Epitaffi d’autore. Bruce Lee.

Epitaffi d’Autore, l’ultima parola prima della parola “fine”.
Alcuni se ne vanno in punta di piedi, altri improvvisamente, quasi con un “colpo di teatro”.
In questa rubrica, che abbiamo chiamato Epitaffi d’Autore, vogliamo dare “l’ultima parola” a coloro, noti e meno noti, che hanno saputo lasciare il segno… con una sola frase.
Epitaffi che fanno pensare e persino sorridere.
Perché anche la fine, se scritta bene, merita un applauso.
Il maestro che trasformò le arti marziali in filosofia di vita
Bruce Lee nasce a San Francisco il 27 novembre 1940, ma cresce a Hong Kong.
È attore, regista, filosofo e maestro di arti marziali.
Con il suo stile inconfondibile rivoluziona il cinema d’azione e fonda una disciplina tutta sua: il Jeet Kune Do, un’arte che unisce corpo e mente.
Muore prematuramente il 20 luglio 1973, a soli 32 anni, una morte improvvisa che lascia il mondo senza uno dei suoi spiriti più brillanti.
È sepolto al Lake View Cemetery di Seattle, accanto al figlio Brandon.
L’epitaffio inciso sulla tomba di Bruce Lee
“Your inspiration continues to guide us toward our personal liberation.”
“La tua ispirazione continua a guidarci verso la nostra liberazione personale.”
Questa frase accompagna il nome e la foto di Bruce Lee sulla lapide, sotto il titolo “Founder of Jeet Kune Do”.
Un messaggio di libertà, fedele al suo pensiero
L’epitaffio di Bruce Lee è poetico, intenso, perfettamente in linea con il suo pensiero.
Non è una frase famosa tratta dai suoi film, é piuttosto un omaggio alla sua filosofia, basata sulla libertà dell’individuo e sulla continua crescita interiore.
La parola “liberazione” non è casuale.
Per Bruce Lee, la vera arte marziale era conoscere sé stessi, liberarsi da ogni schema fisso, combattere senza paura e pensare senza confini.
Questo ideale si traduce in un messaggio che non parla della morte, ma di come continuare a vivere ispirando gli altri.
Epitaffi d’Autore, l’ultima parola prima della parola “fine”.
Alcuni se ne vanno in punta di piedi, altri improvvisamente, quasi con un “colpo di teatro”.
In questa rubrica, che abbiamo chiamato Epitaffi d’Autore, vogliamo dare “l’ultima parola” a coloro, noti e meno noti, che hanno saputo lasciare il segno… con una sola frase.
Epitaffi che fanno pensare e persino sorridere.
Perché anche la fine, se scritta bene, merita un applauso.
Il maestro che trasformò le arti marziali in filosofia di vita
Bruce Lee nasce a San Francisco il 27 novembre 1940, ma cresce a Hong Kong.
È attore, regista, filosofo e maestro di arti marziali.
Con il suo stile inconfondibile rivoluziona il cinema d’azione e fonda una disciplina tutta sua: il Jeet Kune Do, un’arte che unisce corpo e mente.
Muore prematuramente il 20 luglio 1973, a soli 32 anni, una morte improvvisa che lascia il mondo senza uno dei suoi spiriti più brillanti.
È sepolto al Lake View Cemetery di Seattle, accanto al figlio Brandon.
L’epitaffio inciso sulla tomba di Bruce Lee
“Your inspiration continues to guide us toward our personal liberation.”
“La tua ispirazione continua a guidarci verso la nostra liberazione personale.”
Questa frase accompagna il nome e la foto di Bruce Lee sulla lapide, sotto il titolo “Founder of Jeet Kune Do”.
Un messaggio di libertà, fedele al suo pensiero
L’epitaffio di Bruce Lee è poetico, intenso, perfettamente in linea con il suo pensiero.
Non è una frase famosa tratta dai suoi film, é piuttosto un omaggio alla sua filosofia, basata sulla libertà dell’individuo e sulla continua crescita interiore.
La parola “liberazione” non è casuale.
Per Bruce Lee, la vera arte marziale era conoscere sé stessi, liberarsi da ogni schema fisso, combattere senza paura e pensare senza confini.
Questo ideale si traduce in un messaggio che non parla della morte, ma di come continuare a vivere ispirando gli altri.


















































































