11 giugno 1979. Muore John Wayne, il Duca che ha fatto la storia del cinema western.

John Wayne nasce il 26 maggio 1907 a Winterset, in Iowa, con il nome di Marion Robert Morrison.
Non sogna subito il cinema: la sua prima passione è il football, che pratica con grinta al college.
Ma un infortunio lo spinge verso altri orizzonti.
Comincia a frequentare i set come assistente, e a poco a poco la cinepresa lo scopre.
È il regista Raoul Walsh a ribattezzarlo John Wayne, regalando a Hollywood un nuovo eroe dal volto ruvido e sincero.
John Wayne e l’America nella sua ombra lunga
Wayne diventa la personificazione dell’uomo del West.
Il cappello calato sugli occhi, l’andatura inconfondibile, lo sguardo duro ma leale.
Con Ombre rosse di John Ford, esplode come protagonista di un genere che lo seguirà per tutta la carriera.
Il western non è solo polvere e pistole: nei suoi film si combattono battaglie morali, si raccontano onore, giustizia, sacrificio.
Wayne incarna questi valori con autenticità, dentro e fuori dallo schermo.
Lavora con registi leggendari, da Howard Hawks a Henry Hathaway, e partecipa a più di 170 film.
Vince l’Oscar nel 1970 per Il Grinta, ma il riconoscimento più grande arriva dal pubblico, che lo trasforma in simbolo.
Per molti, John Wayne è l’America: contraddittoria, epica, testarda, ma profondamente umana.
L’addio al Duca
L’11 giugno 1979 John Wayne muore a Los Angeles, dopo una lunga battaglia contro il cancro allo stomaco.
Ha 72 anni.
Riposa nel Pacific View Memorial Park, a Corona del Mar, in California.
Il mondo lo conosce come “il Duca”, un soprannome che lo accompagna per tutta la vita.
Ma non nasce sul set: da bambino, Wayne ha un cane di nome Duke, inseparabile compagno di giochi.
Gli abitanti del quartiere iniziano a chiamare anche lui con quel nome, e il nomignolo resta.
Con oltre 170 film, John Wayne ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema e nell’immaginario collettivo.
John Wayne nasce il 26 maggio 1907 a Winterset, in Iowa, con il nome di Marion Robert Morrison.
Non sogna subito il cinema: la sua prima passione è il football, che pratica con grinta al college.
Ma un infortunio lo spinge verso altri orizzonti.
Comincia a frequentare i set come assistente, e a poco a poco la cinepresa lo scopre.
È il regista Raoul Walsh a ribattezzarlo John Wayne, regalando a Hollywood un nuovo eroe dal volto ruvido e sincero.
John Wayne e l’America nella sua ombra lunga
Wayne diventa la personificazione dell’uomo del West.
Il cappello calato sugli occhi, l’andatura inconfondibile, lo sguardo duro ma leale.
Con Ombre rosse di John Ford, esplode come protagonista di un genere che lo seguirà per tutta la carriera.
Il western non è solo polvere e pistole: nei suoi film si combattono battaglie morali, si raccontano onore, giustizia, sacrificio.
Wayne incarna questi valori con autenticità, dentro e fuori dallo schermo.
Lavora con registi leggendari, da Howard Hawks a Henry Hathaway, e partecipa a più di 170 film.
Vince l’Oscar nel 1970 per Il Grinta, ma il riconoscimento più grande arriva dal pubblico, che lo trasforma in simbolo.
Per molti, John Wayne è l’America: contraddittoria, epica, testarda, ma profondamente umana.
L’addio al Duca
L’11 giugno 1979 John Wayne muore a Los Angeles, dopo una lunga battaglia contro il cancro allo stomaco.
Ha 72 anni.
Riposa nel Pacific View Memorial Park, a Corona del Mar, in California.
Il mondo lo conosce come “il Duca”, un soprannome che lo accompagna per tutta la vita.
Ma non nasce sul set: da bambino, Wayne ha un cane di nome Duke, inseparabile compagno di giochi.
Gli abitanti del quartiere iniziano a chiamare anche lui con quel nome, e il nomignolo resta.
Con oltre 170 film, John Wayne ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema e nell’immaginario collettivo.