11 maggio 2001. Muore Turi Ferro, maestro del dialetto e della parola.

Turi Ferro nasce a Catania il 10 gennaio 1921.
Fin da giovane sviluppa una passione profonda per il teatro, che lo porta a diventare una delle voci più autorevoli della scena italiana del Novecento.
Cresce in una Sicilia viva di cultura popolare, che lui stesso saprà raccontare con maestria, dando vita a personaggi memorabili e a interpretazioni di straordinaria intensità.
Turi Ferro e la rinascita del teatro dialettale
La carriera di Turi Ferro si intreccia con quella del Teatro Stabile di Catania, da lui fondato e diretto con determinazione.
Porta in scena Pirandello, Martoglio, Verga, ma anche testi contemporanei, sempre con un rispetto profondo per la lingua, i ritmi e le sfumature della sua terra.
Con il suo stile, restituisce al dialetto siciliano la dignità di grande lingua teatrale, capace di emozionare, far riflettere e raccontare l’umano con autenticità.
Accanto alla moglie Ida Carrara, attrice di talento, costruisce una compagnia solida, che forma e valorizza generazioni di artisti.
Il cinema e la televisione
Oltre al teatro, Turi Ferro lascia il segno anche nel cinema e in televisione.
Appare in film come Divorzio all’italiana, Sedotta e abbandonata, C’eravamo tanto amati, accanto a registi del calibro di Germi, Comencini e Scola.
Con la sua presenza scenica solida, interpreta padri autoritari, uomini del Sud, figure tragiche e comiche, tutte con la stessa intensità.
In televisione partecipa a numerose produzioni Rai, conquistando anche il grande pubblico.
La sua arte non conosce confini di palco o di schermo: ovunque reciti, porta verità.
L’ultimo saluto a un gigante del palcoscenico
Turi Ferro si spegne l’11 maggio 2001 a Catania, la città che lo ha visto nascere e a cui ha dato tanto.
Riposa nel cimitero monumentale di Catania.
Sulla sua tomba, il rispetto e l’affetto della sua gente parlano più di qualunque epitaffio.
Il suo ricordo resta vivo nelle parole, nelle interpretazioni, nei teatri pieni di applausi che ancora risuonano del suo talento.
Turi Ferro non è stato solo un attore, ma un ponte tra la tradizione e il rinnovamento, tra la Sicilia del passato e quella che ancora oggi si racconta, attraverso di lui.
Turi Ferro nasce a Catania il 10 gennaio 1921.
Fin da giovane sviluppa una passione profonda per il teatro, che lo porta a diventare una delle voci più autorevoli della scena italiana del Novecento.
Cresce in una Sicilia viva di cultura popolare, che lui stesso saprà raccontare con maestria, dando vita a personaggi memorabili e a interpretazioni di straordinaria intensità.
Turi Ferro e la rinascita del teatro dialettale
La carriera di Turi Ferro si intreccia con quella del Teatro Stabile di Catania, da lui fondato e diretto con determinazione.
Porta in scena Pirandello, Martoglio, Verga, ma anche testi contemporanei, sempre con un rispetto profondo per la lingua, i ritmi e le sfumature della sua terra.
Con il suo stile, restituisce al dialetto siciliano la dignità di grande lingua teatrale, capace di emozionare, far riflettere e raccontare l’umano con autenticità.
Accanto alla moglie Ida Carrara, attrice di talento, costruisce una compagnia solida, che forma e valorizza generazioni di artisti.
Il cinema e la televisione
Oltre al teatro, Turi Ferro lascia il segno anche nel cinema e in televisione.
Appare in film come Divorzio all’italiana, Sedotta e abbandonata, C’eravamo tanto amati, accanto a registi del calibro di Germi, Comencini e Scola.
Con la sua presenza scenica solida, interpreta padri autoritari, uomini del Sud, figure tragiche e comiche, tutte con la stessa intensità.
In televisione partecipa a numerose produzioni Rai, conquistando anche il grande pubblico.
La sua arte non conosce confini di palco o di schermo: ovunque reciti, porta verità.
L’ultimo saluto a un gigante del palcoscenico
Turi Ferro si spegne l’11 maggio 2001 a Catania, la città che lo ha visto nascere e a cui ha dato tanto.
Riposa nel cimitero monumentale di Catania.
Sulla sua tomba, il rispetto e l’affetto della sua gente parlano più di qualunque epitaffio.
Il suo ricordo resta vivo nelle parole, nelle interpretazioni, nei teatri pieni di applausi che ancora risuonano del suo talento.
Turi Ferro non è stato solo un attore, ma un ponte tra la tradizione e il rinnovamento, tra la Sicilia del passato e quella che ancora oggi si racconta, attraverso di lui.