28 maggio 1849. Muore Anne Brontë, l’autrice di Agnes Grey.

Anne Brontë nasce il 17 gennaio 1820 a Thornton, nello Yorkshire.
È la più giovane delle celebri sorelle Brontë, cresciute tra paesaggi brulli e letture appassionate.
Vive un’infanzia segnata da lutti e da una sensibilità profonda che la porterà presto a riflettere sui temi del dolore, della giustizia e della libertà.
A differenza delle sorelle Charlotte ed Emily, Anne osserva il mondo con discrezione, ma con uno sguardo tagliente e moderno.
La sua esperienza come istitutrice le mostra la durezza della vita per le donne e ispira il suo stile sobrio ma incisivo.
Romanzi che sfidano il perbenismo
Anne Brontë pubblica il suo primo romanzo, Agnes Grey, nel 1847 sotto lo pseudonimo maschile di Acton Bell.
Attraverso la protagonista, racconta senza edulcorazioni le umiliazioni subite da una giovane donna nell’Inghilterra vittoriana.
Un anno dopo pubblica La signora di Wildfell Hall, un’opera rivoluzionaria.
Affronta il tema dell’alcolismo, della violenza domestica e del diritto di una moglie a lasciare il marito.
Un gesto di rottura, che scandalizza i benpensanti ma segna una tappa fondamentale nella storia della letteratura al femminile.
Anne non cerca il romanticismo idealizzato.
Scrive per denunciare, per comprendere, per aprire spiragli di consapevolezza.
Anne Brontë, una vita breve, un’eredità lunga
Colpita dalla tubercolosi, la stessa malattia che uccide il fratello Branwell e la sorella Emily, Anne si spegne il 28 maggio 1849 a Scarborough, dove cerca invano un clima più mite.
Ha solo 29 anni.
È l’unica delle sorelle Brontë a non essere sepolta nella chiesa di Haworth.
Riposa nel cimitero di St Mary’s Church, affacciato sul mare del Nord.
Sulla lapide, voluta dalla sorella Charlotte, viene riportato il suo nome con una data errata di nascita, poi corretta solo anni dopo.
Anne Brontë nasce il 17 gennaio 1820 a Thornton, nello Yorkshire.
È la più giovane delle celebri sorelle Brontë, cresciute tra paesaggi brulli e letture appassionate.
Vive un’infanzia segnata da lutti e da una sensibilità profonda che la porterà presto a riflettere sui temi del dolore, della giustizia e della libertà.
A differenza delle sorelle Charlotte ed Emily, Anne osserva il mondo con discrezione, ma con uno sguardo tagliente e moderno.
La sua esperienza come istitutrice le mostra la durezza della vita per le donne e ispira il suo stile sobrio ma incisivo.
Romanzi che sfidano il perbenismo
Anne Brontë pubblica il suo primo romanzo, Agnes Grey, nel 1847 sotto lo pseudonimo maschile di Acton Bell.
Attraverso la protagonista, racconta senza edulcorazioni le umiliazioni subite da una giovane donna nell’Inghilterra vittoriana.
Un anno dopo pubblica La signora di Wildfell Hall, un’opera rivoluzionaria.
Affronta il tema dell’alcolismo, della violenza domestica e del diritto di una moglie a lasciare il marito.
Un gesto di rottura, che scandalizza i benpensanti ma segna una tappa fondamentale nella storia della letteratura al femminile.
Anne non cerca il romanticismo idealizzato.
Scrive per denunciare, per comprendere, per aprire spiragli di consapevolezza.
Anne Brontë, una vita breve, un’eredità lunga
Colpita dalla tubercolosi, la stessa malattia che uccide il fratello Branwell e la sorella Emily, Anne si spegne il 28 maggio 1849 a Scarborough, dove cerca invano un clima più mite.
Ha solo 29 anni.
È l’unica delle sorelle Brontë a non essere sepolta nella chiesa di Haworth.
Riposa nel cimitero di St Mary’s Church, affacciato sul mare del Nord.
Sulla lapide, voluta dalla sorella Charlotte, viene riportato il suo nome con una data errata di nascita, poi corretta solo anni dopo.