Furto di un’urna cineraria da una casa a Montagnano (PC).

Furto a Montagnano di Vigolo Marchese in provincia di Piacenza: rubata un’urna cineraria da un’abitazione privata, l’appello disperato della famiglia.
I ladri portano via le ceneri del fratello della proprietaria dell’abitazione: l’appello “Restituite l’urna, per favore”.
Un furto che colpisce gli affetti prima ancora che i beni materiali
Nei giorni scorsi, a Montagnano di Vigolo Marchese, una tranquilla frazione in provincia di Piacenza, alcuni ladri sono penetrati in un’abitazione privata approfittando dell’assenza dei proprietari.
Il colpo, avvenuto con ogni probabilità tra le 21:30 e le 22:00, ha avuto risvolti drammatici non solo per il valore degli oggetti trafugati, ma soprattutto per il furto di un’urna cineraria.
Un “oggetto” di valore inestimabile
Tra i beni rubati figurano gioielli, bracciali e piccoli oggetti di valore, ma ciò che ha sconvolto i proprietari è la sparizione dell’urna contenente le ceneri del fratello della padrona di casa.
L’urna viene descritta con precisione:
- Materiale: legno semplice
- Dimensioni: circa 13×20 cm
- Aspetto: superficie liscia, colore marrone, priva di decori
- Sigillatura: ben chiusa, difficile da aprire
- Accanto: una foto incorniciata del defunto e un orologio da soprammobile
Non si tratta dunque di un oggetto che possa essere scambiato per qualcosa di valore economico, ma di un contenitore sacro, custode delle spoglie di una persona amata.
L’appello accorato della famiglia: “Non ha valore per voi, ma per noi è tutto”
La scoperta del furto è avvenuta solo il giorno successivo, quando la proprietaria è rientrata in casa e ha notato la stanza messa a soqquadro.
Di fronte alla sparizione dell’urna, la famiglia ha lanciato un appello commosso e pubblico:
“Se qualcuno l’ha trovata o la trovasse, vi chiediamo di consegnarla alla stazione dei carabinieri di Castell’Arquato. Non ha alcun valore per chi l’ha presa, ma per noi rappresenta un legame irrinunciabile con il nostro caro”.
Il messaggio si diffonde rapidamente sui social locali e attraverso i gruppi di cittadini della zona, con la speranza che i ladri possano ripensarci e restituire l’urna in forma anonima.
Il dolore che si somma alla perdita
In casi come questo, il danno non è solo materiale: è psicologico, spirituale ed emotivo.
Portare via un’urna significa riaprire una ferita, riportare a galla la perdita e impedire alla famiglia di continuare il proprio processo di elaborazione del lutto.
Per molti, le ceneri di un defunto rappresentano l’unico legame fisico rimasto con una persona amata, e la loro presenza in casa offre conforto, ricordo e spiritualità.
Le indagini in corso
Sul caso indagano i Carabinieri della stazione di Castell’Arquato, che hanno raccolto la denuncia e stanno passando al vaglio eventuali immagini di videosorveglianza presenti nella zona. Non si esclude che il furto sia stato opera di ladri improvvisati, ignari del contenuto dell’urna.
Tuttavia, l’interesse delle forze dell’ordine si concentra soprattutto sul ritrovamento dell’oggetto sacro, auspicando che possa essere riconsegnato anche in forma anonima.
Furto a Montagnano di Vigolo Marchese in provincia di Piacenza: rubata un’urna cineraria da un’abitazione privata, l’appello disperato della famiglia.
I ladri portano via le ceneri del fratello della proprietaria dell’abitazione: l’appello “Restituite l’urna, per favore”.
Un furto che colpisce gli affetti prima ancora che i beni materiali
Nei giorni scorsi, a Montagnano di Vigolo Marchese, una tranquilla frazione in provincia di Piacenza, alcuni ladri sono penetrati in un’abitazione privata approfittando dell’assenza dei proprietari.
Il colpo, avvenuto con ogni probabilità tra le 21:30 e le 22:00, ha avuto risvolti drammatici non solo per il valore degli oggetti trafugati, ma soprattutto per il furto di un’urna cineraria.
Un “oggetto” di valore inestimabile
Tra i beni rubati figurano gioielli, bracciali e piccoli oggetti di valore, ma ciò che ha sconvolto i proprietari è la sparizione dell’urna contenente le ceneri del fratello della padrona di casa.
L’urna viene descritta con precisione:
- Materiale: legno semplice
- Dimensioni: circa 13×20 cm
- Aspetto: superficie liscia, colore marrone, priva di decori
- Sigillatura: ben chiusa, difficile da aprire
- Accanto: una foto incorniciata del defunto e un orologio da soprammobile
Non si tratta dunque di un oggetto che possa essere scambiato per qualcosa di valore economico, ma di un contenitore sacro, custode delle spoglie di una persona amata.
L’appello accorato della famiglia: “Non ha valore per voi, ma per noi è tutto”
La scoperta del furto è avvenuta solo il giorno successivo, quando la proprietaria è rientrata in casa e ha notato la stanza messa a soqquadro.
Di fronte alla sparizione dell’urna, la famiglia ha lanciato un appello commosso e pubblico:
“Se qualcuno l’ha trovata o la trovasse, vi chiediamo di consegnarla alla stazione dei carabinieri di Castell’Arquato. Non ha alcun valore per chi l’ha presa, ma per noi rappresenta un legame irrinunciabile con il nostro caro”.
Il messaggio si diffonde rapidamente sui social locali e attraverso i gruppi di cittadini della zona, con la speranza che i ladri possano ripensarci e restituire l’urna in forma anonima.
Il dolore che si somma alla perdita
In casi come questo, il danno non è solo materiale: è psicologico, spirituale ed emotivo.
Portare via un’urna significa riaprire una ferita, riportare a galla la perdita e impedire alla famiglia di continuare il proprio processo di elaborazione del lutto.
Per molti, le ceneri di un defunto rappresentano l’unico legame fisico rimasto con una persona amata, e la loro presenza in casa offre conforto, ricordo e spiritualità.
Le indagini in corso
Sul caso indagano i Carabinieri della stazione di Castell’Arquato, che hanno raccolto la denuncia e stanno passando al vaglio eventuali immagini di videosorveglianza presenti nella zona. Non si esclude che il furto sia stato opera di ladri improvvisati, ignari del contenuto dell’urna.
Tuttavia, l’interesse delle forze dell’ordine si concentra soprattutto sul ritrovamento dell’oggetto sacro, auspicando che possa essere riconsegnato anche in forma anonima.



















































































