Tecniche autoptiche moderne: lo stato dell’arte della Medicina Legale in Italia.

Tecniche autoptiche moderne. Nel cuore della Capitale, il Policlinico Umberto I di Roma si afferma come punto di riferimento nazionale per la Medicina Legale.
Guidato dal professor Vittorio Fineschi, Ordinario presso “La Sapienza” e Direttore della UOC di Medicina Legale e delle Assicurazioni, l’Istituto porta avanti un’intensa attività di ricerca multidisciplinare, collaborando con ASL, enti privati e Procure del Lazio.
La struttura obitoriale, tra le più antiche in Italia, ospita una vasta gamma di attività: sopralluoghi giudiziari, accertamenti tossicologici, istologici e medico-legali, oltre al supporto per l’identificazione dei soggetti ignoti.
Le fasi dell’esame autoptico: tra rigore scientifico e nuove tecnologie
Il processo autoptico moderno parte dal sopralluogo, fondamentale per “congelare la scena” e raccogliere prove con l’aiuto della Polizia Scientifica.
Si osserva la posizione del corpo, si analizzano temperatura, rigidità e livor mortis.
Solo dopo questa prima valutazione, il cadavere viene trasportato in obitorio, dove si procede con l’autopsia vera e propria.
Oggi, il supporto radiologico ha rivoluzionato l’approccio forense: l’uso di RX, TAC e Risonanza Magnetica consente di ottenere un quadro preliminare interno senza incidere il corpo.
Al Policlinico Umberto I è attiva una sezione di Radiologia Forense all’avanguardia, dove si impiegano anche mezzi di contrasto per lo studio di organi e vasi.
Tecniche autoptiche: l’importanza della collaborazione interdisciplinare
Il riconoscimento di corpi ignoti passa spesso per l’Odontostomatologia Forense, indispensabile nei casi di scomparsa o per l’analisi di morsi e lesività complesse.
In caso di crimini particolarmente violenti, si affiancano specialisti in genetica, tossicologia e psichiatria forense, fondamentali per interpretare il quadro clinico-giuridico con precisione.
“Nel 2025 senza collaborazioni non si va da nessuna parte”, sottolinea Fineschi.
Tecniche autoptiche e nuove frontiere: TAC Spettrale e ricerca genetica
Il Policlinico è anche il primo centro in Italia a utilizzare la TAC Spettrale (Spectral CT), una tecnologia diagnostica avanzatissima che permette di indagare le cause di morte improvvisa, come quelle cardiache, attraverso l’analisi di mutazioni genetiche o patologie rare.
Lo studio costante, la pubblicazione scientifica e l’adozione delle migliori tecnologie pongono la Medicina Legale italiana all’avanguardia nel panorama internazionale.
Grazie alla visione del professor Fineschi e al lavoro di équipe del Policlinico Umberto I, oggi l’autopsia non è solo un’indagine sul passato, ma una finestra sempre più precisa sulla verità biologica, giuridica e umana della morte.
Laura Persico Pezzino
Tecniche autoptiche moderne. Nel cuore della Capitale, il Policlinico Umberto I di Roma si afferma come punto di riferimento nazionale per la Medicina Legale.
Guidato dal professor Vittorio Fineschi, Ordinario presso “La Sapienza” e Direttore della UOC di Medicina Legale e delle Assicurazioni, l’Istituto porta avanti un’intensa attività di ricerca multidisciplinare, collaborando con ASL, enti privati e Procure del Lazio.
La struttura obitoriale, tra le più antiche in Italia, ospita una vasta gamma di attività: sopralluoghi giudiziari, accertamenti tossicologici, istologici e medico-legali, oltre al supporto per l’identificazione dei soggetti ignoti.
Le fasi dell’esame autoptico: tra rigore scientifico e nuove tecnologie
Il processo autoptico moderno parte dal sopralluogo, fondamentale per “congelare la scena” e raccogliere prove con l’aiuto della Polizia Scientifica.
Si osserva la posizione del corpo, si analizzano temperatura, rigidità e livor mortis.
Solo dopo questa prima valutazione, il cadavere viene trasportato in obitorio, dove si procede con l’autopsia vera e propria.
Oggi, il supporto radiologico ha rivoluzionato l’approccio forense: l’uso di RX, TAC e Risonanza Magnetica consente di ottenere un quadro preliminare interno senza incidere il corpo.
Al Policlinico Umberto I è attiva una sezione di Radiologia Forense all’avanguardia, dove si impiegano anche mezzi di contrasto per lo studio di organi e vasi.
Tecniche autoptiche: l’importanza della collaborazione interdisciplinare
Il riconoscimento di corpi ignoti passa spesso per l’Odontostomatologia Forense, indispensabile nei casi di scomparsa o per l’analisi di morsi e lesività complesse.
In caso di crimini particolarmente violenti, si affiancano specialisti in genetica, tossicologia e psichiatria forense, fondamentali per interpretare il quadro clinico-giuridico con precisione.
“Nel 2025 senza collaborazioni non si va da nessuna parte”, sottolinea Fineschi.
Tecniche autoptiche e nuove frontiere: TAC Spettrale e ricerca genetica
Il Policlinico è anche il primo centro in Italia a utilizzare la TAC Spettrale (Spectral CT), una tecnologia diagnostica avanzatissima che permette di indagare le cause di morte improvvisa, come quelle cardiache, attraverso l’analisi di mutazioni genetiche o patologie rare.
Lo studio costante, la pubblicazione scientifica e l’adozione delle migliori tecnologie pongono la Medicina Legale italiana all’avanguardia nel panorama internazionale.
Grazie alla visione del professor Fineschi e al lavoro di équipe del Policlinico Umberto I, oggi l’autopsia non è solo un’indagine sul passato, ma una finestra sempre più precisa sulla verità biologica, giuridica e umana della morte.
Laura Persico Pezzino