6 luglio 2020. Muore Ennio Morricone, la musica che ha fatto il cinema.

Il 6 luglio 2020 Ennio Morricone muore in una clinica romana, dopo una caduta domestica.
Ha 91 anni.
Ma la sua musica, quella no, non muore.
Continua a vivere nei film, nei ricordi, nelle emozioni che ancora oggi ci attraversano al primo suono di un fischio, di una tromba, di un silenzio orchestrato.
Perché Morricone non accompagna il cinema, lo crea, lo scolpisce e gli dà un’anima.
Ennio Morricone: genio timido, rivoluzionario senza clamore
Ennio Morricone nasce a Roma il 10 novembre 1928.
Figlio di un trombettista, respira musica fin da subito.
Studia al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in composizione, strumentazione per banda e direzione d’orchestra.
È rigoroso, ma curioso.
Colto, ma mai elitario.
Negli anni ’60 incontra Sergio Leone e da lì cambia tutto.
Con Per un pugno di dollari nasce un nuovo modo di raccontare.
La colonna sonora non è più sfondo.
Nel tempo collabora con registi come Bertolucci, Tornatore, Tarantino, De Palma, Malick.
Scrive per più di 500 film.
Ma anche per il teatro, per la televisione, per la sala da concerto.
Ogni volta con uno stile che mescola rigore e invenzione, classicismo e modernità.
Lo chiamano Maestro, e mai titolo fu più giusto.
Ma lui resta discreto, riservato, fedele alla famiglia, al lavoro, alla musica come linguaggio assoluto.

Ennio Morricone- foto di Guido Harari
L’addio più silenzioso del compositore più ascoltato
Morricone lascia scritto il suo necrologio.
Lo firma da sé, come a chiudere con delicatezza la propria partitura.
Chiede un funerale privato, senza clamore, “per non disturbare”.
Ma l’Italia intera si ferma.
E con lei, il mondo del cinema, della musica, dell’arte.
V.P.
Il 6 luglio 2020 Ennio Morricone muore in una clinica romana, dopo una caduta domestica.
Ha 91 anni.
Ma la sua musica, quella no, non muore.
Continua a vivere nei film, nei ricordi, nelle emozioni che ancora oggi ci attraversano al primo suono di un fischio, di una tromba, di un silenzio orchestrato.
Perché Morricone non accompagna il cinema, lo crea, lo scolpisce e gli dà un’anima.
Ennio Morricone: genio timido, rivoluzionario senza clamore
Ennio Morricone nasce a Roma il 10 novembre 1928.
Figlio di un trombettista, respira musica fin da subito.
Studia al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in composizione, strumentazione per banda e direzione d’orchestra.
È rigoroso, ma curioso.
Colto, ma mai elitario.
Negli anni ’60 incontra Sergio Leone e da lì cambia tutto.
Con Per un pugno di dollari nasce un nuovo modo di raccontare.
La colonna sonora non è più sfondo.
Nel tempo collabora con registi come Bertolucci, Tornatore, Tarantino, De Palma, Malick.
Scrive per più di 500 film.
Ma anche per il teatro, per la televisione, per la sala da concerto.
Ogni volta con uno stile che mescola rigore e invenzione, classicismo e modernità.
Lo chiamano Maestro, e mai titolo fu più giusto.
Ma lui resta discreto, riservato, fedele alla famiglia, al lavoro, alla musica come linguaggio assoluto.

Ennio Morricone- foto di Guido Harari
L’addio più silenzioso del compositore più ascoltato
Morricone lascia scritto il suo necrologio.
Lo firma da sé, come a chiudere con delicatezza la propria partitura.
Chiede un funerale privato, senza clamore, “per non disturbare”.
Ma l’Italia intera si ferma.
E con lei, il mondo del cinema, della musica, dell’arte.
V.P.