Addio a Alf Clausen, l’anima musicale de I Simpson.

Il compositore che ha dato voce alla famiglia più famosa d’America
L’universo giallo de I Simpson perde la sua anima musicale.
Alf Clausen, storico compositore del celebre cartone animato creato da Matt Groening, si spegne a 84 anni nella sua casa di Los Angeles.
Con lui scompare uno dei pilastri meno visibili ma più amati dello show: la colonna sonora che ha accompagnato per quasi trent’anni le avventure di Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie.
Nato a Minneapolis il 28 marzo 1941, Clausen si forma musicalmente tra la North Dakota State University, l’Università del Wisconsin e la prestigiosa Berklee College of Music di Boston.
Inizia la sua carriera nel mondo del cinema e della televisione, firmando le musiche di Saranno famosi, Moonlighting, ALF, Una pazza giornata di vacanza e persino Una pallottola spuntata.
Ma è nel 1990 che la sua vita cambia per sempre: viene chiamato a comporre le musiche per I Simpson.
Una sinfonia lunga 27 anni
Per quasi tre decenni, Alf Clausen è il cuore sonoro della serie animata più longeva della televisione americana.
Ogni episodio è accompagnato da orchestrazioni originali, ironiche e raffinate, capaci di dare profondità a personaggi e situazioni con una sensibilità rara.
Clausen riesce nell’impresa di rendere I Simpson un’esperienza audiovisiva completa, elevando il linguaggio del cartone animato a opera culturale.
Il suo contributo è così essenziale che Matt Groening, creatore della serie, lo definisce «uno dei tesori non riconosciuti dello show».
Le sue composizioni gli valgono 30 nomination agli Emmy Awards (di cui 21 proprio per I Simpson) e due vittorie consecutive nel 1997 e nel 1998.
Vince anche otto ASCAP Awards e cinque Annie Awards, diventando una figura di riferimento assoluta nella musica per l’animazione.
L’addio, la malattia e il ricordo
Nel 2017, dopo 27 anni di lavoro ininterrotto, Clausen viene licenziato in circostanze controverse e sostituito dallo studio Bleeding Fingers Music, co-fondato da Hans Zimmer.
Una scelta che fece discutere e segnò una frattura emotiva con il pubblico e la produzione.
Clausen convive per otto anni con una grave malattia neurodegenerativa, la paralisi sopranucleare progressiva.
Muore giovedì 29 maggio 2024, circondato dai suoi familiari, come racconta la figlia Kaarin a The Hollywood Reporter.
Aveva continuato a ispirare affetto e stima in tutti i colleghi, come dimostrano le parole di Al Jean, storico sceneggiatore della serie: «Era un uomo incredibilmente talentuoso che ha fatto così tanto per I Simpson.»
L’eredità di un genio discreto
Alf Clausen lascia un’impronta indelebile nel mondo dell’intrattenimento.
La sua musica ha dato corpo e anima a uno degli show più iconici della storia, attraversando le generazioni e restando nel cuore di milioni di spettatori.
La sigla di fine episodio, le parodie musicali, le scene orchestrate con geniale ironia: tutto porta la sua firma.
E anche se il suo nome non compariva mai in primo piano, ogni nota che ha composto continua a risuonare nelle orecchie di chiunque abbia mai visitato Springfield.
Il compositore che ha dato voce alla famiglia più famosa d’America
L’universo giallo de I Simpson perde la sua anima musicale.
Alf Clausen, storico compositore del celebre cartone animato creato da Matt Groening, si spegne a 84 anni nella sua casa di Los Angeles.
Con lui scompare uno dei pilastri meno visibili ma più amati dello show: la colonna sonora che ha accompagnato per quasi trent’anni le avventure di Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie.
Nato a Minneapolis il 28 marzo 1941, Clausen si forma musicalmente tra la North Dakota State University, l’Università del Wisconsin e la prestigiosa Berklee College of Music di Boston.
Inizia la sua carriera nel mondo del cinema e della televisione, firmando le musiche di Saranno famosi, Moonlighting, ALF, Una pazza giornata di vacanza e persino Una pallottola spuntata.
Ma è nel 1990 che la sua vita cambia per sempre: viene chiamato a comporre le musiche per I Simpson.
Una sinfonia lunga 27 anni
Per quasi tre decenni, Alf Clausen è il cuore sonoro della serie animata più longeva della televisione americana.
Ogni episodio è accompagnato da orchestrazioni originali, ironiche e raffinate, capaci di dare profondità a personaggi e situazioni con una sensibilità rara.
Clausen riesce nell’impresa di rendere I Simpson un’esperienza audiovisiva completa, elevando il linguaggio del cartone animato a opera culturale.
Il suo contributo è così essenziale che Matt Groening, creatore della serie, lo definisce «uno dei tesori non riconosciuti dello show».
Le sue composizioni gli valgono 30 nomination agli Emmy Awards (di cui 21 proprio per I Simpson) e due vittorie consecutive nel 1997 e nel 1998.
Vince anche otto ASCAP Awards e cinque Annie Awards, diventando una figura di riferimento assoluta nella musica per l’animazione.
L’addio, la malattia e il ricordo
Nel 2017, dopo 27 anni di lavoro ininterrotto, Clausen viene licenziato in circostanze controverse e sostituito dallo studio Bleeding Fingers Music, co-fondato da Hans Zimmer.
Una scelta che fece discutere e segnò una frattura emotiva con il pubblico e la produzione.
Clausen convive per otto anni con una grave malattia neurodegenerativa, la paralisi sopranucleare progressiva.
Muore giovedì 29 maggio 2024, circondato dai suoi familiari, come racconta la figlia Kaarin a The Hollywood Reporter.
Aveva continuato a ispirare affetto e stima in tutti i colleghi, come dimostrano le parole di Al Jean, storico sceneggiatore della serie: «Era un uomo incredibilmente talentuoso che ha fatto così tanto per I Simpson.»
L’eredità di un genio discreto
Alf Clausen lascia un’impronta indelebile nel mondo dell’intrattenimento.
La sua musica ha dato corpo e anima a uno degli show più iconici della storia, attraversando le generazioni e restando nel cuore di milioni di spettatori.
La sigla di fine episodio, le parodie musicali, le scene orchestrate con geniale ironia: tutto porta la sua firma.
E anche se il suo nome non compariva mai in primo piano, ogni nota che ha composto continua a risuonare nelle orecchie di chiunque abbia mai visitato Springfield.