A Napoli cambia il regolamento sul trasporto delle urne cinerarie: 120 euro per chi rientra da fuori città.

A Napoli una nuova delibera aggiorna il tariffario cimiteriale
A Napoli cambiano le regole per il trasporto delle salme e delle urne cinerarie.
Dal 29 maggio 2025, chi sceglie la cremazione in un impianto fuori dal capoluogo campano dovrà pagare una nuova quota.
La giunta comunale, presieduta dal sindaco Gaetano Manfredi, ha infatti approvato la delibera n. 243 che introduce una tariffa di 120 euro per il rientro delle urne cinerarie nel territorio cittadino.
Questa somma si applica esclusivamente ai casi in cui la cremazione avviene al di fuori del Comune di Napoli.
Se invece la procedura viene effettuata presso l’impianto comunale di Santa Maria del Pianto a Poggioreale, inaugurato nel 2019, non è previsto alcun costo aggiuntivo.
L’obiettivo: uniformare i costi dei servizi cimiteriali
L’intento dell’amministrazione comunale è quello di uniformare i costi previsti per i servizi legati alla sepoltura, come già disciplinato dal D.P.R. n. 285/1990.
La nuova tariffa rientra infatti nella categoria:
“Uscita salma/resto mortale/urna cineraria da fuori comune (ex art. 19 co. 3 D.P.R. n. 285/90)”.
Fino a oggi, il rientro delle ceneri nel Comune di Napoli era gratuito, anche se la cremazione avveniva in un impianto esterno.
Questa esenzione era stata concessa in via temporanea, proprio perché l’impianto cittadino non era ancora attivo.
Ora che il servizio comunale è pienamente operativo, l’amministrazione ha deciso di rimuovere l’eccezione.
Le parole dell’assessore: “Non è una nuova tassa”
A chiarire la natura del provvedimento è l’assessore ai Cimiteri, Vincenzo Santagada.
«Non si tratta di una nuova tassa», afferma.
«La voce di spesa per il trasporto di salme o resti mortali da fuori comune esiste dal 2019.
L’esenzione per il rientro delle urne era solo provvisoria, in attesa che l’impianto comunale entrasse in funzione».
Con la nuova delibera, quindi, si torna alla normalità tariffaria, con l’aggiunta di un costo che incentiva, di fatto, l’utilizzo dell’impianto cittadino.
A Napoli il cambiamento impatta economicamente sulle famiglie
Per i cittadini napoletani che decidono di affidarsi a crematori esterni, il nuovo regolamento rappresenta un ulteriore aggravio economico.
La somma di 120 euro si aggiunge alle spese funerarie già previste, come il costo del trasporto, del cofano, della cerimonia e degli adempimenti amministrativi.
Chi invece sceglie l’impianto di Poggioreale non subirà alcuna maggiorazione, potendo così risparmiare sull’intero iter funerario.
Una misura che, secondo alcuni operatori del settore, potrebbe portare a una maggiore centralizzazione dei servizi nella città di Napoli.
LPP
A Napoli una nuova delibera aggiorna il tariffario cimiteriale
A Napoli cambiano le regole per il trasporto delle salme e delle urne cinerarie.
Dal 29 maggio 2025, chi sceglie la cremazione in un impianto fuori dal capoluogo campano dovrà pagare una nuova quota.
La giunta comunale, presieduta dal sindaco Gaetano Manfredi, ha infatti approvato la delibera n. 243 che introduce una tariffa di 120 euro per il rientro delle urne cinerarie nel territorio cittadino.
Questa somma si applica esclusivamente ai casi in cui la cremazione avviene al di fuori del Comune di Napoli.
Se invece la procedura viene effettuata presso l’impianto comunale di Santa Maria del Pianto a Poggioreale, inaugurato nel 2019, non è previsto alcun costo aggiuntivo.
L’obiettivo: uniformare i costi dei servizi cimiteriali
L’intento dell’amministrazione comunale è quello di uniformare i costi previsti per i servizi legati alla sepoltura, come già disciplinato dal D.P.R. n. 285/1990.
La nuova tariffa rientra infatti nella categoria:
“Uscita salma/resto mortale/urna cineraria da fuori comune (ex art. 19 co. 3 D.P.R. n. 285/90)”.
Fino a oggi, il rientro delle ceneri nel Comune di Napoli era gratuito, anche se la cremazione avveniva in un impianto esterno.
Questa esenzione era stata concessa in via temporanea, proprio perché l’impianto cittadino non era ancora attivo.
Ora che il servizio comunale è pienamente operativo, l’amministrazione ha deciso di rimuovere l’eccezione.
Le parole dell’assessore: “Non è una nuova tassa”
A chiarire la natura del provvedimento è l’assessore ai Cimiteri, Vincenzo Santagada.
«Non si tratta di una nuova tassa», afferma.
«La voce di spesa per il trasporto di salme o resti mortali da fuori comune esiste dal 2019.
L’esenzione per il rientro delle urne era solo provvisoria, in attesa che l’impianto comunale entrasse in funzione».
Con la nuova delibera, quindi, si torna alla normalità tariffaria, con l’aggiunta di un costo che incentiva, di fatto, l’utilizzo dell’impianto cittadino.
A Napoli il cambiamento impatta economicamente sulle famiglie
Per i cittadini napoletani che decidono di affidarsi a crematori esterni, il nuovo regolamento rappresenta un ulteriore aggravio economico.
La somma di 120 euro si aggiunge alle spese funerarie già previste, come il costo del trasporto, del cofano, della cerimonia e degli adempimenti amministrativi.
Chi invece sceglie l’impianto di Poggioreale non subirà alcuna maggiorazione, potendo così risparmiare sull’intero iter funerario.
Una misura che, secondo alcuni operatori del settore, potrebbe portare a una maggiore centralizzazione dei servizi nella città di Napoli.
LPP