Addio a Rosetta Dello Siesto, l’amata moglie del Maestro Andrea Camilleri.

Si è spenta a 97 anni Rosetta Dello Siesto, moglie e compagna di una vita del celebre scrittore siciliano Andrea Camilleri.
Rosetta, una vita accanto a Camilleri
Rosetta non è stata soltanto la moglie dell’indimenticato Maestro Camilleri, creatore del Commissario Montalbano.
È stata la sua prima lettrice, la sua complice silenziosa, la presenza costante nei momenti di fatica e di successo.
“Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei”, diceva Camilleri con affetto.
Si erano sposati nel 1957, dopo essersi conosciuti a teatro.
Lui era alla regia di uno spettacolo su Pico della Mirandola, lei – giovane neolaureata – era stata chiamata a collaborare proprio per la sua tesi sull’umanista. Un incontro nato dal caso, diventato destino.
Sessantadue anni insieme tra amore, teatro e letteratura
Dal matrimonio sono nate tre figlie, e la famiglia è cresciuta con quattro nipoti e due pronipoti, Matilda e Andrea.
Proprio a Matilda, Camilleri ha dedicato il suo libro Ora dimmi di te. Lettera a Matilda, in cui raccontava anche il tenero inizio della storia d’amore con Rosetta.
Scriveva di lei con emozione e sincerità:
“Ogni sera, prima di addormentarmi, mi appariva davanti agli occhi il suo sorriso”.
Un amore profondo, saldo, mai scalfito dal tempo o dagli eventi.
“Se il mio matrimonio è durato tanto, lo devo alla sua intelligenza, alla sua comprensione e alla sua pazienza”, confessava lo scrittore.
Rosetta ha accompagnato Camilleri prima nel lungo percorso in Rai e poi nell’avventura editoriale, iniziata tardi ma diventata fenomeno letterario internazionale.
L’ultima pagina: Rosetta raggiunge Andrea
Dal 17 luglio 2019, giorno della morte di Camilleri, Rosetta ha vissuto nel silenzio e nel riserbo che l’ha sempre contraddistinta.
Ora, a distanza di quasi sei anni, i loro destini si ricongiungono.
Chi l’ha conosciuta la descrive come una donna discreta, colta e determinata.
Una figura centrale nella vita dello scrittore, lontana dai riflettori ma essenziale nel suo universo creativo.
Si è spenta a 97 anni Rosetta Dello Siesto, moglie e compagna di una vita del celebre scrittore siciliano Andrea Camilleri.
Rosetta, una vita accanto a Camilleri
Rosetta non è stata soltanto la moglie dell’indimenticato Maestro Camilleri, creatore del Commissario Montalbano.
È stata la sua prima lettrice, la sua complice silenziosa, la presenza costante nei momenti di fatica e di successo.
“Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei”, diceva Camilleri con affetto.
Si erano sposati nel 1957, dopo essersi conosciuti a teatro.
Lui era alla regia di uno spettacolo su Pico della Mirandola, lei – giovane neolaureata – era stata chiamata a collaborare proprio per la sua tesi sull’umanista. Un incontro nato dal caso, diventato destino.
Sessantadue anni insieme tra amore, teatro e letteratura
Dal matrimonio sono nate tre figlie, e la famiglia è cresciuta con quattro nipoti e due pronipoti, Matilda e Andrea.
Proprio a Matilda, Camilleri ha dedicato il suo libro Ora dimmi di te. Lettera a Matilda, in cui raccontava anche il tenero inizio della storia d’amore con Rosetta.
Scriveva di lei con emozione e sincerità:
“Ogni sera, prima di addormentarmi, mi appariva davanti agli occhi il suo sorriso”.
Un amore profondo, saldo, mai scalfito dal tempo o dagli eventi.
“Se il mio matrimonio è durato tanto, lo devo alla sua intelligenza, alla sua comprensione e alla sua pazienza”, confessava lo scrittore.
Rosetta ha accompagnato Camilleri prima nel lungo percorso in Rai e poi nell’avventura editoriale, iniziata tardi ma diventata fenomeno letterario internazionale.
L’ultima pagina: Rosetta raggiunge Andrea
Dal 17 luglio 2019, giorno della morte di Camilleri, Rosetta ha vissuto nel silenzio e nel riserbo che l’ha sempre contraddistinta.
Ora, a distanza di quasi sei anni, i loro destini si ricongiungono.
Chi l’ha conosciuta la descrive come una donna discreta, colta e determinata.
Una figura centrale nella vita dello scrittore, lontana dai riflettori ma essenziale nel suo universo creativo.