2 giugno 1987. Muore Andrés Segovia, il maestro che dona dignità classica alla chitarra.

Andrés Segovia nasce il 21 febbraio 1893 a Linares, in Andalusia.
Cresce immerso nei suoni della Spagna e si innamora della chitarra fin da bambino.
Ma nei primi anni del Novecento, lo strumento è relegato ai margini della musica colta.
Segovia invece intuisce un potenziale inesplorato.
Non si arrende all’idea che la chitarra debba restare confinata al folklore o alla musica popolare.
Studia da autodidatta.
Modella il suo stile con rigore e poesia.
E soprattutto inizia a costruire, nota dopo nota, un destino che cambierà la storia della musica classica.
Andrés Segovia, una carriera che riscrive la storia della chitarra
Con pazienza e determinazione, Andrés Segovia si impone come interprete raffinato e innovatore.
Debutta a Madrid nel 1912, poi incanta Barcellona e Parigi.
La sua tecnica impeccabile e la sua sensibilità conquistano le sale da concerto di tutto il mondo.
Segovia non è solo un virtuoso.
È un pioniere.
Trascrive brani di Bach e altri autori per chitarra, dimostrando che questo strumento può dialogare alla pari con il repertorio classico.
Spinge i compositori contemporanei a scrivere per lui.
Grazie al suo impegno, la chitarra entra nei conservatori, nei festival e nel cuore della musica accademica.
Diventa un maestro per intere generazioni.
Il suo suono è caldo, profondo, capace di raccontare senza parole.
La morte e l’eredità di un gigante
Andrés Segovia muore il 3 giugno 1987 a Madrid, all’età di 94 anni.
Fino agli ultimi anni continua a suonare e a insegnare.
La sua influenza è incalcolabile.
Resta un punto di riferimento per i chitarristi classici di ogni epoca.
Riposa nella cripta della cattedrale di Linares, la sua città natale.
Ogni sua incisione su vinile, ogni spartito trascritto, ogni lezione tramandata è una testimonianza viva del suo passaggio.
Andrés Segovia nasce il 21 febbraio 1893 a Linares, in Andalusia.
Cresce immerso nei suoni della Spagna e si innamora della chitarra fin da bambino.
Ma nei primi anni del Novecento, lo strumento è relegato ai margini della musica colta.
Segovia invece intuisce un potenziale inesplorato.
Non si arrende all’idea che la chitarra debba restare confinata al folklore o alla musica popolare.
Studia da autodidatta.
Modella il suo stile con rigore e poesia.
E soprattutto inizia a costruire, nota dopo nota, un destino che cambierà la storia della musica classica.
Andrés Segovia, una carriera che riscrive la storia della chitarra
Con pazienza e determinazione, Andrés Segovia si impone come interprete raffinato e innovatore.
Debutta a Madrid nel 1912, poi incanta Barcellona e Parigi.
La sua tecnica impeccabile e la sua sensibilità conquistano le sale da concerto di tutto il mondo.
Segovia non è solo un virtuoso.
È un pioniere.
Trascrive brani di Bach e altri autori per chitarra, dimostrando che questo strumento può dialogare alla pari con il repertorio classico.
Spinge i compositori contemporanei a scrivere per lui.
Grazie al suo impegno, la chitarra entra nei conservatori, nei festival e nel cuore della musica accademica.
Diventa un maestro per intere generazioni.
Il suo suono è caldo, profondo, capace di raccontare senza parole.
La morte e l’eredità di un gigante
Andrés Segovia muore il 3 giugno 1987 a Madrid, all’età di 94 anni.
Fino agli ultimi anni continua a suonare e a insegnare.
La sua influenza è incalcolabile.
Resta un punto di riferimento per i chitarristi classici di ogni epoca.
Riposa nella cripta della cattedrale di Linares, la sua città natale.
Ogni sua incisione su vinile, ogni spartito trascritto, ogni lezione tramandata è una testimonianza viva del suo passaggio.