1° giugno 2008. Muore Yves Saint Laurent, l’eleganza che rompe le regole.

Yves Saint Laurent nasce il 1° agosto 1936 a Orano, in Algeria, quando il paese è ancora un territorio coloniale francese.
Fin da bambino si diverte a disegnare abiti e a immaginare mondi dove il tessuto diventa forma, arte, potere.
A diciassette anni si trasferisce a Parigi.
Il sogno prende forma quasi subito.
Vince un concorso internazionale e viene notato da Christian Dior, che lo accoglie come suo pupillo.
Alla morte di Dior, il giovane Yves eredita la direzione artistica della maison.
È l’inizio di una leggenda.
Yves Saint Laurent e la nascita di uno stile
Nel 1961 fonda la sua casa di moda: la Yves Saint Laurent.
È un atto di coraggio e di visione.
Porta in passerella il tailleur pantalone per le donne, la sahariana, lo smoking femminile.
Spezza le regole, trasforma i codici.
Con lui la moda smette di essere un rituale elitario e diventa un mezzo di espressione personale e sociale.
Yves Saint Laurent si ispira all’arte, alla strada, all’Africa, al Marocco, a Mondrian, a Matisse.
Ogni collezione è una narrazione, un manifesto, un atto d’amore verso la bellezza e la libertà.
La sua influenza si estende ben oltre la passerella.
Diventa simbolo della donna moderna: sicura, indipendente, affascinante.
E resta, ancora oggi, un punto di riferimento imprescindibile per chiunque lavori nella moda o ne sia semplicemente affascinato.
La fine di una vita, l’inizio del mito
Yves Saint Laurent muore il 1° giugno 2008 nella sua casa di Parigi.
Aveva 71 anni.
Da tempo combatteva contro un male degenerativo e contro la depressione, che lo aveva accompagnato a fasi alterne nella vita.
I funerali si tengono il 5 giugno nella Cattedrale di Saint-Roch, alla presenza di artisti, modelle, colleghi e politici.
Riposa nel giardino della sua villa a Marrakech, in Marocco, accanto al compagno di una vita e socio, Pierre Bergé.
Nel Giardino Majorelle, oggi diventato meta di pellegrinaggio culturale, il suo spirito continua a vivere tra colori intensi e fiori esotici.
Non c’è epitaffio inciso nella pietra, ma ogni abito firmato YSL resta come una frase incisa nel tempo.
Yves Saint Laurent nasce il 1° agosto 1936 a Orano, in Algeria, quando il paese è ancora un territorio coloniale francese.
Fin da bambino si diverte a disegnare abiti e a immaginare mondi dove il tessuto diventa forma, arte, potere.
A diciassette anni si trasferisce a Parigi.
Il sogno prende forma quasi subito.
Vince un concorso internazionale e viene notato da Christian Dior, che lo accoglie come suo pupillo.
Alla morte di Dior, il giovane Yves eredita la direzione artistica della maison.
È l’inizio di una leggenda.
Yves Saint Laurent e la nascita di uno stile
Nel 1961 fonda la sua casa di moda: la Yves Saint Laurent.
È un atto di coraggio e di visione.
Porta in passerella il tailleur pantalone per le donne, la sahariana, lo smoking femminile.
Spezza le regole, trasforma i codici.
Con lui la moda smette di essere un rituale elitario e diventa un mezzo di espressione personale e sociale.
Yves Saint Laurent si ispira all’arte, alla strada, all’Africa, al Marocco, a Mondrian, a Matisse.
Ogni collezione è una narrazione, un manifesto, un atto d’amore verso la bellezza e la libertà.
La sua influenza si estende ben oltre la passerella.
Diventa simbolo della donna moderna: sicura, indipendente, affascinante.
E resta, ancora oggi, un punto di riferimento imprescindibile per chiunque lavori nella moda o ne sia semplicemente affascinato.
La fine di una vita, l’inizio del mito
Yves Saint Laurent muore il 1° giugno 2008 nella sua casa di Parigi.
Aveva 71 anni.
Da tempo combatteva contro un male degenerativo e contro la depressione, che lo aveva accompagnato a fasi alterne nella vita.
I funerali si tengono il 5 giugno nella Cattedrale di Saint-Roch, alla presenza di artisti, modelle, colleghi e politici.
Riposa nel giardino della sua villa a Marrakech, in Marocco, accanto al compagno di una vita e socio, Pierre Bergé.
Nel Giardino Majorelle, oggi diventato meta di pellegrinaggio culturale, il suo spirito continua a vivere tra colori intensi e fiori esotici.
Non c’è epitaffio inciso nella pietra, ma ogni abito firmato YSL resta come una frase incisa nel tempo.