8 giugno 1971. Muore Arnoldo Mondadori, il pioniere dell’editoria per tutti.

Arnoldo Mondadori nasce il 2 novembre 1889 a Poggio Rusco, in provincia di Mantova.
Cresce in un ambiente semplice, dove la lettura è un lusso per pochi.
Ma lui sogna un’Italia diversa, dove i libri non siano oggetti rari, ma compagni quotidiani.
A soli vent’anni fonda la sua prima casa editrice, un piccolo laboratorio che pubblica testi scolastici e letterari.
Non ha grandi mezzi, ma ha una visione chiara: rendere la cultura accessibile a tutti.
Arnoldo Mondadori e l’intuizione che cambia tutto
Negli anni Trenta, Arnoldo Mondadori rivoluziona il panorama editoriale italiano.
Introduce il formato tascabile, rompe le barriere tra letteratura e grande pubblico.
Con la collana Medusa e poi con gli Oscar Mondadori, i romanzi dei grandi autori arrivano finalmente nelle mani di milioni di lettori.
Non si ferma alla narrativa: pubblica saggistica, poesia, fumetti, libri per ragazzi.
La casa editrice Mondadori diventa una fucina di idee, di talenti, di innovazione.
Un luogo dove la cultura si fa popolare, senza perdere qualità.
Arnoldo è un editore, sì, ma soprattutto un visionario.
Crede nell’importanza della distribuzione, nelle tecnologie, nella capillarità.
Costruisce una rete che porta i libri nei piccoli centri, nelle edicole, nelle mani di chi non li aveva mai potuti comprare.
L’addio a un uomo che ha fatto la differenza
L’8 giugno 1971, Arnoldo Mondadori muore a Milano.
Riposa al Cimitero Monumentale, nella tomba di famiglia.
Il suo nome però continua a vivere.
Non solo come marchio editoriale, ma come simbolo di un’Italia che sceglie di credere nella cultura.
Arnoldo Mondadori ci ha insegnato che leggere è un atto di libertà.
E che ogni libro può cambiare la vita di chi lo incontra.
Arnoldo Mondadori nasce il 2 novembre 1889 a Poggio Rusco, in provincia di Mantova.
Cresce in un ambiente semplice, dove la lettura è un lusso per pochi.
Ma lui sogna un’Italia diversa, dove i libri non siano oggetti rari, ma compagni quotidiani.
A soli vent’anni fonda la sua prima casa editrice, un piccolo laboratorio che pubblica testi scolastici e letterari.
Non ha grandi mezzi, ma ha una visione chiara: rendere la cultura accessibile a tutti.
Arnoldo Mondadori e l’intuizione che cambia tutto
Negli anni Trenta, Arnoldo Mondadori rivoluziona il panorama editoriale italiano.
Introduce il formato tascabile, rompe le barriere tra letteratura e grande pubblico.
Con la collana Medusa e poi con gli Oscar Mondadori, i romanzi dei grandi autori arrivano finalmente nelle mani di milioni di lettori.
Non si ferma alla narrativa: pubblica saggistica, poesia, fumetti, libri per ragazzi.
La casa editrice Mondadori diventa una fucina di idee, di talenti, di innovazione.
Un luogo dove la cultura si fa popolare, senza perdere qualità.
Arnoldo è un editore, sì, ma soprattutto un visionario.
Crede nell’importanza della distribuzione, nelle tecnologie, nella capillarità.
Costruisce una rete che porta i libri nei piccoli centri, nelle edicole, nelle mani di chi non li aveva mai potuti comprare.
L’addio a un uomo che ha fatto la differenza
L’8 giugno 1971, Arnoldo Mondadori muore a Milano.
Riposa al Cimitero Monumentale, nella tomba di famiglia.
Il suo nome però continua a vivere.
Non solo come marchio editoriale, ma come simbolo di un’Italia che sceglie di credere nella cultura.
Arnoldo Mondadori ci ha insegnato che leggere è un atto di libertà.
E che ogni libro può cambiare la vita di chi lo incontra.