12 giugno 2003. Addio a Gregory Peck, il volto dell’integrità del grande cinema hollywodiano.

Eldred Gregory Peck nasce il 5 aprile 1916 a La Jolla, sobborgo costiero di San Diego, California.
È figlio di un’insegnante e di un droghiere, e trascorre un’infanzia relativamente serena.
A vent’anni si iscrive alla facoltà di medicina, coltivando nel frattempo la passione per il canottaggio.
Ma nel 1938, durante una trasferta a New York, assiste allo spettacolo I’ve Married an Angel e ne rimane folgorato.
Tornato a Los Angeles, decide di cambiare rotta: lascia gli studi e si iscrive al Neighborhood Playhouse, dando così inizio alla sua carriera da attore.
Dopo alcuni anni passati sul palcoscenico, arriva il debutto al cinema nel 1944 con Tamara, figlia della steppa, in cui interpreta un partigiano russo.
Il pubblico apprezza subito il suo aspetto distinto e la recitazione misurata.
Nel 1945 ottiene il primo grande riconoscimento: una nomination agli Oscar per Le chiavi del paradiso.
Da lì inizia una rapida ascesa nel firmamento hollywoodiano.
Gregory Peck: tra capolavori e leggende del cinema
Tra la metà degli anni ’40 e la fine degli anni ’50, Gregory Peck diventa un nome di primo piano a Hollywood.
Nel 1945 lavora con Alfred Hitchcock in Io ti salverò, al fianco di Ingrid Bergman, lasciando il segno con un personaggio tormentato e misterioso.
Segue un’altra grande interpretazione in Il cucciolo, che gli vale la seconda nomination agli Oscar.
Ritorna a lavorare con Hitchcock nel thriller legale Il caso Paradine, accanto ad Alida Valli.
Nel 1947 arriva la terza nomination con Barriera invisibile, diretto da Elia Kazan, coraggiosa denuncia dell’antisemitismo.
Nel decennio successivo, Peck rafforza la sua fama grazie a pellicole come Vacanze romane di William Wyler, al fianco di Audrey Hepburn, e Le nevi del Chilimangiaro, in cui veste i panni di Ernest Hemingway.
Nel 1955 termina il matrimonio con Greta Konen, madre dei suoi tre figli Jonathan, Stephen e Carey, e si risposa con la giornalista francese Veronique Passani, con cui avrà altri due figli: Anthony e Cecilia.
Nel 1956 interpreta il leggendario capitano Achab in Moby Dick diretto da John Huston.
Seguono altri successi come Il grande paese e Adorabile infedele, dove veste i panni di Francis Scott Fitzgerald.
Nel 1959 è nel cast del drammatico L’ultima spiaggia, forte denuncia contro la guerra nucleare.
Gregory Peck è… Atticus Finch
Il 1963 è l’anno della consacrazione definitiva.
Gregory Peck riceve l’Oscar come miglior attore protagonista per Il buio oltre la siepe, dove interpreta Atticus Finch, avvocato idealista e padre esemplare.
Questo ruolo diventerà la sua firma artistica e morale, simbolo di giustizia e integrità.
Negli anni successivi, la sua carriera rallenta.
Partecipa a film meno incisivi, anche se di grande produzione, come Arabesque, Il promontorio della paura e Il presagio, thriller del 1976 che ottiene un grande successo di pubblico.
Tuttavia, il declino è ormai iniziato e lo porta sempre più spesso verso produzioni televisive.
Negli anni ’80 recita in The Sea Wolves e in miniserie come The Blue and the Gray e Scarlatto e nero, dove interpreta figure storiche e drammatiche.
Nel 1991 appare nel remake di Cape Fear diretto da Martin Scorsese, un cameo che rende omaggio al film originale di cui era stato protagonista trent’anni prima.
Chiude la carriera con Ritratti (1993) e Moby Dick (1998), ancora una volta nei panni del capitano Achab.
Nel corso della sua vita riceve la Medaglia presidenziale della Libertà, conferitagli dal presidente Lyndon B. Johnson nel 1969 per il suo impegno umanitario.
Gregory Peck: memoria di un gigante del cinema
Gregory Peck muore il 12 giugno 2003 a Los Angeles, all’età di 87 anni.
Attore di straordinario talento e uomo di grande rettitudine, è ricordato non solo per le sue interpretazioni memorabili, ma anche per il suo impegno sociale e civile.
