27 giugno 1574. Muore Giorgio Vasari, il pittore che fu anche storico dell’arte.

A Firenze, il 27 giugno 1574, si spegne Giorgio Vasari.
Pittore, architetto e scrittore, ha un dono raro: quello di far rivivere l’arte attraverso le storie di chi la crea.
Nel cuore di un’Italia in pieno Rinascimento, Vasari diventa il primo grande narratore delle vite degli artisti.
Non solo li ammira, ma li studia, li ascolta, li racconta.
Grazie a lui, dietro ogni capolavoro emergono volti, passioni e travagli.
Una vita tra pennello, scalpello e parola
Giorgio Vasari nasce ad Arezzo il 30 luglio 1511.
La sua formazione avviene tra Firenze e Roma, due città che respirano l’arte a ogni angolo.
Con pennello e scalpello realizza opere importanti, ma è la scrittura a consegnarlo alla storia.
Nel 1550 pubblica Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, un’opera senza precedenti.
Per la prima volta, gli artisti diventano protagonisti.
Non più solo artigiani, ma geni da celebrare.
Vasari li racconta con passione, intrecciando aneddoti, analisi e giudizi personali.
E in quel fluire di pagine, il Rinascimento prende forma e voce.
Parallelamente, il suo talento architettonico lascia un’impronta visibile.
Progetta gli Uffizi, il lungo corridoio vasariano che unisce Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti.
Un’opera che ancora oggi accompagna lo sguardo dei visitatori tra arte e storia.
Giorgio Vasari, un’eredità che attraversa i secoli
La figura di Giorgio Vasari non appartiene solo alla Firenze rinascimentale.
Attraverso le sue Vite, egli inventa la moderna storiografia artistica.
Chiunque studi oggi Leonardo, Michelangelo o Raffaello incontra inevitabilmente il suo racconto.
La sua voce diventa ponte tra gli artisti e i posteri.
E in ogni riga traspare un amore profondo per l’arte e per i suoi protagonisti.
La fine di un grande testimone
Giorgio Vasari muore il 27 giugno 1574 nella sua amata Firenze.
Il suo corpo riposa nella chiesa di Santa Maria della Pieve, ad Arezzo.
Ma la sua eredità non conosce fine.
Ancora oggi, chiunque voglia capire il Rinascimento, trova in Vasari una guida appassionata e viva.
A Firenze, il 27 giugno 1574, si spegne Giorgio Vasari.
Pittore, architetto e scrittore, ha un dono raro: quello di far rivivere l’arte attraverso le storie di chi la crea.
Nel cuore di un’Italia in pieno Rinascimento, Vasari diventa il primo grande narratore delle vite degli artisti.
Non solo li ammira, ma li studia, li ascolta, li racconta.
Grazie a lui, dietro ogni capolavoro emergono volti, passioni e travagli.
Una vita tra pennello, scalpello e parola
Giorgio Vasari nasce ad Arezzo il 30 luglio 1511.
La sua formazione avviene tra Firenze e Roma, due città che respirano l’arte a ogni angolo.
Con pennello e scalpello realizza opere importanti, ma è la scrittura a consegnarlo alla storia.
Nel 1550 pubblica Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, un’opera senza precedenti.
Per la prima volta, gli artisti diventano protagonisti.
Non più solo artigiani, ma geni da celebrare.
Vasari li racconta con passione, intrecciando aneddoti, analisi e giudizi personali.
E in quel fluire di pagine, il Rinascimento prende forma e voce.
Parallelamente, il suo talento architettonico lascia un’impronta visibile.
Progetta gli Uffizi, il lungo corridoio vasariano che unisce Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti.
Un’opera che ancora oggi accompagna lo sguardo dei visitatori tra arte e storia.
Giorgio Vasari, un’eredità che attraversa i secoli
La figura di Giorgio Vasari non appartiene solo alla Firenze rinascimentale.
Attraverso le sue Vite, egli inventa la moderna storiografia artistica.
Chiunque studi oggi Leonardo, Michelangelo o Raffaello incontra inevitabilmente il suo racconto.
La sua voce diventa ponte tra gli artisti e i posteri.
E in ogni riga traspare un amore profondo per l’arte e per i suoi protagonisti.
La fine di un grande testimone
Giorgio Vasari muore il 27 giugno 1574 nella sua amata Firenze.
Il suo corpo riposa nella chiesa di Santa Maria della Pieve, ad Arezzo.
Ma la sua eredità non conosce fine.
Ancora oggi, chiunque voglia capire il Rinascimento, trova in Vasari una guida appassionata e viva.