12 maggio 1700. John Dryden, il poeta che diede voce al Seicento.

John Dryden nasce il 9 agosto 1631 a Aldwincle, nel Northamptonshire, in Inghilterra.
Cresce in un ambiente puritano, segnato da forti ideali religiosi e da una disciplina rigorosa.
Frequenta il Westminster School e poi il Trinity College di Cambridge, formandosi su una cultura classica che lascerà un’impronta profonda nella sua produzione letteraria.
John Dryden e il potere della parola
Nel panorama della letteratura inglese, John Dryden si impone come una figura centrale della seconda metà del Seicento.
Conquista il titolo di Poeta Laureato nel 1668 e diventa il principale rappresentante del neoclassicismo britannico.
Attraverso drammi, satire e poemi epici, Dryden esprime una visione lucida della società e della politica del suo tempo, con un linguaggio raffinato e penetrante.
Opere come Absalom and Achitophel e Mac Flecknoe testimoniano il suo talento nella satira, mentre traduzioni come quelle di Virgilio e Ovidio rivelano una sensibilità filologica di altissimo livello.
Il suo stile, elegante e incisivo, influenza profondamente la poesia inglese dei decenni successivi.
Una figura che segna un’epoca
John Dryden non è solo un poeta, ma anche un critico letterario di straordinario rilievo.
Nel saggio An Essay of Dramatic Poesy, definisce i principi della drammaturgia moderna, contribuendo a plasmare il gusto letterario della sua epoca.
La sua capacità di coniugare pensiero e creatività fa di lui un autore capace di interpretare le tensioni culturali e politiche di un’Inghilterra in piena trasformazione.
La sua opera rimane un punto di riferimento imprescindibile per comprendere il passaggio dal barocco al classicismo.
La morte e il ricordo di John Dryden
John Dryden muore a Londra il 12 maggio 1700, all’età di 68 anni.
Viene sepolto nell’Abbazia di Westminster, nel Poets’ Corner, accanto ai più grandi poeti della storia inglese.
Un’ultima dimora che celebra il suo ruolo centrale nella cultura britannica.
John Dryden nasce il 9 agosto 1631 a Aldwincle, nel Northamptonshire, in Inghilterra.
Cresce in un ambiente puritano, segnato da forti ideali religiosi e da una disciplina rigorosa.
Frequenta il Westminster School e poi il Trinity College di Cambridge, formandosi su una cultura classica che lascerà un’impronta profonda nella sua produzione letteraria.
John Dryden e il potere della parola
Nel panorama della letteratura inglese, John Dryden si impone come una figura centrale della seconda metà del Seicento.
Conquista il titolo di Poeta Laureato nel 1668 e diventa il principale rappresentante del neoclassicismo britannico.
Attraverso drammi, satire e poemi epici, Dryden esprime una visione lucida della società e della politica del suo tempo, con un linguaggio raffinato e penetrante.
Opere come Absalom and Achitophel e Mac Flecknoe testimoniano il suo talento nella satira, mentre traduzioni come quelle di Virgilio e Ovidio rivelano una sensibilità filologica di altissimo livello.
Il suo stile, elegante e incisivo, influenza profondamente la poesia inglese dei decenni successivi.
Una figura che segna un’epoca
John Dryden non è solo un poeta, ma anche un critico letterario di straordinario rilievo.
Nel saggio An Essay of Dramatic Poesy, definisce i principi della drammaturgia moderna, contribuendo a plasmare il gusto letterario della sua epoca.
La sua capacità di coniugare pensiero e creatività fa di lui un autore capace di interpretare le tensioni culturali e politiche di un’Inghilterra in piena trasformazione.
La sua opera rimane un punto di riferimento imprescindibile per comprendere il passaggio dal barocco al classicismo.
La morte e il ricordo di John Dryden
John Dryden muore a Londra il 12 maggio 1700, all’età di 68 anni.
Viene sepolto nell’Abbazia di Westminster, nel Poets’ Corner, accanto ai più grandi poeti della storia inglese.
Un’ultima dimora che celebra il suo ruolo centrale nella cultura britannica.