17 giugno 2007. Muore Gianfranco Ferré, l’architetto della moda italiana.

Gianfranco Ferré nasce a Legnano il 15 agosto 1944.
Studia Architettura al Politecnico di Milano, dove si laurea con una tesi sulle metodologie costruttive.
Ma la sua vera vocazione prende forma con carta e matita: sono i bozzetti di moda a guidarlo verso un altro tipo di costruzione, quella degli abiti.
Non è un passaggio casuale: per Ferré, ogni abito è come un progetto architettonico, dove forma e funzione convivono in perfetto equilibrio.
L’eleganza come rigore e invenzione
Negli anni Settanta comincia a disegnare accessori, poi linee complete.
Nel 1978 fonda la maison che porta il suo nome e si impone rapidamente tra i grandi della moda italiana.
La sua cifra stilistica è chiara: linee pulite, tagli netti, camicie bianche strutturate che diventano vere e proprie icone.
Ferré non insegue la tendenza, la crea.
La moda per lui è un linguaggio che comunica attraverso la struttura, la luce, la materia.
Nel 1989 arriva alla direzione artistica di Dior, dove è il primo stilista non francese a guidare la storica maison parigina.
Conserva lo spirito dell’alta moda ma aggiunge la sua visione, fatta di equilibrio tra opulenza e precisione.
Gianfranco Ferré, un’eredità che continua a ispirare
Gianfranco Ferré non è solo uno stilista.
È un intellettuale della moda, capace di coniugare arte, tecnica, geometria e sogno.
I suoi abiti raccontano una femminilità forte, composta, elegante.
Resta una figura centrale nel Made in Italy, anche grazie al lavoro educativo svolto come docente al Politecnico di Milano, dove ha insegnato disegno e progettazione per il tessile.
Il suo approccio teorico e rigoroso ha formato generazioni di creativi.
Il 17 giugno 2007, Gianfranco Ferré muore a Milano per un’emorragia cerebrale.
Ha 62 anni.
Riposa nel cimitero monumentale di Legnano, la sua città natale.
Gianfranco Ferré nasce a Legnano il 15 agosto 1944.
Studia Architettura al Politecnico di Milano, dove si laurea con una tesi sulle metodologie costruttive.
Ma la sua vera vocazione prende forma con carta e matita: sono i bozzetti di moda a guidarlo verso un altro tipo di costruzione, quella degli abiti.
Non è un passaggio casuale: per Ferré, ogni abito è come un progetto architettonico, dove forma e funzione convivono in perfetto equilibrio.
L’eleganza come rigore e invenzione
Negli anni Settanta comincia a disegnare accessori, poi linee complete.
Nel 1978 fonda la maison che porta il suo nome e si impone rapidamente tra i grandi della moda italiana.
La sua cifra stilistica è chiara: linee pulite, tagli netti, camicie bianche strutturate che diventano vere e proprie icone.
Ferré non insegue la tendenza, la crea.
La moda per lui è un linguaggio che comunica attraverso la struttura, la luce, la materia.
Nel 1989 arriva alla direzione artistica di Dior, dove è il primo stilista non francese a guidare la storica maison parigina.
Conserva lo spirito dell’alta moda ma aggiunge la sua visione, fatta di equilibrio tra opulenza e precisione.
Gianfranco Ferré, un’eredità che continua a ispirare
Gianfranco Ferré non è solo uno stilista.
È un intellettuale della moda, capace di coniugare arte, tecnica, geometria e sogno.
I suoi abiti raccontano una femminilità forte, composta, elegante.
Resta una figura centrale nel Made in Italy, anche grazie al lavoro educativo svolto come docente al Politecnico di Milano, dove ha insegnato disegno e progettazione per il tessile.
Il suo approccio teorico e rigoroso ha formato generazioni di creativi.
Il 17 giugno 2007, Gianfranco Ferré muore a Milano per un’emorragia cerebrale.
Ha 62 anni.
Riposa nel cimitero monumentale di Legnano, la sua città natale.