È morto il collezionista e critico d’arte Carlo Pepi.

È morto Carlo Pepi, il collezionista che smascherò i falsi Modigliani
Si è spento a 87 anni Carlo Pepi, collezionista e critico d’arte autodidatta, tra i massimi esperti mondiali di Amedeo Modigliani.
È morto all’ospedale di Cecina (Livorno), lasciando un segno indelebile nel panorama culturale italiano.
I funerali si terranno lunedì 25 agosto alle ore 10 nella chiesa di San Michele Arcangelo di Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa.
La burla delle false teste di Modigliani
Pepi divenne noto a livello internazionale nel 1984, quando si scoprì la clamorosa burla delle teste di Modigliani ritrovate nei fossi di Livorno.
Mentre gran parte del mondo dell’arte e della critica le accoglieva come autentiche, Pepi fu il primo a denunciarne la falsità.
Le definì senza esitazione “falsi maldestri”, anticipando la verità: le sculture erano state realizzate da tre studenti armati di trapano, intenzionati a smascherare la superficialità di certi ambienti culturali.
Il caso Genova e la lotta contro i falsi
Nel 2017 Pepi tornò sotto i riflettori per il caso della mostra di Modigliani a Palazzo Ducale di Genova.
Anche in quell’occasione segnalò pubblicamente la presenza di opere sospette.
Le sue parole portarono all’apertura di un’inchiesta: numerosi dipinti risultarono effettivamente contraffatti, la mostra venne chiusa e alcuni organizzatori finirono sotto processo.
Un episodio che confermò la sua fama di occhio infallibile contro i falsi d’autore.
Un autodidatta al servizio della cultura
Carlo Pepi non era uno storico dell’arte accademico, ma un autodidatta appassionato.
Dedicò tutta la vita allo studio, alla collezione e alla difesa dell’autenticità delle opere di Modigliani.
La sua figura resta un punto di riferimento per chiunque si occupi di arte moderna e di tutela del patrimonio artistico.
È morto Carlo Pepi, il collezionista che smascherò i falsi Modigliani
Si è spento a 87 anni Carlo Pepi, collezionista e critico d’arte autodidatta, tra i massimi esperti mondiali di Amedeo Modigliani.
È morto all’ospedale di Cecina (Livorno), lasciando un segno indelebile nel panorama culturale italiano.
I funerali si terranno lunedì 25 agosto alle ore 10 nella chiesa di San Michele Arcangelo di Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa.
La burla delle false teste di Modigliani
Pepi divenne noto a livello internazionale nel 1984, quando si scoprì la clamorosa burla delle teste di Modigliani ritrovate nei fossi di Livorno.
Mentre gran parte del mondo dell’arte e della critica le accoglieva come autentiche, Pepi fu il primo a denunciarne la falsità.
Le definì senza esitazione “falsi maldestri”, anticipando la verità: le sculture erano state realizzate da tre studenti armati di trapano, intenzionati a smascherare la superficialità di certi ambienti culturali.
Il caso Genova e la lotta contro i falsi
Nel 2017 Pepi tornò sotto i riflettori per il caso della mostra di Modigliani a Palazzo Ducale di Genova.
Anche in quell’occasione segnalò pubblicamente la presenza di opere sospette.
Le sue parole portarono all’apertura di un’inchiesta: numerosi dipinti risultarono effettivamente contraffatti, la mostra venne chiusa e alcuni organizzatori finirono sotto processo.
Un episodio che confermò la sua fama di occhio infallibile contro i falsi d’autore.
Un autodidatta al servizio della cultura
Carlo Pepi non era uno storico dell’arte accademico, ma un autodidatta appassionato.
Dedicò tutta la vita allo studio, alla collezione e alla difesa dell’autenticità delle opere di Modigliani.
La sua figura resta un punto di riferimento per chiunque si occupi di arte moderna e di tutela del patrimonio artistico.


















































































