Selfie e video con ossa umane al cimitero: ragazzini denunciati.

Il gesto choc nel piccolo camposanto
Un episodio inquietante ha scosso la comunità di Reno Finalese, nel Ferrarese.
Alcuni ragazzini minorenni hanno infatti aperto una botola all’interno del cimitero e hanno trovato resti umani, tra cui teschi e ossa.
Invece di avvisare le autorità, i giovani hanno scelto di riprendersi con lo smartphone mentre maneggiavano quei resti, trasformando la macabra scoperta in un “gioco” da condividere nelle chat.
I video, circolati rapidamente su gruppi social e di messaggistica, hanno destato ribrezzo e sconcerto.
Un cittadino ha deciso di segnalare l’accaduto ai carabinieri di Casumaro e della Compagnia di Cento, avviando le indagini.
L’intervento dei carabinieri e le denunce
Dopo alcuni accertamenti, i militari hanno identificato i giovani coinvolti, tutti residenti tra il Centese e il Finalese.
Il gruppo è stato denunciato alla Procura minorile con l’ipotesi di vilipendio di cadavere, un reato previsto dal Codice penale.
Resta da chiarire se l’ingresso abusivo nel cimitero possa configurare ulteriori violazioni di legge.
Secondo indiscrezioni, almeno uno dei ragazzi avrebbe manifestato pentimento e si sarebbe presentato spontaneamente in caserma.
La stanza dove è avvenuto il ritrovamento è stata sequestrata per ulteriori verifiche.
Cosa è successo dentro al cimitero
I ragazzi si erano introdotti in un locale un tempo adibito a guardiania.
All’interno hanno trovato una botola che, una volta aperta, ha rivelato la presenza di ossa e teschi umani.
Non si tratta dell’ossario ufficiale del camposanto, che si trova in un’altra area, ma di un deposito secondario di cui non era nota la funzione.
Invece di lasciare il luogo, i giovani hanno iniziato a manipolare i resti senza alcuna cautela, immortalando il tutto con selfie e video.
Un comportamento non solo irrispettoso verso i defunti e la comunità, ma anche rischioso per la salute, poiché la movimentazione di resti umani può liberare sostanze nocive legate alla decomposizione.
Le voci in paese e i precedenti
La notizia, rimasta nascosta per alcuni giorni, ha alimentato voci incontrollate in paese.
Molti residenti avevano ipotizzato un furto sacrilego o addirittura un rito satanico.
Le indagini hanno invece chiarito la dinamica, riconducendo tutto a una sfida social priva di consapevolezza.
Secondo fonti locali, alcuni dei ragazzi coinvolti sarebbero gli stessi che in passato si erano filmati davanti al grande incendio di rotoballe a Casumaro.
Anche in quel caso, non per un reale coinvolgimento, ma per il bisogno di apparire attraverso i social.
Una riflessione sulla cultura del “like”
L’episodio del cimitero di Reno Finalese solleva interrogativi profondi sulla cultura digitale dei più giovani.
La ricerca di visibilità online, attraverso comportamenti estremi e irrispettosi, può avere conseguenze gravi sia sul piano penale che sociale.
Il caso dimostra quanto sia urgente educare le nuove generazioni al rispetto dei luoghi sacri, della memoria dei defunti e delle regole di convivenza civile.
Il gesto choc nel piccolo camposanto
Un episodio inquietante ha scosso la comunità di Reno Finalese, nel Ferrarese.
Alcuni ragazzini minorenni hanno infatti aperto una botola all’interno del cimitero e hanno trovato resti umani, tra cui teschi e ossa.
Invece di avvisare le autorità, i giovani hanno scelto di riprendersi con lo smartphone mentre maneggiavano quei resti, trasformando la macabra scoperta in un “gioco” da condividere nelle chat.
I video, circolati rapidamente su gruppi social e di messaggistica, hanno destato ribrezzo e sconcerto.
Un cittadino ha deciso di segnalare l’accaduto ai carabinieri di Casumaro e della Compagnia di Cento, avviando le indagini.
L’intervento dei carabinieri e le denunce
Dopo alcuni accertamenti, i militari hanno identificato i giovani coinvolti, tutti residenti tra il Centese e il Finalese.
Il gruppo è stato denunciato alla Procura minorile con l’ipotesi di vilipendio di cadavere, un reato previsto dal Codice penale.
Resta da chiarire se l’ingresso abusivo nel cimitero possa configurare ulteriori violazioni di legge.
Secondo indiscrezioni, almeno uno dei ragazzi avrebbe manifestato pentimento e si sarebbe presentato spontaneamente in caserma.
La stanza dove è avvenuto il ritrovamento è stata sequestrata per ulteriori verifiche.
Cosa è successo dentro al cimitero
I ragazzi si erano introdotti in un locale un tempo adibito a guardiania.
All’interno hanno trovato una botola che, una volta aperta, ha rivelato la presenza di ossa e teschi umani.
Non si tratta dell’ossario ufficiale del camposanto, che si trova in un’altra area, ma di un deposito secondario di cui non era nota la funzione.
Invece di lasciare il luogo, i giovani hanno iniziato a manipolare i resti senza alcuna cautela, immortalando il tutto con selfie e video.
Un comportamento non solo irrispettoso verso i defunti e la comunità, ma anche rischioso per la salute, poiché la movimentazione di resti umani può liberare sostanze nocive legate alla decomposizione.
Le voci in paese e i precedenti
La notizia, rimasta nascosta per alcuni giorni, ha alimentato voci incontrollate in paese.
Molti residenti avevano ipotizzato un furto sacrilego o addirittura un rito satanico.
Le indagini hanno invece chiarito la dinamica, riconducendo tutto a una sfida social priva di consapevolezza.
Secondo fonti locali, alcuni dei ragazzi coinvolti sarebbero gli stessi che in passato si erano filmati davanti al grande incendio di rotoballe a Casumaro.
Anche in quel caso, non per un reale coinvolgimento, ma per il bisogno di apparire attraverso i social.
Una riflessione sulla cultura del “like”
L’episodio del cimitero di Reno Finalese solleva interrogativi profondi sulla cultura digitale dei più giovani.
La ricerca di visibilità online, attraverso comportamenti estremi e irrispettosi, può avere conseguenze gravi sia sul piano penale che sociale.
Il caso dimostra quanto sia urgente educare le nuove generazioni al rispetto dei luoghi sacri, della memoria dei defunti e delle regole di convivenza civile.


















































































