19 maggio 1994. Muore Jacqueline Kennedy Onassis, la First Lady che ha segnato un’epoca.

Jacqueline Kennedy Onassis nasce a Southampton, New York, il 28 luglio 1929.
Figlia dell’agiatezza e dell’alta società americana, cresce tra cultura e mondanità, distinguendosi per eleganza, intelligenza e uno stile sobrio che incanta fin da subito.
Dopo la laurea, lavora come giornalista per il Washington Times-Herald.
È proprio lì che il suo cammino incrocia quello di John Fitzgerald Kennedy, giovane senatore con grandi ambizioni.
Il loro matrimonio, celebrato nel 1953, inaugura una stagione nuova nella politica americana, fatta di charme e comunicazione visiva.
First Lady tra dolore e dignità
Nel 1961 Jacqueline diventa First Lady degli Stati Uniti.
Porta alla Casa Bianca un vento di rinnovamento culturale, promuovendo restauri storici e valorizzando l’arte americana.
Sotto la sua guida, la residenza presidenziale torna a essere simbolo della memoria collettiva.
La sua grazia conquista l’opinione pubblica mondiale, ma il prezzo della visibilità è altissimo.
Il 22 novembre 1963, a Dallas, Jacqueline è accanto a suo marito nel momento in cui viene assassinato.
In quell’istante drammatico, il suo volto resta impresso per sempre nella memoria collettiva.
Non urla, non crolla.
Resta in piedi, con lo stesso abito macchiato di sangue, perché il mondo “vedesse cosa hanno fatto a Jack”.
Jacqueline Kennedy Onassis e il secondo matrimonio
Nel 1968, sposa l’armatore greco Aristotele Onassis.
Una scelta che suscita critiche e clamore, ma che Jacqueline affronta con determinazione.
Vuole proteggere i figli, Caroline e John Jr., dal peso insostenibile del passato.
Dopo la morte di Onassis nel 1975, torna a New York e lavora come editor per importanti case editrici.
Con discrezione, costruisce una nuova identità, lontana dai riflettori ma coerente con il suo profilo di donna colta e riservata.
L’addio a un’icona
Jacqueline Kennedy Onassis muore il 19 maggio 1994 a New York, per un linfoma.
Viene sepolta accanto a John Kennedy nel Cimitero nazionale di Arlington, in Virginia.
Sulla sua tomba non vi sono frasi celebri.
Ma ogni volta che si parla di eleganza, forza e dignità, il suo nome riaffiora.
Jacqueline resta un simbolo universale: non solo una First Lady, ma un volto che attraversa la storia con grazia silenziosa.
Jacqueline Kennedy Onassis nasce a Southampton, New York, il 28 luglio 1929.
Figlia dell’agiatezza e dell’alta società americana, cresce tra cultura e mondanità, distinguendosi per eleganza, intelligenza e uno stile sobrio che incanta fin da subito.
Dopo la laurea, lavora come giornalista per il Washington Times-Herald.
È proprio lì che il suo cammino incrocia quello di John Fitzgerald Kennedy, giovane senatore con grandi ambizioni.
Il loro matrimonio, celebrato nel 1953, inaugura una stagione nuova nella politica americana, fatta di charme e comunicazione visiva.
First Lady tra dolore e dignità
Nel 1961 Jacqueline diventa First Lady degli Stati Uniti.
Porta alla Casa Bianca un vento di rinnovamento culturale, promuovendo restauri storici e valorizzando l’arte americana.
Sotto la sua guida, la residenza presidenziale torna a essere simbolo della memoria collettiva.
La sua grazia conquista l’opinione pubblica mondiale, ma il prezzo della visibilità è altissimo.
Il 22 novembre 1963, a Dallas, Jacqueline è accanto a suo marito nel momento in cui viene assassinato.
In quell’istante drammatico, il suo volto resta impresso per sempre nella memoria collettiva.
Non urla, non crolla.
Resta in piedi, con lo stesso abito macchiato di sangue, perché il mondo “vedesse cosa hanno fatto a Jack”.
Jacqueline Kennedy Onassis e il secondo matrimonio
Nel 1968, sposa l’armatore greco Aristotele Onassis.
Una scelta che suscita critiche e clamore, ma che Jacqueline affronta con determinazione.
Vuole proteggere i figli, Caroline e John Jr., dal peso insostenibile del passato.
Dopo la morte di Onassis nel 1975, torna a New York e lavora come editor per importanti case editrici.
Con discrezione, costruisce una nuova identità, lontana dai riflettori ma coerente con il suo profilo di donna colta e riservata.
L’addio a un’icona
Jacqueline Kennedy Onassis muore il 19 maggio 1994 a New York, per un linfoma.
Viene sepolta accanto a John Kennedy nel Cimitero nazionale di Arlington, in Virginia.
Sulla sua tomba non vi sono frasi celebri.
Ma ogni volta che si parla di eleganza, forza e dignità, il suo nome riaffiora.
Jacqueline resta un simbolo universale: non solo una First Lady, ma un volto che attraversa la storia con grazia silenziosa.