Il racconto di Catia. “Ho perso mia madre in due mesi: ecco perché ho scritto quel post su Nadia Toffa”.
“Mia madre è morta in due mesi”: il commovente racconto di Catia Brozzi e la riflessione su Nadia Toffa
Catia Brozzi ha deciso di condividere pubblicamente la sua storia, dopo aver letto le parole di Nadia Toffa in televisione.
Un post su Facebook, scritto di getto, con il cuore ancora ferito, che ha toccato migliaia di persone. Un messaggio nato dal dolore, ma anche dalla voglia di fare chiarezza.
“Mia madre è morta di tumore in due mesi”
Catia ha raccontato la sua esperienza al Corriere della Sera.
“Mia madre è morta di cancro. Se n’è andata in due mesi. Lei era il mio idolo.”
La malattia è stata improvvisa e fulminante: un tumore al pancreas, diagnosticato troppo tardi, come spesso accade.
“Era infermiera, sapeva perfettamente cosa stava succedendo. La notte dopo la biopsia mi ha detto: ‘Tu lo sai che sto morendo’.”
Catia spiega che il loro rapporto era stato complicato, ma quel tempo, seppur breve, le ha permesso di riscoprirsi figlia.
“Due mesi per fare la figlia. Mia madre mi è morta in braccio. Me l’aveva chiesto lei. Voleva morire a casa, sedata, e la morfina gliela davo io.”
“Voglio essere bella anche nella bara”
La madre di Catia ha affrontato la morte con straordinaria dignità.
“Il giorno prima della sedazione ha chiamato l’estetista. Voleva essere bella anche nella bara.”
Non ha lasciato nulla al caso. Ha chiamato personalmente le pompe funebri e ha organizzato ogni dettaglio del suo addio.
“Nella bara ha voluto il costume da mare, gli occhiali da sole e il cappello. Mi ha detto: ‘Non sto morendo, sto andando in vacanza’.”
Un gesto che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore della figlia.
“Quando è morta l’ho truccata io, come mi aveva chiesto.”
“Dopo la morte di mio padre, non pensavo potesse andarsene anche lei”
Catia ha perso la madre un anno e mezzo dopo il suicidio del padre.
Una doppia ferita che l’ha segnata profondamente, ma che non l’ha fermata.
“Non pensavo potesse succedere, e invece è successo. Ma mamma mi ha insegnato a non mollare mai.”
“Sono contenta per Nadia Toffa, ma il suo messaggio è fuorviante”
Nel suo post su Facebook, Catia ha spiegato perché ha sentito il bisogno di scrivere.
“Io sono felicissima per Nadia Toffa. È una donna forte, coraggiosa, e se ce l’ha fatta sono solo contenta.”
Ma aggiunge:
“Quel messaggio però è fuorviante. Chi ha avuto un tumore lo sa: non si guarisce in due mesi.”
Parole che non vogliono essere una critica, ma una riflessione importante.
“Mia madre era bellissima. In due mesi è diventata irriconoscibile. Fino alla fine ha lottato e ha sorriso. Ma sapevamo entrambe che stava morendo.”
“Mamma resta il mio idolo. E io, per una volta, mi sono sentita figa”
Catia chiude il suo racconto con una dichiarazione piena d’amore e consapevolezza:
“Mia madre è stata una grande donna. Mi ha lasciato la voglia di vivere.”
Il suo post ha ricevuto tantissimi messaggi di affetto.
“Tante persone mi hanno scritto, dicendo che ho dato loro coraggio. Questo mi ha fatto sentire figa. Ma la vera figa era lei, mia madre. Resta il mio idolo.”
Un dolore trasformato in forza
Il racconto di Catia Brozzi è un inno alla verità e alla forza delle donne che affrontano il cancro con coraggio e dignità.
È anche una riflessione su quanto sia importante raccontare le esperienze nella loro complessità, senza filtri, perché ogni storia di malattia è unica, e ogni dolore merita rispetto.
