Palermo, Cimitero dei Rotoli. Torna l’incubo delle bare in deposito: 35 salme in attesa di sepoltura.

Al cimitero dei Rotoli di Palermo si è tornati a parlare di emergenza sepolture.
Sono infatti 35 le bare ferme in deposito, in attesa di essere tumulate, a causa di uno sciopero dei lavoratori della Reset, la partecipata comunale incaricata dei servizi cimiteriali.
Uno scenario che rievoca le immagini dolorose del recente passato, quando centinaia di salme restarono in attesa di sepoltura per mesi.
Lo sciopero degli operatori funebri e le sue cause
Al Cimitero dei Rotoli di Palermo la protesta è cominciata martedì ed è durata due giorni. Oltretutto bloccando completamente le operazioni di tumulazione, inumazione ed estumulazione.
I dipendenti coinvolti sono una trentina e rivendicano un trattamento economico più equo rispetto ai colleghi addetti ad altri servizi, come la pulizia o il portierato.
Una richiesta legittima, secondo i sindacati, che evidenzia da tempo una disparità nei contratti e nei compensi.
Palermo, Cimitero dei Rotoli: disagi per le famiglie e problemi igienico-sanitari
Tra i più colpiti da questa situazione ci sono, ancora una volta, i familiari dei defunti.
Un uomo ha raccontato a PalermoToday il dolore vissuto dalla sua famiglia: “Mia madre è morta venerdì e ancora non è stata sepolta. Le bare iniziano a perdere liquidi, l’area è stata interdetta per ragioni igieniche. È disumano vivere un dolore così, aggravato da un’attesa che non ha senso”.
Il fenomeno del percolamento, favorito dal caldo e dalla permanenza prolungata delle salme, ha infatti costretto a interdire alcune aree del deposito con cartelli che parlano chiaro: “Divieto di accesso per motivi igienico-sanitari”.
Palermo, Cimitero dei Rotoli: l’intervento del Comune
L’assessore ai Servizi cimiteriali Totò Orlando ha dichiarato che le operazioni sono già riprese e che la responsabilità dell’accaduto è tutta interna alla Reset.
“Il Comune è vittima della situazione – ha detto – e vigilerà affinché non si ripetano episodi simili a quelli del passato. Entro sabato, grazie alla ripresa dei servizi, il pregresso sarà completamente azzerato”.
Un impegno che arriva per scongiurare il ritorno dell’incubo vissuto nel 2023, quando centinaia di salme rimasero in attesa nei depositi per mesi.
La vicenda del cimitero dei Rotoli mette ancora una volta in luce le fragilità del sistema cimiteriale palermitano.
Nonostante i progressi rispetto al passato, basta un’interruzione di pochi giorni per far riaffiorare criticità gravi e inaccettabili.
Al cimitero dei Rotoli di Palermo si è tornati a parlare di emergenza sepolture.
Sono infatti 35 le bare ferme in deposito, in attesa di essere tumulate, a causa di uno sciopero dei lavoratori della Reset, la partecipata comunale incaricata dei servizi cimiteriali.
Uno scenario che rievoca le immagini dolorose del recente passato, quando centinaia di salme restarono in attesa di sepoltura per mesi.
Lo sciopero degli operatori funebri e le sue cause
Al Cimitero dei Rotoli di Palermo la protesta è cominciata martedì ed è durata due giorni. Oltretutto bloccando completamente le operazioni di tumulazione, inumazione ed estumulazione.
I dipendenti coinvolti sono una trentina e rivendicano un trattamento economico più equo rispetto ai colleghi addetti ad altri servizi, come la pulizia o il portierato.
Una richiesta legittima, secondo i sindacati, che evidenzia da tempo una disparità nei contratti e nei compensi.
Palermo, Cimitero dei Rotoli: disagi per le famiglie e problemi igienico-sanitari
Tra i più colpiti da questa situazione ci sono, ancora una volta, i familiari dei defunti.
Un uomo ha raccontato a PalermoToday il dolore vissuto dalla sua famiglia: “Mia madre è morta venerdì e ancora non è stata sepolta. Le bare iniziano a perdere liquidi, l’area è stata interdetta per ragioni igieniche. È disumano vivere un dolore così, aggravato da un’attesa che non ha senso”.
Il fenomeno del percolamento, favorito dal caldo e dalla permanenza prolungata delle salme, ha infatti costretto a interdire alcune aree del deposito con cartelli che parlano chiaro: “Divieto di accesso per motivi igienico-sanitari”.
Palermo, Cimitero dei Rotoli: l’intervento del Comune
L’assessore ai Servizi cimiteriali Totò Orlando ha dichiarato che le operazioni sono già riprese e che la responsabilità dell’accaduto è tutta interna alla Reset.
“Il Comune è vittima della situazione – ha detto – e vigilerà affinché non si ripetano episodi simili a quelli del passato. Entro sabato, grazie alla ripresa dei servizi, il pregresso sarà completamente azzerato”.
Un impegno che arriva per scongiurare il ritorno dell’incubo vissuto nel 2023, quando centinaia di salme rimasero in attesa nei depositi per mesi.
La vicenda del cimitero dei Rotoli mette ancora una volta in luce le fragilità del sistema cimiteriale palermitano.
Nonostante i progressi rispetto al passato, basta un’interruzione di pochi giorni per far riaffiorare criticità gravi e inaccettabili.