una vita nuova e luminosa, anche nell’assenza.
Nel contesto del commiato, queste parole risuonano come un canto di speranza e resistenza.
Raccontano che chi amiamo continua a vivere nei nostri gesti, nei ricordi, nei sogni.
E che il vero omaggio alla loro memoria è proprio il coraggio di continuare.
V.P.