Cimitero-giungla a Jesi: tombe sommerse dalla vegetazione, proteste dei cittadini.

Cimitero-giungla a Jesi: erba alta, rami invasivi e lumini spenti: il Cimitero Monumentale di via Santa Lucia nel degrado.
A Jesi esplode la polemica per le condizioni di abbandono.
Una vera e propria “giungla urbana”, dove i visitatori sono costretti a tagliare rami per raggiungere le tombe dei propri cari.
A denunciare la situazione è Marco Giampaoletti, ex consigliere comunale e storico punto di riferimento per il quartiere San Giuseppe, che raccoglie lo sfogo di tanti cittadini indignati.
Cimitero-giungla: il Campo 3 sommerso dalla vegetazione “Impossibile pregare”
Il cuore del problema si trova al Campo 3, già noto tra i residenti come “il posto in verdura”.
Qui l’erba cresce senza controllo, le mura sono completamente ricoperte da piante rampicanti e molte tombe risultano irraggiungibili.
«La vegetazione ha invaso anche le lapidi», afferma Giampaoletti, «alcuni cittadini hanno dovuto portare da casa attrezzi per tagliare rami e arbusti solo per poter accedere e pregare».
Una situazione che, oltre al danno visivo e al disagio emotivo, pone seri interrogativi sull’igiene e la sicurezza dell’intera area.
Non solo erbacce: lumini votivi spenti e degrado diffuso
Oltre all’invasione del verde, un altro problema segnalato riguarda i lumini votivi, spesso non funzionanti.
Le cause? I cavi elettrici corrono lungo le mura, oggi completamente sommerse da piante selvatiche.
«Sistemare un lume significa dover fare spazio tra rami e foglie. È inaccettabile che in un luogo così sacro ci si debba arrangiare come in un campo incolto», denuncia Giampaoletti.
Secondo molti cittadini, la situazione rappresenta una mancanza di rispetto verso i defunti e verso chi li visita con regolarità.
Cimitero-giungla: appello all’amministrazione comunale
Il cimitero monumentale di Jesi, custode della memoria collettiva e della storia locale, dovrebbe essere un luogo di cura, decoro e silenzioso rispetto.
E invece, oggi, si presenta come un’area dimenticata dalle istituzioni.
«Dove sono il vicesindaco e gli assessori?», si chiede Giampaoletti, chiedendo un intervento urgente e strutturato da parte dell’amministrazione.
I cittadini, intanto, attendono risposte concrete e interventi rapidi, perché la memoria dei propri cari merita molto più di un campo abbandonato.
Cimitero-giungla a Jesi: erba alta, rami invasivi e lumini spenti: il Cimitero Monumentale di via Santa Lucia nel degrado.
A Jesi esplode la polemica per le condizioni di abbandono.
Una vera e propria “giungla urbana”, dove i visitatori sono costretti a tagliare rami per raggiungere le tombe dei propri cari.
A denunciare la situazione è Marco Giampaoletti, ex consigliere comunale e storico punto di riferimento per il quartiere San Giuseppe, che raccoglie lo sfogo di tanti cittadini indignati.
Cimitero-giungla: il Campo 3 sommerso dalla vegetazione “Impossibile pregare”
Il cuore del problema si trova al Campo 3, già noto tra i residenti come “il posto in verdura”.
Qui l’erba cresce senza controllo, le mura sono completamente ricoperte da piante rampicanti e molte tombe risultano irraggiungibili.
«La vegetazione ha invaso anche le lapidi», afferma Giampaoletti, «alcuni cittadini hanno dovuto portare da casa attrezzi per tagliare rami e arbusti solo per poter accedere e pregare».
Una situazione che, oltre al danno visivo e al disagio emotivo, pone seri interrogativi sull’igiene e la sicurezza dell’intera area.
Non solo erbacce: lumini votivi spenti e degrado diffuso
Oltre all’invasione del verde, un altro problema segnalato riguarda i lumini votivi, spesso non funzionanti.
Le cause? I cavi elettrici corrono lungo le mura, oggi completamente sommerse da piante selvatiche.
«Sistemare un lume significa dover fare spazio tra rami e foglie. È inaccettabile che in un luogo così sacro ci si debba arrangiare come in un campo incolto», denuncia Giampaoletti.
Secondo molti cittadini, la situazione rappresenta una mancanza di rispetto verso i defunti e verso chi li visita con regolarità.
Cimitero-giungla: appello all’amministrazione comunale
Il cimitero monumentale di Jesi, custode della memoria collettiva e della storia locale, dovrebbe essere un luogo di cura, decoro e silenzioso rispetto.
E invece, oggi, si presenta come un’area dimenticata dalle istituzioni.
«Dove sono il vicesindaco e gli assessori?», si chiede Giampaoletti, chiedendo un intervento urgente e strutturato da parte dell’amministrazione.
I cittadini, intanto, attendono risposte concrete e interventi rapidi, perché la memoria dei propri cari merita molto più di un campo abbandonato.