29 giugno 1967. Muore Primo Carnera, l’italiano campione mondiale dei pesi massimi.

Primo Carnera muore il 29 giugno 1967, nella sua casa di Sequals, in Friuli.
E con lui termina un capitolo leggendario della boxe mondiale.
Ma la sua storia continua a vivere, nell’immagine di un uomo che ha saputo unire forza e umanità.
Nasce proprio a Sequals, il 26 ottobre 1906.
La sua imponente statura e la mole straordinaria attirano presto l’attenzione.
Figlio di una famiglia umile, trova nel pugilato l’occasione per cambiare destino.
Nel 1928 parte per Parigi e comincia qui la carriera sul ring.
Le sue vittorie aprono ben presto le porte dell’America.
Là, tra luci e applausi, costruisce il suo sogno.
Primo Carnera, un gigante sul ring e nella vita
Nel 1933 arriva il momento più alto.
Al Madison Square Garden di New York, Primo Carnera conquista il titolo mondiale dei pesi massimi battendo Jack Sharkey.
È il primo e unico italiano ad aver mai raggiunto questo traguardo.
Un’impresa che lo consacra nel cuore della gente.
Non è solo la potenza dei pugni a renderlo speciale.
Dietro l’atleta, c’è un uomo generoso, schietto, profondamente legato alle sue radici.
I giornali lo chiamano “il gigante buono”, e mai soprannome fu più azzeccato.
Affronta la celebrità con semplicità.
Non si lascia corrompere dal successo.
Quando la carriera sul ring si affievolisce, Primo Carnera si reinventa.
Recita in diversi film, viaggia in tutta Italia come ambasciatore del pugilato.
La sua figura diventa simbolo di riscatto e dignità.
L’ultimo saluto
Negli ultimi anni, la salute si fa più fragile.
Ma Primo Carnera non perde mai il suo spirito.
Il 29 giugno 1967 si spegne, circondato dall’affetto della famiglia.
I funerali si tengono a Sequals, tra una folla commossa.
L’Italia sportiva intera gli rende omaggio.
Primo Carnera muore il 29 giugno 1967, nella sua casa di Sequals, in Friuli.
E con lui termina un capitolo leggendario della boxe mondiale.
Ma la sua storia continua a vivere, nell’immagine di un uomo che ha saputo unire forza e umanità.
Nasce proprio a Sequals, il 26 ottobre 1906.
La sua imponente statura e la mole straordinaria attirano presto l’attenzione.
Figlio di una famiglia umile, trova nel pugilato l’occasione per cambiare destino.
Nel 1928 parte per Parigi e comincia qui la carriera sul ring.
Le sue vittorie aprono ben presto le porte dell’America.
Là, tra luci e applausi, costruisce il suo sogno.
Primo Carnera, un gigante sul ring e nella vita
Nel 1933 arriva il momento più alto.
Al Madison Square Garden di New York, Primo Carnera conquista il titolo mondiale dei pesi massimi battendo Jack Sharkey.
È il primo e unico italiano ad aver mai raggiunto questo traguardo.
Un’impresa che lo consacra nel cuore della gente.
Non è solo la potenza dei pugni a renderlo speciale.
Dietro l’atleta, c’è un uomo generoso, schietto, profondamente legato alle sue radici.
I giornali lo chiamano “il gigante buono”, e mai soprannome fu più azzeccato.
Affronta la celebrità con semplicità.
Non si lascia corrompere dal successo.
Quando la carriera sul ring si affievolisce, Primo Carnera si reinventa.
Recita in diversi film, viaggia in tutta Italia come ambasciatore del pugilato.
La sua figura diventa simbolo di riscatto e dignità.
L’ultimo saluto
Negli ultimi anni, la salute si fa più fragile.
Ma Primo Carnera non perde mai il suo spirito.
Il 29 giugno 1967 si spegne, circondato dall’affetto della famiglia.
I funerali si tengono a Sequals, tra una folla commossa.
L’Italia sportiva intera gli rende omaggio.