Furto nella casa del defunto durante la veglia in camera ardente.

Succede a Bastia Umbra alcuni ignoti hanno compiuto un gesto tanto vile quanto inquietante: un furto in casa di un defunto, approfittando della momentanea assenza dei familiari, impegnati nell’allestimento della camera ardente per la veglia funebre.
La scoperta è avvenuta al rientro a casa dei congiunti del defunto: davanti ai loro occhi, un appartamento devastato e diversi oggetti di valore sottratti dai ladri.
Un crimine studiato nei dettagli
Le prime ricostruzioni attualmente al vaglio delle forze dell’ordine i malviventi potrebbero aver agito con premeditazione, forse dopo aver individuato l’abitazione grazie alle epigrafi funebri affisse in città.
Un modus operandi meschino, che sfrutta il dolore di una famiglia per colpire proprio nel momento più fragile.
L’azione criminosa ha provocato un’ondata di indignazione tra gli abitanti della cittadina, colpiti da un gesto definito “vigliacco” e “disumano”.
Qualcuno teme che ci siano in zona vere e proprie bande specializzate nei “furti da lutto”.
Negli ultimi mesi Bastia Umbra ha registrato una vera escalation di episodi criminosi. In particolare:
- Colpi mirati a residenze private, con appartamenti devastati e bottini consistenti: oro, contanti e dispositivi tecnologici sottratti in pochi minuti.
- Furti seriali ai danni di rioni storici della città, come Sant’Angelo, vittima di ripetuti assalti a sedi sociali e magazzini.
- Colpi notturni in centri commerciali, attività commerciali e studi professionali.
Nonostante le numerose denunce da parte dei cittadini e delle associazioni locali, la percezione di insicurezza cresce.
La risposta delle istituzioni
Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti serrati. Polizia e carabinieri ipotizzano l’esistenza di gruppi organizzati che monitorano i lutti cittadini per individuare case temporaneamente abbandonate.
Il Comune, dal canto suo, si trova ora a fare i conti con una richiesta urgente da parte della cittadinanza: aumentare i controlli, potenziare la videosorveglianza, garantire una presenza più incisiva delle pattuglie, soprattutto nelle ore serali e nei quartieri periferici.
Iniziative di sorveglianza partecipata e gruppi di vicinato sono al vaglio, come strumento per arginare una criminalità che appare sempre più spregiudicata.
Un gesto che offende il senso di comunità
Rubare nella casa di un defunto, approfittando del momento della veglia funebre, non è solo un crimine.
È un atto che infrange il senso stesso di umanità e rispetto per il dolore altrui.
Il caso diventa ora un simbolo della lotta di una città contro la microcriminalità e del bisogno urgente di ritrovare sicurezza e fiducia.
Succede a Bastia Umbra alcuni ignoti hanno compiuto un gesto tanto vile quanto inquietante: un furto in casa di un defunto, approfittando della momentanea assenza dei familiari, impegnati nell’allestimento della camera ardente per la veglia funebre.
La scoperta è avvenuta al rientro a casa dei congiunti del defunto: davanti ai loro occhi, un appartamento devastato e diversi oggetti di valore sottratti dai ladri.
Un crimine studiato nei dettagli
Le prime ricostruzioni attualmente al vaglio delle forze dell’ordine i malviventi potrebbero aver agito con premeditazione, forse dopo aver individuato l’abitazione grazie alle epigrafi funebri affisse in città.
Un modus operandi meschino, che sfrutta il dolore di una famiglia per colpire proprio nel momento più fragile.
L’azione criminosa ha provocato un’ondata di indignazione tra gli abitanti della cittadina, colpiti da un gesto definito “vigliacco” e “disumano”.
Qualcuno teme che ci siano in zona vere e proprie bande specializzate nei “furti da lutto”.
Negli ultimi mesi Bastia Umbra ha registrato una vera escalation di episodi criminosi. In particolare:
- Colpi mirati a residenze private, con appartamenti devastati e bottini consistenti: oro, contanti e dispositivi tecnologici sottratti in pochi minuti.
- Furti seriali ai danni di rioni storici della città, come Sant’Angelo, vittima di ripetuti assalti a sedi sociali e magazzini.
- Colpi notturni in centri commerciali, attività commerciali e studi professionali.
Nonostante le numerose denunce da parte dei cittadini e delle associazioni locali, la percezione di insicurezza cresce.
La risposta delle istituzioni
Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti serrati. Polizia e carabinieri ipotizzano l’esistenza di gruppi organizzati che monitorano i lutti cittadini per individuare case temporaneamente abbandonate.
Il Comune, dal canto suo, si trova ora a fare i conti con una richiesta urgente da parte della cittadinanza: aumentare i controlli, potenziare la videosorveglianza, garantire una presenza più incisiva delle pattuglie, soprattutto nelle ore serali e nei quartieri periferici.
Iniziative di sorveglianza partecipata e gruppi di vicinato sono al vaglio, come strumento per arginare una criminalità che appare sempre più spregiudicata.
Un gesto che offende il senso di comunità
Rubare nella casa di un defunto, approfittando del momento della veglia funebre, non è solo un crimine.
È un atto che infrange il senso stesso di umanità e rispetto per il dolore altrui.
Il caso diventa ora un simbolo della lotta di una città contro la microcriminalità e del bisogno urgente di ritrovare sicurezza e fiducia.


















































































