Terni, annullato il bando per il nuovo forno crematorio: l’Anac blocca tutto per irregolarità.

Colpo di scena a Terni nella gara per la realizzazione del nuovo forno crematorio.
Il Comune ha deciso di annullare in autotutela l’intera procedura di gara europea, avviata nei mesi scorsi per affidare, tramite partenariato pubblico-privato, la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto.
A determinare la revoca è stato un parere ufficiale dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), giunto a seguito di un’istanza di precontenzioso presentata da un operatore economico, che ha messo in evidenza errori e ambiguità nel bando di gara.
Terni, errori nel disciplinare: per il Comune sono materiali, per l’Anac sono sostanziali
Il nodo centrale riguarda alcune anomalie nel disciplinare, giudicate “materiali” da Palazzo Spada, ma ritenute gravi e fuorvianti da parte dell’Autorità Anticorruzione.
In particolare, sono emersi disallineamenti nei valori economici riportati nel bando, tali da poter indurre in errore i partecipanti e compromettere la trasparenza e la parità di accesso.
L’ente ha quindi accolto il parere Anac, decidendo di modificare il disciplinare e di riaprire i termini per la presentazione delle offerte, notificando l’aggiornamento anche all’operatore economico che aveva già aderito alla gara.
Terni, cambia lo scenario per Altair Funeral srl?
A oggi, l’unico soggetto che aveva partecipato alla procedura di gara era Altair Funeral srl, promotore dell’intervento da oltre 4 milioni di euro.
L’annullamento è arrivato prima della conclusione dell’esame delle offerte, e questo apre ora a nuovi scenari competitivi.
Con la riapertura dei termini, potrebbero emergere nuovi partecipanti interessati alla realizzazione dell’impianto, modificando gli equilibri che sembravano consolidati.
Un’opera attesa, ma che si scontra con burocrazia e vigilanza amministrativa
Il progetto per il forno crematorio a Terni è da tempo al centro del dibattito locale, sia per l’importanza strategica che riveste nel sistema funerario regionale, sia per le delicate implicazioni etiche e ambientali che spesso accompagnano la costruzione di tali impianti.
L’episodio dimostra come, anche in presenza di iniziative valide e condivise, sia indispensabile una redazione accurata degli atti di gara, capace di evitare contestazioni e ritardi.
Colpo di scena a Terni nella gara per la realizzazione del nuovo forno crematorio.
Il Comune ha deciso di annullare in autotutela l’intera procedura di gara europea, avviata nei mesi scorsi per affidare, tramite partenariato pubblico-privato, la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto.
A determinare la revoca è stato un parere ufficiale dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), giunto a seguito di un’istanza di precontenzioso presentata da un operatore economico, che ha messo in evidenza errori e ambiguità nel bando di gara.
Terni, errori nel disciplinare: per il Comune sono materiali, per l’Anac sono sostanziali
Il nodo centrale riguarda alcune anomalie nel disciplinare, giudicate “materiali” da Palazzo Spada, ma ritenute gravi e fuorvianti da parte dell’Autorità Anticorruzione.
In particolare, sono emersi disallineamenti nei valori economici riportati nel bando, tali da poter indurre in errore i partecipanti e compromettere la trasparenza e la parità di accesso.
L’ente ha quindi accolto il parere Anac, decidendo di modificare il disciplinare e di riaprire i termini per la presentazione delle offerte, notificando l’aggiornamento anche all’operatore economico che aveva già aderito alla gara.
Terni, cambia lo scenario per Altair Funeral srl?
A oggi, l’unico soggetto che aveva partecipato alla procedura di gara era Altair Funeral srl, promotore dell’intervento da oltre 4 milioni di euro.
L’annullamento è arrivato prima della conclusione dell’esame delle offerte, e questo apre ora a nuovi scenari competitivi.
Con la riapertura dei termini, potrebbero emergere nuovi partecipanti interessati alla realizzazione dell’impianto, modificando gli equilibri che sembravano consolidati.
Un’opera attesa, ma che si scontra con burocrazia e vigilanza amministrativa
Il progetto per il forno crematorio a Terni è da tempo al centro del dibattito locale, sia per l’importanza strategica che riveste nel sistema funerario regionale, sia per le delicate implicazioni etiche e ambientali che spesso accompagnano la costruzione di tali impianti.
L’episodio dimostra come, anche in presenza di iniziative valide e condivise, sia indispensabile una redazione accurata degli atti di gara, capace di evitare contestazioni e ritardi.