23 giugno 2011. Muore Peter Falk, l’inimitabile Tenente Colombo che ha conquistato il mondo.

Peter Falk muore il 23 giugno 2011 a Beverly Hills, lasciando un’impronta indelebile nella storia della televisione e del cinema.
Attore di talento, dallo sguardo inconfondibile e dall’ironia disarmante, diventa celebre in tutto il mondo grazie a un impermeabile sgualcito, un sigaro e una domanda sempre sulla punta della lingua: “Solo un’ultima cosa…”.
Nato a New York il 16 settembre 1927, cresce in una famiglia ebraica di origine polacca e russa.
A tre anni gli viene asportato l’occhio destro a causa di un tumore: quel difetto visivo diventerà parte integrante del suo fascino, rendendo lo sguardo di Peter Falk ancora più magnetico e unico.
Prima di arrivare alla recitazione, studia scienze politiche e lavora anche come ispettore per i conti pubblici.
Ma è il teatro a chiamarlo con forza, e nel giro di pochi anni si ritrova a Broadway, poi a Hollywood.
Peter Falk e il tenente Colombo
Il successo mondiale arriva nel 1968 con il personaggio del tenente Colombo, protagonista dell’omonima serie TV.
Peter Falk interpreta l’investigatore della omicidi di Los Angeles con un mix irresistibile di goffaggine e genialità.
Non ha mai una pistola, non corre mai, non urla.
Eppure smaschera assassini ricchi e arroganti con logica, gentilezza e quel celebre tormentone che lo riporta sempre indietro, un passo prima della verità.
La serie conquista milioni di spettatori in tutto il mondo e fa scuola, influenzando generazioni di attori e sceneggiatori.
Peter Falk vince numerosi premi, tra cui cinque Emmy Awards, ma il suo talento va ben oltre la TV.
Lavora con registi come Frank Capra, John Cassavetes e Wim Wenders, che nel film Il cielo sopra Berlino gli affida il ruolo di sé stesso, un angelo caduto tra i vivi.
Una delle sue interpretazioni più poetiche.
L’addio a un volto familiare
Peter Falk si spegne nella sua casa californiana a 83 anni, dopo una lunga battaglia con l’Alzheimer.
È sepolto al Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles.
La sua tomba è semplice, come lui.
Ma il suo ricordo continua a vivere ogni volta che qualcuno sussurra: “Solo un’ultima cosa…”.
Peter Falk muore il 23 giugno 2011 a Beverly Hills, lasciando un’impronta indelebile nella storia della televisione e del cinema.
Attore di talento, dallo sguardo inconfondibile e dall’ironia disarmante, diventa celebre in tutto il mondo grazie a un impermeabile sgualcito, un sigaro e una domanda sempre sulla punta della lingua: “Solo un’ultima cosa…”.
Nato a New York il 16 settembre 1927, cresce in una famiglia ebraica di origine polacca e russa.
A tre anni gli viene asportato l’occhio destro a causa di un tumore: quel difetto visivo diventerà parte integrante del suo fascino, rendendo lo sguardo di Peter Falk ancora più magnetico e unico.
Prima di arrivare alla recitazione, studia scienze politiche e lavora anche come ispettore per i conti pubblici.
Ma è il teatro a chiamarlo con forza, e nel giro di pochi anni si ritrova a Broadway, poi a Hollywood.
Peter Falk e il tenente Colombo
Il successo mondiale arriva nel 1968 con il personaggio del tenente Colombo, protagonista dell’omonima serie TV.
Peter Falk interpreta l’investigatore della omicidi di Los Angeles con un mix irresistibile di goffaggine e genialità.
Non ha mai una pistola, non corre mai, non urla.
Eppure smaschera assassini ricchi e arroganti con logica, gentilezza e quel celebre tormentone che lo riporta sempre indietro, un passo prima della verità.
La serie conquista milioni di spettatori in tutto il mondo e fa scuola, influenzando generazioni di attori e sceneggiatori.
Peter Falk vince numerosi premi, tra cui cinque Emmy Awards, ma il suo talento va ben oltre la TV.
Lavora con registi come Frank Capra, John Cassavetes e Wim Wenders, che nel film Il cielo sopra Berlino gli affida il ruolo di sé stesso, un angelo caduto tra i vivi.
Una delle sue interpretazioni più poetiche.
L’addio a un volto familiare
Peter Falk si spegne nella sua casa californiana a 83 anni, dopo una lunga battaglia con l’Alzheimer.
È sepolto al Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles.
La sua tomba è semplice, come lui.
Ma il suo ricordo continua a vivere ogni volta che qualcuno sussurra: “Solo un’ultima cosa…”.