30 aprile 1989. Muore Sergio Leone, il regista che reinventò il western.

Sergio Leone nasce a Roma il 3 gennaio 1929.
Figlio d’arte, cresce respirando la passione per la macchina da presa.
Il padre Vincenzo è regista e la madre Bice Waleran è attrice, e per il giovane Sergio il cinema diventa subito un universo familiare.
Inizia giovanissimo come assistente alla regia, imparando il mestiere direttamente sui set, spesso in modo pratico e intuitivo.
L’esperienza accumulata gli permette di costruirsi uno stile personale, capace di mescolare realismo, ironia e un senso quasi epico della narrazione.
La nascita di un mito: il western all’italiana
Sergio Leone cambia per sempre la storia del western.
Con Per un pugno di dollari (1964) inventa quello che verrà chiamato “spaghetti western”, un genere che ribalta i canoni del western classico americano.
I suoi film, come Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo, sono caratterizzati da tempi dilatati, primi piani intensi, silenzi carichi di tensione e una colonna sonora indimenticabile firmata da Ennio Morricone.
Non racconta più eroi senza macchia, ma uomini ambigui, mossi da passioni profonde e contraddizioni morali.
Con C’era una volta il West e C’era una volta in America, Leone dimostra anche di essere capace di narrare l’epopea umana con una profondità struggente, al di là dei generi e dei confini geografici.
L’eredità di Sergio Leone che attraversa il tempo
Sergio Leone è molto più di un regista di western.
È un narratore universale, capace di parlare attraverso immagini che restano impresse nella memoria.
Il suo stile visivo, la costruzione del tempo narrativo e la capacità di scolpire emozioni autentiche influenzano generazioni di cineasti, da Quentin Tarantino a Martin Scorsese.
30 aprile 1989: l’addio a un gigante del cinema
Sergio Leone si spegne a Roma il 30 aprile 1989, stroncato da un infarto all’età di 60 anni.
Riposa nel cimitero monumentale del Verano a Roma, in un luogo di silenzio e memoria che accoglie molti protagonisti della cultura italiana.
Sergio Leone nasce a Roma il 3 gennaio 1929.
Figlio d’arte, cresce respirando la passione per la macchina da presa.
Il padre Vincenzo è regista e la madre Bice Waleran è attrice, e per il giovane Sergio il cinema diventa subito un universo familiare.
Inizia giovanissimo come assistente alla regia, imparando il mestiere direttamente sui set, spesso in modo pratico e intuitivo.
L’esperienza accumulata gli permette di costruirsi uno stile personale, capace di mescolare realismo, ironia e un senso quasi epico della narrazione.
La nascita di un mito: il western all’italiana
Sergio Leone cambia per sempre la storia del western.
Con Per un pugno di dollari (1964) inventa quello che verrà chiamato “spaghetti western”, un genere che ribalta i canoni del western classico americano.
I suoi film, come Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo, sono caratterizzati da tempi dilatati, primi piani intensi, silenzi carichi di tensione e una colonna sonora indimenticabile firmata da Ennio Morricone.
Non racconta più eroi senza macchia, ma uomini ambigui, mossi da passioni profonde e contraddizioni morali.
Con C’era una volta il West e C’era una volta in America, Leone dimostra anche di essere capace di narrare l’epopea umana con una profondità struggente, al di là dei generi e dei confini geografici.
L’eredità di Sergio Leone che attraversa il tempo
Sergio Leone è molto più di un regista di western.
È un narratore universale, capace di parlare attraverso immagini che restano impresse nella memoria.
Il suo stile visivo, la costruzione del tempo narrativo e la capacità di scolpire emozioni autentiche influenzano generazioni di cineasti, da Quentin Tarantino a Martin Scorsese.
30 aprile 1989: l’addio a un gigante del cinema
Sergio Leone si spegne a Roma il 30 aprile 1989, stroncato da un infarto all’età di 60 anni.
Riposa nel cimitero monumentale del Verano a Roma, in un luogo di silenzio e memoria che accoglie molti protagonisti della cultura italiana.