3 maggio 1987. Muore Dalida, una stella nata tra due mondi.

Dalida nasce il 17 gennaio 1933 al Cairo, in Egitto, con il nome di Iolanda Cristina Gigliotti.
Figlia di genitori italiani emigrati, cresce in un ambiente multiculturale, sospesa tra le tradizioni familiari e il fermento della città egiziana.
La passione per l’arte si manifesta molto presto: prima attraverso la recitazione, poi con il canto, che diventa la sua strada principale.
Nel 1954 si trasferisce a Parigi per inseguire un sogno, iniziando un cammino che la porterà a diventare una delle cantanti più amate al mondo.
Dalida e la conquista del palcoscenico
Dalida conquista la scena francese negli anni Cinquanta grazie al brano Bambino, che rimane in classifica per settimane e la impone come nuova icona della musica leggera.
Il suo repertorio si amplia rapidamente: canta in più lingue e attraversa vari generi, dal pop alla canzone melodica, fino alla disco music.
La voce calda e la presenza magnetica la rendono famosa in Europa, in Medio Oriente e persino in Giappone.
Brani come Gigi l’Amoroso, Il venait d’avoir 18 ans e Je suis malade raccontano amori, dolori e rinascite, segnando intere generazioni.
Negli anni Sessanta, dopo una storia con Christian de la Mazière, Dalida intreccia una relazione con Luigi Tenco, che alcuni descrivono autentica e altri come creata a tavolino dalle case discografiche.
Con lui partecipa al Festival di Sanremo 1967 cantando Ciao amore ciao, un brano intenso scritto da Tenco.
L’eliminazione dalla finale sconvolge il giovane artista, che si ritira in albergo.
Dalida, allarmata, lo raggiunge poco dopo, trovandolo privo di vita.
Quel tragico episodio lascia un segno profondo nell’animo della cantante, accompagnandola per tutta la vita.
L’addio
Dalida si spegne il 3 maggio 1987 nella sua casa di Parigi, scegliendo di lasciare il mondo con una lettera struggente: “La vie m’est insupportable. Pardonnez-moi”.
Viene sepolta al Cimitero di Montmartre, accanto a una statua che la raffigura sorridente, quasi a voler consolare chi passa a renderle omaggio.
Dalida nasce il 17 gennaio 1933 al Cairo, in Egitto, con il nome di Iolanda Cristina Gigliotti.
Figlia di genitori italiani emigrati, cresce in un ambiente multiculturale, sospesa tra le tradizioni familiari e il fermento della città egiziana.
La passione per l’arte si manifesta molto presto: prima attraverso la recitazione, poi con il canto, che diventa la sua strada principale.
Nel 1954 si trasferisce a Parigi per inseguire un sogno, iniziando un cammino che la porterà a diventare una delle cantanti più amate al mondo.
Dalida e la conquista del palcoscenico
Dalida conquista la scena francese negli anni Cinquanta grazie al brano Bambino, che rimane in classifica per settimane e la impone come nuova icona della musica leggera.
Il suo repertorio si amplia rapidamente: canta in più lingue e attraversa vari generi, dal pop alla canzone melodica, fino alla disco music.
La voce calda e la presenza magnetica la rendono famosa in Europa, in Medio Oriente e persino in Giappone.
Brani come Gigi l’Amoroso, Il venait d’avoir 18 ans e Je suis malade raccontano amori, dolori e rinascite, segnando intere generazioni.
Negli anni Sessanta, dopo una storia con Christian de la Mazière, Dalida intreccia una relazione con Luigi Tenco, che alcuni descrivono autentica e altri come creata a tavolino dalle case discografiche.
Con lui partecipa al Festival di Sanremo 1967 cantando Ciao amore ciao, un brano intenso scritto da Tenco.
L’eliminazione dalla finale sconvolge il giovane artista, che si ritira in albergo.
Dalida, allarmata, lo raggiunge poco dopo, trovandolo privo di vita.
Quel tragico episodio lascia un segno profondo nell’animo della cantante, accompagnandola per tutta la vita.
L’addio
Dalida si spegne il 3 maggio 1987 nella sua casa di Parigi, scegliendo di lasciare il mondo con una lettera struggente: “La vie m’est insupportable. Pardonnez-moi”.
Viene sepolta al Cimitero di Montmartre, accanto a una statua che la raffigura sorridente, quasi a voler consolare chi passa a renderle omaggio.