La chiusura della bara di Papa Francesco: un rito di profonda solennità.

Un rito millenario si è svolto venerdì 25 aprile: la chiusura della bara di Papa Francesco. Uno dei momenti più solenni e carichi di significato della tradizione cattolica nella celebrazione del funerale del Pontefice.
Questo rito antico non è solo un gesto formale, ma un atto intriso di simbolismo e rispetto verso la figura del Pontefice.
Rito della chiusura della bara: il volto coperto da seta bianca
Uno degli atti più toccanti è stato la copertura del volto di Papa Francesco con un velo di seta bianca.
Questo gesto simboleggia la purezza dell’anima e il distacco definitivo dalle cose terrene.
La seta, tessuto nobile per eccellenza, sottolinea la dignità del Papa anche nel momento estremo.
Rito della chiusura della bara: l’inserimento delle monete
Come da tradizione, sono state deposte all’interno della bara anche delle monete commemorative.
Le monete rappresentano il pontificato di Papa Francesco, raffigurando i momenti principali del suo servizio alla Chiesa.
Ognuna di esse è un omaggio alla sua eredità spirituale e pastorale.
Il Rogito: il documento della memoria
Altro elemento fondamentale inserito nella bara è stato il Rogito, un documento solenne che sintetizza la vita, il ministero e le opere del Pontefice.
Il Rogito è stato sigillato in un cilindro metallico per preservarlo nel tempo.
Questo atto serve a tramandare ai posteri la memoria ufficiale di Papa Francesco, come avvenuto per i suoi predecessori.
La chiusura della bara: un momento di raccoglimento
Dopo aver compiuto questi riti, la bara di cipresso è stata chiusa con semplicità e sacralità.
Presenti pochi intimi, tra cui membri della Famiglia Pontificia e alcuni cardinali, raccolti in preghiera.
La chiusura della bara segna il passaggio definitivo del Pontefice dalla dimensione terrena a quella eterna.
Il valore simbolico del rito
Ogni gesto compiuto durante la chiusura della bara di Papa Francesco ha avuto un preciso significato teologico e spirituale.
La seta, le monete e il Rogito testimoniano la grandezza della sua missione, il valore del suo magistero e l’amore che ha saputo suscitare nel mondo.
La chiusura della bara di Papa Francesco è stata un atto di rispetto, fede e gratitudine.
Attraverso questi simboli, la Chiesa e i fedeli hanno reso omaggio a un Pontefice che ha segnato profondamente il nostro tempo.
Un gesto antico che ancora oggi parla al cuore di milioni di persone, mantenendo viva la memoria di chi ha donato la vita al servizio del Vangelo.
LPP
Un rito millenario si è svolto venerdì 25 aprile: la chiusura della bara di Papa Francesco. Uno dei momenti più solenni e carichi di significato della tradizione cattolica nella celebrazione del funerale del Pontefice.
Questo rito antico non è solo un gesto formale, ma un atto intriso di simbolismo e rispetto verso la figura del Pontefice.
Rito della chiusura della bara: il volto coperto da seta bianca
Uno degli atti più toccanti è stato la copertura del volto di Papa Francesco con un velo di seta bianca.
Questo gesto simboleggia la purezza dell’anima e il distacco definitivo dalle cose terrene.
La seta, tessuto nobile per eccellenza, sottolinea la dignità del Papa anche nel momento estremo.
Rito della chiusura della bara: l’inserimento delle monete
Come da tradizione, sono state deposte all’interno della bara anche delle monete commemorative.
Le monete rappresentano il pontificato di Papa Francesco, raffigurando i momenti principali del suo servizio alla Chiesa.
Ognuna di esse è un omaggio alla sua eredità spirituale e pastorale.
Il Rogito: il documento della memoria
Altro elemento fondamentale inserito nella bara è stato il Rogito, un documento solenne che sintetizza la vita, il ministero e le opere del Pontefice.
Il Rogito è stato sigillato in un cilindro metallico per preservarlo nel tempo.
Questo atto serve a tramandare ai posteri la memoria ufficiale di Papa Francesco, come avvenuto per i suoi predecessori.
La chiusura della bara: un momento di raccoglimento
Dopo aver compiuto questi riti, la bara di cipresso è stata chiusa con semplicità e sacralità.
Presenti pochi intimi, tra cui membri della Famiglia Pontificia e alcuni cardinali, raccolti in preghiera.
La chiusura della bara segna il passaggio definitivo del Pontefice dalla dimensione terrena a quella eterna.
Il valore simbolico del rito
Ogni gesto compiuto durante la chiusura della bara di Papa Francesco ha avuto un preciso significato teologico e spirituale.
La seta, le monete e il Rogito testimoniano la grandezza della sua missione, il valore del suo magistero e l’amore che ha saputo suscitare nel mondo.
La chiusura della bara di Papa Francesco è stata un atto di rispetto, fede e gratitudine.
Attraverso questi simboli, la Chiesa e i fedeli hanno reso omaggio a un Pontefice che ha segnato profondamente il nostro tempo.
Un gesto antico che ancora oggi parla al cuore di milioni di persone, mantenendo viva la memoria di chi ha donato la vita al servizio del Vangelo.
LPP