Il comitato “A Casa con Me” su Rai Tre: scandalo del Tempio Crematorio di Biella.

Il comitato “A Casa con Me” su Rai Tre per parlare ancora dello scandalo del Tempio Crematorio di Biella
Domenica 28 settembre la trasmissione Mi Manda Rai Tre ha ospitato nuovamente il comitato “A Casa con Me”.
La puntata ha riportato all’attenzione nazionale lo scandalo del Tempio Crematorio di Biella, con la partecipazione in studio della presidente del comitato Laura Attena e di Alessandra Muggeo.
Collegato da remoto è intervenuto anche il sindaco di Biella, Mario Olivero, alla sua prima occasione di confronto con il Comitato.
La vicenda ha inizio nell’ottobre 20218 quando al Tempio Crematorio di Biella, i Carabinieri sequestrarono 300 chili di ceneri e ossa dei defunti che erano destinate allo smaltimento tra i comuni rifiuti cittadini. Sarebbero stati bruciati più feretri insieme e consegnati alle famiglie resti di altri defunti. Da lì partì una vicenda penale con arresti e blocco dell’attività del crematorio. I familiari dei defunti costituirono il comitato “A casa con me” per tutelare i diritti e la dignità dei defunti oggetto di quel barbaro trattamento.
La richiesta della Socrebi al Comune di Biella
Il tema principale discusso in diretta riguarda la causa intentata dalla Socrebi S.r.l., la società che in passato ha gestito il Tempio Crematorio coinvolto nel caso delle cremazioni multiple.
L’azienda ha richiesto al Comune di Biella il pagamento di 1.791.819,58 euro, cifra che comprende il presunto valore residuo dell’impianto, interessi maturati, rivalutazione monetaria e spese legali.
La vicenda approderà in tribunale con un’udienza fissata per il 10 novembre 2025.

Le parole del Comitato e la posizione del Comune
Nel corso della puntata, la presidente Laura Attena ha dichiarato:
«Ripercorrere quei momenti è sempre difficile, il dolore non passerà mai. Ma è fondamentale mantenere alta l’attenzione su quanto accaduto. Siamo state contente di aver incontrato, anche se solo da remoto, il sindaco Olivero. Ora attendiamo di vedere come si evolverà la vicenda in tribunale».
L’amministrazione comunale ha deliberato all’unanimità di affidare la difesa legale allo studio Osborne Clarke, già incaricato nei procedimenti precedenti che hanno visto le stesse parti contrapposte.
Una vicenda che resta aperta
Lo scandalo del Tempio Crematorio di Biella continua a lasciare una ferita profonda nella comunità locale e a sollevare interrogativi sul futuro della gestione del servizio.
La richiesta della Socrebi e la prossima udienza in tribunale rappresentano un nuovo capitolo di una vicenda che, a distanza di anni, non smette di suscitare dolore, dibattito e attesa per la giustizia.
Il comitato “A Casa con Me” su Rai Tre per parlare ancora dello scandalo del Tempio Crematorio di Biella
Domenica 28 settembre la trasmissione Mi Manda Rai Tre ha ospitato nuovamente il comitato “A Casa con Me”.
La puntata ha riportato all’attenzione nazionale lo scandalo del Tempio Crematorio di Biella, con la partecipazione in studio della presidente del comitato Laura Attena e di Alessandra Muggeo.
Collegato da remoto è intervenuto anche il sindaco di Biella, Mario Olivero, alla sua prima occasione di confronto con il Comitato.
La vicenda ha inizio nell’ottobre 20218 quando al Tempio Crematorio di Biella, i Carabinieri sequestrarono 300 chili di ceneri e ossa dei defunti che erano destinate allo smaltimento tra i comuni rifiuti cittadini. Sarebbero stati bruciati più feretri insieme e consegnati alle famiglie resti di altri defunti. Da lì partì una vicenda penale con arresti e blocco dell’attività del crematorio. I familiari dei defunti costituirono il comitato “A casa con me” per tutelare i diritti e la dignità dei defunti oggetto di quel barbaro trattamento.
La richiesta della Socrebi al Comune di Biella
Il tema principale discusso in diretta riguarda la causa intentata dalla Socrebi S.r.l., la società che in passato ha gestito il Tempio Crematorio coinvolto nel caso delle cremazioni multiple.
L’azienda ha richiesto al Comune di Biella il pagamento di 1.791.819,58 euro, cifra che comprende il presunto valore residuo dell’impianto, interessi maturati, rivalutazione monetaria e spese legali.
La vicenda approderà in tribunale con un’udienza fissata per il 10 novembre 2025.

Le parole del Comitato e la posizione del Comune
Nel corso della puntata, la presidente Laura Attena ha dichiarato:
«Ripercorrere quei momenti è sempre difficile, il dolore non passerà mai. Ma è fondamentale mantenere alta l’attenzione su quanto accaduto. Siamo state contente di aver incontrato, anche se solo da remoto, il sindaco Olivero. Ora attendiamo di vedere come si evolverà la vicenda in tribunale».
L’amministrazione comunale ha deliberato all’unanimità di affidare la difesa legale allo studio Osborne Clarke, già incaricato nei procedimenti precedenti che hanno visto le stesse parti contrapposte.
Una vicenda che resta aperta
Lo scandalo del Tempio Crematorio di Biella continua a lasciare una ferita profonda nella comunità locale e a sollevare interrogativi sul futuro della gestione del servizio.
La richiesta della Socrebi e la prossima udienza in tribunale rappresentano un nuovo capitolo di una vicenda che, a distanza di anni, non smette di suscitare dolore, dibattito e attesa per la giustizia.



















































