LPP
Eldred Gregory Peck nasce il 5 aprile 1916 a La Jolla, sobborgo costiero di San Diego, California.
È figlio di un’insegnante e di un droghiere, e trascorre un’infanzia relativamente serena.
A vent’anni si iscrive alla facoltà di medicina, coltivando nel frattempo la passione per il canottaggio.
Ma nel 1938, durante una trasferta a New York, assiste allo spettacolo I’ve Married an Angel e ne rimane folgorato.
Tornato a Los Angeles, decide di cambiare rotta: lascia gli studi e si iscrive al Neighborhood Playhouse, dando così inizio alla sua carriera da attore.
Dopo alcuni anni passati sul palcoscenico, arriva il debutto al cinema nel 1944 con Tamara, figlia della steppa, in cui interpreta un partigiano russo.
Il pubblico apprezza subito il suo aspetto distinto e la recitazione misurata.
Nel 1945 ottiene il primo grande riconoscimento: una nomination agli Oscar per Le chiavi del paradiso.
Da lì inizia una rapida ascesa nel firmamento hollywoodiano.
Gregory Peck: tra capolavori e leggende del cinema
Tra la metà degli anni ’40 e la fine degli anni ’50, Gregory Peck diventa un nome di primo piano a Hollywood.
Nel 1945 lavora con Alfred Hitchcock in Io ti salverò, al fianco di Ingrid Bergman, lasciando il segno con un personaggio tormentato e misterioso.
Segue un’altra grande interpretazione in Il cucciolo, che gli vale la seconda nomination agli Oscar.
Ritorna a lavorare con Hitchcock nel thriller legale Il caso Paradine, accanto ad Alida Valli.
Nel 1947 arriva la terza nomination con Barriera invisibile, diretto da Elia Kazan, coraggiosa denuncia dell’antisemitismo.
Nel decennio successivo, Peck rafforza la sua fama grazie a pellicole come Vacanze romane di William Wyler, al fianco di Audrey Hepburn, e Le nevi del Chilimangiaro, in cui veste i panni di Ernest Hemingway.
Nel 1955 termina il matrimonio con Greta Konen, madre dei suoi tre figli Jonathan, Stephen e Carey, e si risposa con la giornalista francese Veronique Passani, con cui avrà altri due figli: Anthony e Cecilia.
Nel 1956 interpreta il leggendario capitano Achab in Moby Dick diretto da John Huston.
Seguono altri successi come Il grande paese e Adorabile infedele, dove veste i panni di Francis Scott Fitzgerald.
Nel 1959 è nel cast del drammatico L’ultima spiaggia, forte denuncia contro la guerra nucleare.
Gregory Peck è… Atticus Finch
Il 1963 è l’anno della consacrazione definitiva.
Gregory Peck riceve l’Oscar come miglior attore protagonista per Il buio oltre la siepe, dove interpreta Atticus Finch, avvocato idealista e padre esemplare.
Questo ruolo diventerà la sua firma artistica e morale, simbolo di giustizia e integrità.
Negli anni successivi, la sua carriera rallenta.
Partecipa a film meno incisivi, anche se di grande produzione, come Arabesque, Il promontorio della paura e Il presagio, thriller del 1976 che ottiene un grande successo di pubblico.
Tuttavia, il declino è ormai iniziato e lo porta sempre più spesso verso produzioni televisive.
Negli anni ’80 recita in The Sea Wolves e in miniserie come The Blue and the Gray e Scarlatto e nero, dove interpreta figure storiche e drammatiche.
Nel 1991 appare nel remake di Cape Fear diretto da Martin Scorsese, un cameo che rende omaggio al film originale di cui era stato protagonista trent’anni prima.
Chiude la carriera con Ritratti (1993) e Moby Dick (1998), ancora una volta nei panni del capitano Achab.
Nel corso della sua vita riceve la Medaglia presidenziale della Libertà, conferitagli dal presidente Lyndon B. Johnson nel 1969 per il suo impegno umanitario.
Gregory Peck: memoria di un gigante del cinema
Gregory Peck muore il 12 giugno 2003 a Los Angeles, all’età di 87 anni.
Attore di straordinario talento e uomo di grande rettitudine, è ricordato non solo per le sue interpretazioni memorabili, ma anche per il suo impegno sociale e civile.
LPP