“Mia madre è morta in due mesi”: il commovente racconto di Catia Brozzi e la riflessione su Nadia Toffa
Catia Brozzi ha deciso di condividere pubblicamente la sua storia, dopo aver letto le parole di Nadia Toffa in televisione.
Un post su Facebook, scritto di getto, con il cuore ancora ferito, che ha toccato migliaia di persone. Un messaggio nato dal dolore, ma anche dalla voglia di fare chiarezza.
“Mia madre è morta di tumore in due mesi”
Catia ha raccontato la sua esperienza al Corriere della Sera.
“Mia madre è morta di cancro. Se n’è andata in due mesi. Lei era il mio idolo.”
La malattia è stata improvvisa e fulminante: un tumore al pancreas, diagnosticato troppo tardi, come spesso accade.
“Era infermiera, sapeva perfettamente cosa stava succedendo. La notte dopo la biopsia mi ha detto: ‘Tu lo sai che sto morendo’.”
Catia spiega che il loro rapporto era stato complicato, ma quel tempo, seppur breve, le ha permesso di riscoprirsi figlia.
“Due mesi per fare la figlia. Mia madre mi è morta in braccio. Me l’aveva chiesto lei. Voleva morire a casa, sedata, e la morfina gliela davo io.”
“Voglio essere bella anche nella bara”
La madre di Catia ha affrontato la morte con straordinaria dignità.
“Il giorno prima della sedazione ha chiamato l’estetista. Voleva essere bella anche nella bara.”
Non ha lasciato nulla al caso. Ha chiamato personalmente le pompe funebri e ha organizzato ogni dettaglio del suo addio.
“Nella bara ha voluto il costume da mare, gli occhiali da sole e il cappello. Mi ha detto: ‘Non sto morendo, sto andando in vacanza’.”
Un gesto che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore della figlia.
“Quando è morta l’ho truccata io, come mi aveva chiesto.”
“Dopo la morte di mio padre, non pensavo potesse andarsene anche lei”
Catia ha perso la madre un anno e mezzo dopo il suicidio del padre.
Una doppia ferita che l’ha segnata profondamente, ma che non l’ha fermata.
“Non pensavo potesse succedere, e invece è successo. Ma mamma mi ha insegnato a non mollare mai.”
“Sono contenta per Nadia Toffa, ma il suo messaggio è fuorviante”
Nel suo post su Facebook, Catia ha spiegato perché ha sentito il bisogno di scrivere.
“Io sono felicissima per Nadia Toffa. È una donna forte, coraggiosa, e se ce l’ha fatta sono solo contenta.”
Ma aggiunge:
“Quel messaggio però è fuorviante. Chi ha avuto un tumore lo sa: non si guarisce in due mesi.”
Parole che non vogliono essere una critica, ma una riflessione importante.
“Mia madre era bellissima. In due mesi è diventata irriconoscibile. Fino alla fine ha lottato e ha sorriso. Ma sapevamo entrambe che stava morendo.”
“Mamma resta il mio idolo. E io, per una volta, mi sono sentita figa”
Catia chiude il suo racconto con una dichiarazione piena d’amore e consapevolezza:
“Mia madre è stata una grande donna. Mi ha lasciato la voglia di vivere.”
Il suo post ha ricevuto tantissimi messaggi di affetto.
“Tante persone mi hanno scritto, dicendo che ho dato loro coraggio. Questo mi ha fatto sentire figa. Ma la vera figa era lei, mia madre. Resta il mio idolo.”
Un dolore trasformato in forza
Il racconto di Catia Brozzi è un inno alla verità e alla forza delle donne che affrontano il cancro con coraggio e dignità.
È anche una riflessione su quanto sia importante raccontare le esperienze nella loro complessità, senza filtri, perché ogni storia di malattia è unica, e ogni dolore merita rispetto.