28 ottobre 2022. Muore Jerry Lee Lewis, il fuoco del rock’n’roll.

Dalle radici del Mississippi al sogno americano
Jerry Lee Lewis nasce il 29 settembre 1935 a Ferriday, in Louisiana, in una famiglia modesta che investe ogni risparmio in un pianoforte.
Quel gesto segna il destino del ragazzo, che cresce tra gospel e rhythm and blues nel profondo Sud americano.
Negli anni Cinquanta si trasferisce a Memphis e inizia a incidere per la Sun Records, la stessa etichetta di Elvis Presley e Johnny Cash.
La sua energia travolgente e la capacità di fondere sacro e profano lo rendono presto un fenomeno unico.
Il pianoforte come arma di ribellione
Quando Jerry Lee Lewis sale sul palco, il pubblico non assiste a un semplice concerto: vive un’esplosione.
Con il suo stile aggressivo, i piedi sulla tastiera e il sorriso di chi sfida il mondo, dà vita a successi immortali come Whole Lotta Shakin’ Goin’ On e Great Balls of Fire.
Il suo modo di suonare il piano come se fosse una chitarra elettrica apre la strada al rock’n’roll come linguaggio universale di libertà.
Ma il successo è travolto dagli scandali: nel 1958 il matrimonio con la cugina tredicenne Myra Gale Brown provoca indignazione e blocca la sua carriera.
Lewis però non si ferma.
Negli anni Settanta torna alla ribalta, abbraccia il country e conquista nuovi fan con Me and Bobby McGee e Chantilly Lace.
La morte e l’ultimo applauso
Jerry Lee Lewis muore il 28 ottobre 2022 nella sua casa di Nesbit, Mississippi, a 87 anni.
I funerali si tengono in forma privata, tra la commozione di familiari e colleghi che lo ricordano come l’uomo che non ha mai spento il fuoco del rock’n’roll.
Dietro la sua vita tumultuosa restano sette mogli, numerosi eccessi e una fede tormentata, ma anche una carriera che ridefinisce la musica del Novecento.
Jerry Lee Lewis viene inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986, riconosciuto come uno dei pionieri assoluti del genere.
Dalle radici del Mississippi al sogno americano
Jerry Lee Lewis nasce il 29 settembre 1935 a Ferriday, in Louisiana, in una famiglia modesta che investe ogni risparmio in un pianoforte.
Quel gesto segna il destino del ragazzo, che cresce tra gospel e rhythm and blues nel profondo Sud americano.
Negli anni Cinquanta si trasferisce a Memphis e inizia a incidere per la Sun Records, la stessa etichetta di Elvis Presley e Johnny Cash.
La sua energia travolgente e la capacità di fondere sacro e profano lo rendono presto un fenomeno unico.
Il pianoforte come arma di ribellione
Quando Jerry Lee Lewis sale sul palco, il pubblico non assiste a un semplice concerto: vive un’esplosione.
Con il suo stile aggressivo, i piedi sulla tastiera e il sorriso di chi sfida il mondo, dà vita a successi immortali come Whole Lotta Shakin’ Goin’ On e Great Balls of Fire.
Il suo modo di suonare il piano come se fosse una chitarra elettrica apre la strada al rock’n’roll come linguaggio universale di libertà.
Ma il successo è travolto dagli scandali: nel 1958 il matrimonio con la cugina tredicenne Myra Gale Brown provoca indignazione e blocca la sua carriera.
Lewis però non si ferma.
Negli anni Settanta torna alla ribalta, abbraccia il country e conquista nuovi fan con Me and Bobby McGee e Chantilly Lace.
La morte e l’ultimo applauso
Jerry Lee Lewis muore il 28 ottobre 2022 nella sua casa di Nesbit, Mississippi, a 87 anni.
I funerali si tengono in forma privata, tra la commozione di familiari e colleghi che lo ricordano come l’uomo che non ha mai spento il fuoco del rock’n’roll.
Dietro la sua vita tumultuosa restano sette mogli, numerosi eccessi e una fede tormentata, ma anche una carriera che ridefinisce la musica del Novecento.
Jerry Lee Lewis viene inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986, riconosciuto come uno dei pionieri assoluti del genere.

















































































