Epitaffi d’autore, Martin Luther King Jr.

Epitaffi d’autore, Martin Luther King Jr.
Epitaffi d’Autore, l’ultima parola prima della parola “fine”.
Alcuni se ne vanno in punta di piedi, altri improvvisamente, quasi con un “colpo di teatro”.
In questa rubrica, che abbiamo chiamato Epitaffi d’Autore, vogliamo dare “l’ultima parola” a coloro, noti e meno noti, che hanno saputo lasciare il segno… con una sola frase.
Epitaffi che fanno pensare e persino sorridere.
Perché anche la fine, se scritta bene, merita un applauso.
Martin Luther King Jr.
Martin Luther King Jr. nasce ad Atlanta nel 1929.
Predicatore battista e guida del movimento per i diritti civili, diventa una delle figure più iconiche della lotta contro la segregazione razziale.
Con i suoi discorsi e le sue marce nonviolente segna un’epoca, dando voce al sogno di un’America più giusta ed eguale.
Il 4 aprile 1968, a Memphis, un attentato ne interrompe brutalmente la vita a soli 39 anni, trasformandolo in un simbolo universale di libertà e giustizia.
La tomba al Martin Luther King Jr. National Historical Park
Martin Luther King Jr. riposa ad Atlanta, all’interno del Martin Luther King Jr. National Historical Park.
Si tratta di un’area che copre oltre 14 ettari e custodisce luoghi fondamentali della sua vita e della sua eredità: la casa natale, la chiesa battista di Ebenezer e il mausoleo che ospita le sue spoglie.
La tomba si trova al centro di una vasca d’acqua riflettente, simbolo di purezza e pace.
È un sarcofago bianco in marmo, semplice ed elegante, dove riposano insieme Martin e Coretta.
Accanto si trovano il “King Center”, istituito da Coretta Scott King, e spazi dedicati all’educazione alla pace e ai diritti civili.

L’epitaffio inciso sulla sua tomba
Sulla tomba di Martin Luther King Jr., accanto alla moglie Coretta Scott King, è riportata una frase che appartiene al suo celebre discorso del 1963:
“Free at last, Free at last, Thank God Almighty I’m Free at last.”
“Libero finalmente, libero finalmente, grazie a Dio Onnipotente, sono finalmente libero.”
Parole che uniscono il suo messaggio politico e spirituale, trasformandosi in un testamento inciso nella pietra.
L’epigrafe non è ironica né enigmatica.
È una dichiarazione di fede, un inno alla speranza, un messaggio che supera i confini della vita terrena.
La libertà evocata ha due livelli: quella politica, legata alla lotta per i diritti civili, e quella spirituale, intesa come liberazione definitiva.
Epitaffi d’autore, Martin Luther King Jr.
Epitaffi d’Autore, l’ultima parola prima della parola “fine”.
Alcuni se ne vanno in punta di piedi, altri improvvisamente, quasi con un “colpo di teatro”.
In questa rubrica, che abbiamo chiamato Epitaffi d’Autore, vogliamo dare “l’ultima parola” a coloro, noti e meno noti, che hanno saputo lasciare il segno… con una sola frase.
Epitaffi che fanno pensare e persino sorridere.
Perché anche la fine, se scritta bene, merita un applauso.
Martin Luther King Jr.
Martin Luther King Jr. nasce ad Atlanta nel 1929.
Predicatore battista e guida del movimento per i diritti civili, diventa una delle figure più iconiche della lotta contro la segregazione razziale.
Con i suoi discorsi e le sue marce nonviolente segna un’epoca, dando voce al sogno di un’America più giusta ed eguale.
Il 4 aprile 1968, a Memphis, un attentato ne interrompe brutalmente la vita a soli 39 anni, trasformandolo in un simbolo universale di libertà e giustizia.
La tomba al Martin Luther King Jr. National Historical Park
Martin Luther King Jr. riposa ad Atlanta, all’interno del Martin Luther King Jr. National Historical Park.
Si tratta di un’area che copre oltre 14 ettari e custodisce luoghi fondamentali della sua vita e della sua eredità: la casa natale, la chiesa battista di Ebenezer e il mausoleo che ospita le sue spoglie.
La tomba si trova al centro di una vasca d’acqua riflettente, simbolo di purezza e pace.
È un sarcofago bianco in marmo, semplice ed elegante, dove riposano insieme Martin e Coretta.
Accanto si trovano il “King Center”, istituito da Coretta Scott King, e spazi dedicati all’educazione alla pace e ai diritti civili.

L’epitaffio inciso sulla sua tomba
Sulla tomba di Martin Luther King Jr., accanto alla moglie Coretta Scott King, è riportata una frase che appartiene al suo celebre discorso del 1963:
“Free at last, Free at last, Thank God Almighty I’m Free at last.”
“Libero finalmente, libero finalmente, grazie a Dio Onnipotente, sono finalmente libero.”
Parole che uniscono il suo messaggio politico e spirituale, trasformandosi in un testamento inciso nella pietra.
L’epigrafe non è ironica né enigmatica.
È una dichiarazione di fede, un inno alla speranza, un messaggio che supera i confini della vita terrena.
La libertà evocata ha due livelli: quella politica, legata alla lotta per i diritti civili, e quella spirituale, intesa come liberazione definitiva.


















































































