15 giugno 1996. Muore Ella Fitzgerald, regina dello swing.

Ella Jane Fitzgerald nasce a Newport News, in Virginia, il 25 aprile 1917.
Trascorre la sua infanzia in un orfanotrofio di New York.
Appena diciassettenne fa il suo debutto in una gara per dilettanti all’Apollo Theater di Harlem, durante la serata dedicata agli artisti dilettanti.
Si presenta con l’intenzione di ballare, ma all’ultimo secondo cambia idea.
Canta.
E conquista tutti.
È l’inizio di una leggenda.
Ella Fitzgerald la regina dello swing e dello scat
Ella Fitzgerald non ha solo una voce perfetta.
Ha un’intonazione limpida, un’estensione vocale straordinaria e un controllo ritmico inimitabile.
Ma ciò che la distingue è soprattutto la capacità di improvvisare, trasformando ogni brano in un’esplosione di vitalità.
Diventa la regina dello scat, quella tecnica vocale jazz che usa la voce come strumento musicale.
Collabora con giganti come Louis Armstrong, Duke Ellington, Count Basie e Frank Sinatra.
I suoi “Songbook” dedicati ai grandi autori americani – da Cole Porter a George Gershwin – sono ancora oggi un riferimento imprescindibile per chi studia musica.
Con oltre 200 dischi pubblicati e 13 Grammy Awards vinti, Ella Fitzgerald entra di diritto nella storia del jazz.
La voce dell’anima
Ella Fitzgerald canta con l’anima.
Nelle sue intrepretazioni, nella sua voce c’è il sorriso mescolato alle lacrime.
È anche una pioniera della lotta contro la discriminazione razziale: il suo talento abbatte barriere in un’America ancora profondamente divisa.
In tour negli anni Cinquanta e Sessanta, impone clausole nei contratti per evitare sale “whites only”.
La sua arte diventa anche un gesto politico, anche se mai urlato.
Con dolcezza, Ella Fitzgerald rivoluziona la musica.
L’ultimo applauso
Ella Fitzgerald muore il 15 giugno 1996, a 79 anni, nella sua casa di Beverly Hills.
È sepolta al cimitero di Inglewood Park, in California.
La sua voce unica e intensa continua a cantare “Summertime, and the livin’ is easy”.
LPP
Ella Jane Fitzgerald nasce a Newport News, in Virginia, il 25 aprile 1917.
Trascorre la sua infanzia in un orfanotrofio di New York.
Appena diciassettenne fa il suo debutto in una gara per dilettanti all’Apollo Theater di Harlem, durante la serata dedicata agli artisti dilettanti.
Si presenta con l’intenzione di ballare, ma all’ultimo secondo cambia idea.
Canta.
E conquista tutti.
È l’inizio di una leggenda.
Ella Fitzgerald la regina dello swing e dello scat
Ella Fitzgerald non ha solo una voce perfetta.
Ha un’intonazione limpida, un’estensione vocale straordinaria e un controllo ritmico inimitabile.
Ma ciò che la distingue è soprattutto la capacità di improvvisare, trasformando ogni brano in un’esplosione di vitalità.
Diventa la regina dello scat, quella tecnica vocale jazz che usa la voce come strumento musicale.
Collabora con giganti come Louis Armstrong, Duke Ellington, Count Basie e Frank Sinatra.
I suoi “Songbook” dedicati ai grandi autori americani – da Cole Porter a George Gershwin – sono ancora oggi un riferimento imprescindibile per chi studia musica.
Con oltre 200 dischi pubblicati e 13 Grammy Awards vinti, Ella Fitzgerald entra di diritto nella storia del jazz.
La voce dell’anima
Ella Fitzgerald canta con l’anima.
Nelle sue intrepretazioni, nella sua voce c’è il sorriso mescolato alle lacrime.
È anche una pioniera della lotta contro la discriminazione razziale: il suo talento abbatte barriere in un’America ancora profondamente divisa.
In tour negli anni Cinquanta e Sessanta, impone clausole nei contratti per evitare sale “whites only”.
La sua arte diventa anche un gesto politico, anche se mai urlato.
Con dolcezza, Ella Fitzgerald rivoluziona la musica.
L’ultimo applauso
Ella Fitzgerald muore il 15 giugno 1996, a 79 anni, nella sua casa di Beverly Hills.
È sepolta al cimitero di Inglewood Park, in California.
La sua voce unica e intensa continua a cantare “Summertime, and the livin’ is easy”.
LPP