Testamento solidale: nuova frontiera della generosità per GenZ e Millennials.
I giovani adulti e il lascito solidale: un gesto inaspettato ma sempre più sentito
In un Paese dove il testamento solidale è ancora spesso considerato un tema da over 50, arriva una sorpresa: sono proprio i giovani adulti a guardare con maggiore apertura a questo gesto di responsabilità e speranza.
Lo rivela una nuova ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale in occasione del lancio della campagna “Lascia che le cose belle continuino per sempre”.
A stupire è soprattutto la fascia tra i 25 e i 34 anni: 3 su 10 dichiarano di prendere in considerazione un lascito solidale per trasmettere i propri valori oltre la vita.
Un dato che supera perfino la media nazionale, ferma al 24,4%.
Una nuova visione del futuro: non solo eredità, ma memoria attiva
La ricerca, condotta da AstraRicerche su oltre mille italiani tra i 25 e i 70 anni, restituisce un’immagine inedita e incoraggiante.
Secondo Maura Gancitano, filosofa e fondatrice del progetto culturale Tlon, i dati segnalano «una nuova prospettiva sul post mortem».
Per molti under 35, infatti, il testamento non rappresenta più solo un passaggio di beni a figli o parenti, ma un atto che proietta i propri ideali nel futuro.
È la volontà di trasformare l’assenza in azione, la morte in continuità.
Un gesto che riflette un pensiero lungo, non più confinato nel privato ma proiettato nel bene collettivo.
Empatia, giustizia e speranza: i valori da tramandare
Tra i giovani che si dicono favorevoli al lascito solidale, emerge il desiderio di trasmettere valori come empatia, generosità, impegno sociale.
Quasi 1 su 2 (46%) indica l’empatia come uno degli aspetti della propria vita che si vorrebbe far durare per sempre, ben oltre la media nazionale del 37,6%.
I giovani adulti desiderano lasciare un segno che vada oltre la propria persona: vogliono contribuire a un mondo migliore, giusto, capace di imparare dagli errori del passato.
La nuova campagna del Comitato: un messaggio che parla di vita
Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro e portavoce del Comitato Testamento Solidale, sottolinea l’importanza di coinvolgere anche le nuove generazioni in questo percorso di consapevolezza.
«È un territorio ancora poco esplorato, ma è proprio dai giovani che può partire il cambiamento culturale», afferma.
La campagna “Lascia che le cose belle continuino per sempre”, realizzata con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, vuole essere un invito a riflettere sul significato profondo della propria eredità.
Non solo beni materiali, ma tracce di amore, cura e visione.
Un testamento che parla al futuro
In un’Italia dove oltre mezzo milione di persone ha già inserito un lascito nel proprio testamento, la crescita dell’interesse da parte dei più giovani rappresenta un segnale potente.
Un invito a riconsiderare il testamento non come una chiusura, ma come un’apertura al domani.
Un atto semplice, ma capace di far continuare le cose belle per sempre.
LPP
I giovani adulti e il lascito solidale: un gesto inaspettato ma sempre più sentito
In un Paese dove il testamento solidale è ancora spesso considerato un tema da over 50, arriva una sorpresa: sono proprio i giovani adulti a guardare con maggiore apertura a questo gesto di responsabilità e speranza.
Lo rivela una nuova ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale in occasione del lancio della campagna “Lascia che le cose belle continuino per sempre”.
A stupire è soprattutto la fascia tra i 25 e i 34 anni: 3 su 10 dichiarano di prendere in considerazione un lascito solidale per trasmettere i propri valori oltre la vita.
Un dato che supera perfino la media nazionale, ferma al 24,4%.
Una nuova visione del futuro: non solo eredità, ma memoria attiva
La ricerca, condotta da AstraRicerche su oltre mille italiani tra i 25 e i 70 anni, restituisce un’immagine inedita e incoraggiante.
Secondo Maura Gancitano, filosofa e fondatrice del progetto culturale Tlon, i dati segnalano «una nuova prospettiva sul post mortem».
Per molti under 35, infatti, il testamento non rappresenta più solo un passaggio di beni a figli o parenti, ma un atto che proietta i propri ideali nel futuro.
È la volontà di trasformare l’assenza in azione, la morte in continuità.
Un gesto che riflette un pensiero lungo, non più confinato nel privato ma proiettato nel bene collettivo.
Empatia, giustizia e speranza: i valori da tramandare
Tra i giovani che si dicono favorevoli al lascito solidale, emerge il desiderio di trasmettere valori come empatia, generosità, impegno sociale.
Quasi 1 su 2 (46%) indica l’empatia come uno degli aspetti della propria vita che si vorrebbe far durare per sempre, ben oltre la media nazionale del 37,6%.
I giovani adulti desiderano lasciare un segno che vada oltre la propria persona: vogliono contribuire a un mondo migliore, giusto, capace di imparare dagli errori del passato.
La nuova campagna del Comitato: un messaggio che parla di vita
Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro e portavoce del Comitato Testamento Solidale, sottolinea l’importanza di coinvolgere anche le nuove generazioni in questo percorso di consapevolezza.
«È un territorio ancora poco esplorato, ma è proprio dai giovani che può partire il cambiamento culturale», afferma.
La campagna “Lascia che le cose belle continuino per sempre”, realizzata con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, vuole essere un invito a riflettere sul significato profondo della propria eredità.
Non solo beni materiali, ma tracce di amore, cura e visione.
Un testamento che parla al futuro
In un’Italia dove oltre mezzo milione di persone ha già inserito un lascito nel proprio testamento, la crescita dell’interesse da parte dei più giovani rappresenta un segnale potente.
Un invito a riconsiderare il testamento non come una chiusura, ma come un’apertura al domani.
Un atto semplice, ma capace di far continuare le cose belle per sempre.
LPP
