La grande strage degli elefanti africani.
I numeri del più grande censimento di elefanti mai realizzato nelle savane africane (Great Elephant Census) voluto da Paul Allen, fondatore della ong Elephants Without Borders , con il sostegno della IUCN, della WCS e della Nature Conservancy, sono finalmente pubblici. E non sono confortanti. Il declino della Loxodonta africana è impressionante: 30% in meno dal 2007 al 2014, qualcosa come 144.000 animali uccisi su un totale di 352.271. Centomila perduti solo nel biennio 2010-2012. Ma la cifra non è abbastanza eloquente se non la si confronta con un altro numero: all’inizio dell’Ottocento in Africa vivevano 20 milioni di elefanti, scesi a 5 milioni nel Novecento e poi ancora a 1,3 milioni negli anni Settanta.
I numeri del più grande censimento di elefanti mai realizzato nelle savane africane (Great Elephant Census) voluto da Paul Allen, fondatore della ong Elephants Without Borders , con il sostegno della IUCN, della WCS e della Nature Conservancy, sono finalmente pubblici. E non sono confortanti. Il declino della Loxodonta africana è impressionante: 30% in meno dal 2007 al 2014, qualcosa come 144.000 animali uccisi su un totale di 352.271. Centomila perduti solo nel biennio 2010-2012. Ma la cifra non è abbastanza eloquente se non la si confronta con un altro numero: all’inizio dell’Ottocento in Africa vivevano 20 milioni di elefanti, scesi a 5 milioni nel Novecento e poi ancora a 1,3 milioni negli anni Settanta.
